Sei curioso di sapere chi sia il vero padrone di Facebook? Questa è una domanda che si pone spesso il mondo digitale, eppure si cela dietro questo social network una complessa rete di interessi e di poteri decisionali che vanno al di là dello sguardo superficiale.
Immagina di trovarmi alle prese con una ricerca su chi detenga effettivamente le redini di questo gigante della rete. Le informazioni che emergono sono interessanti e suscitano in me speculazioni e dubbi.
Dai un’occhiata a quanto ho scoperto. Mark Zuckerberg è ancora il principale azionista di Facebook, possedendo un consistente 24% delle azioni. Ma oltre a lui, ci sono altri protagonisti di contorno che detengono pezzi importanti di questa tortuosa torta finanziaria.
La società di venture capitalist Accel Partners, con il suo 15% di partecipazione, è un attore da non trascurare. E poi c’è Dustin Moskovitz, ex compagno di stanza di Zuckerberg e ex CTO di Facebook, con il suo 6%. Insomma, si staglia una costellazione di interessi e di potenze, dai legami più o meno stretti con l’azienda.
Ma non finisce qui. Eduardo Saverin detiene un 5% della compagnia, frutto di passate contese legali. E poi ci sono i Winklevoss, Dyvia Narendra, Sean Parker, Peter Thiel, i nomi si susseguono e ognuno porta con sé una storia, un’esperienza, un interesse.
Ecco quindi che la complessa danza delle azioni evidenzia una società di poderi e di interessi incrociati. Il futuro di Facebook è tutto da scoprire, ogni personalità, ogni investor, deve essere scansionato per indovinare quale spinta possa influenzare il destino di questa creatura virtuale.
Ma vengono in mente altre considerazioni, dalla statura precedente alle azioni attuali. Cos’è veramente Facebook? È solo un mezzo di comunicazione o nasconde dietro le sue facciate uno scenario più intricato e stratificato?
Questa scalata delle quote di proprietà sembra una scena di un romanzo, con i suoi intrighi e stratagemmi, con i suoi poteri e gli sguardi che si incrociano. Eppure è la realtà che va oltre la finzione. Chi tra tutti mantiene effettivamente il controllo e potere decisionale? E quali saranno le conseguenze e le implicazioni per il futuro di Facebook e dei suoi utenti, ovviamente?
Posso capire la tua curiosità dietro a queste domande. Ma lasciamo spaziare la fantasia, e vediamo quanta curiosità suscita in noi tutto questo.