Come risparmiare sul riscaldamento in inverno

Risparmiare sul riscaldamento invernale è diventato di importanza fondamentale sia per i fattori climatici legati all’ambiente che per ragioni economiche.

Soprattutto nei mesi centrali dell’inverno quando le basse temperature fanno battere i denti e portano la maggior parte delle abitazioni ad accendere condizionatori, termosifoni, camini e termocamini.

Non possiamo trascurare, infatti, gli effetti che hanno sull’ecosistema: l’ambiente è in sofferenza per i livelli di inquinamento e per il riscaldamento globale e chiede con forza sempre maggiore consumi di energia elettrica più bassi e sfruttamento delle risorse naturali più razionale.

Allo stesso modo è importante salvaguardare e ottimizzare il budget familiare in vista della crisi economica che l’Italia sta vivendo, focalizzando l’attenzione su quelle soluzioni pratiche, funzionali e sicuramente più convenienti dal punto di vista finanziario che il mercato mette a disposizione.





Come spendere poco per il riscaldamento in inverno?

Nonostante l’attenzione ai consumi e ai dispositivi presenti in casa per il riscaldamento, purtroppo il loro utilizzo è necessario e inevitabile, soprattutto nei mesi più freddi.

Eppure ci sono delle tecniche da sfruttare per consumare meno, piccoli segreti che forse si trascurano ma che possono fare la differenza sulla bolletta: vediamo di seguito quali sono le soluzioni più semplici ed efficaci da adottare per mantenere un’abitazione calda senza dover tenere accesi i riscaldamenti per mole ore al giorno.

Mantenere la temperatura stabile a 20°: spesso ci chiediamo quale sia la temperatura ideale da tenere negli ambienti domestici o di lavoro, un clima ideale che dia tepore e consenta di svolgere le attività quotidiane senza causare malanni all’uscita o sensazioni di sonnolenza.

Il grado di calore migliore è senza dubbio quella che varia dai 19° ai 20°, come sostenuto anche dai pediatri, perché garantisce sufficiente tepore al corpo senza rischiare di ammalarsi una volta usciti fuori a causa dello sbalzo di temperatura.

Basti pensare che ogni volta che si superano i 20 gradi si verifica un dispendio di energia sempre più elevato, con il conseguente aumento di costi in bolletta.

Può essere utile, a tal fine, adoperare un termostato intelligente capace di gestire le temperature limitando i consumi, considerando che quelli di ultima generazione riescono anche a integrarsi con il Wi-Fi presente in casa e con gli assistenti virtuali maggiormente conosciuti.

Arieggia la casa nelle ore più calde della giornata: anche nelle settimane più fredde d’inverno, infatti, vi sono fasce orarie dove il sole riesce a riscaldare ancora.

In queste ore è importante aprire finestre e balconi per accogliere tutta la luce solare possibile per intiepidire ogni stanza.

In tal modo i riscaldamenti artificiali dovranno scaldare ambienti non totalmente freddi ma già a una certa temperatura, apportando un piccolo ma importante vantaggio.

È importante ricordare che non serve tenere le finestre aperte per molto tempo al giorno, sono infatti sufficienti 10 minuti per arieggiare gli ambienti e far uscire l’aria viziata, per poi richiudere e lasciare che la stanza trovi di nuovo la sua temperatura.

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Mantieni le funzionalità dell’impianto e spurga l’aria dai radiatori: prima di ogni operazione, ricordate di mantenere i caloriferi efficienti e ben manutentati.

Lo spurgo rientra tra le attività più determinanti per evitare che si formino le tanto odiate bolle di aria, che ostacolano il corretto funzionamento dell’impianto diminuendo la resa.

I caloriferi vanno monitorati una volta all’anno svolgendo un’attività molto semplice, ruotare la valvola di cui sono dotati per liberarli dell’aria che si è accumulata.

Se non vi è possibilità di spurgare manualmente, consigliamo l’utilizzo di una valvola di sfiato che può essere acquistata separatamente e che viene montata al proprio impianto.

Seguendo le nostre valide istruzioni, il risparmio in bolletta non tarderà ad arrivare, recuperando le spese della valvola e molto di più.





Come sfruttare al meglio i termosifoni

Molte persone considerano i termosifoni come i migliori conduttori di calore, perché avvolgono l’ambiente domestico di un tepore naturale e molto piacevole.

Sappiamo bene, però, che è necessario fare molta attenzione per evitare di ritrovarci a fine inverno con un pesante fardello in bolletta.

Riscaldarsi sì, dunque, ma con razionalità e senza sprechi: vediamo quali sono gli escamotage da utilizzare per sfruttare al meglio i termosifoni.

Il primo suggerimento che vi diamo è quello di fare attenzione a non coprire i caloriferi. Spesso si ricorre a tale sistema per asciugare più in fretta abiti umidi o per adagiare coperte che si vogliono tenere al caldo.

Eppure si tratta di un grave errore che diminuisce la prestanza del termosifone impedendogli di riscaldare l’ambiente in modo adeguato e costringendo a tenerli accesi per un tempo più prolungato.

Prediligi, inoltre, tappeti ampi e doppi che isolano il pavimento trattenendo le quantità giuste di tepore.

Anche la moquette si rivela un valido alleato perché evita inutili dispersioni di caldo attraverso il pavimento, rilasciando al contempo discrete percentuali di calore che rendono piacevolmente tiepido l’ambiente.

Infine, quando i termosifoni sono in funzione e il sole è alto, apri tende e tapparelle per raccogliere molti raggi solari e riscaldare le stanze che godono di tale privilegio in modo naturale.

Infatti, quando il sole cala e le temperature scendono, i tendaggi diventano un vero e proprio isolante che rilasciano il calore accumulato conservando il caldo anche per la notte.

Questo significa, ovviamente, che in estate bisognerà eseguire l’operazione opposta lasciando le tende aperte per evitare che accumulino il tepore del sole rilasciandolo nell’ambiente di notte.





Come evitare gli spifferi

Spesso si trovano soluzioni complesse e dispendiose per risparmiare sui riscaldamenti quando basterebbe adottare qualche antico ed efficacissimo sistema per ottimizzare i consumi, trovando il massimo beneficio.

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Gli spifferi d’aria, ad esempio, possono rivelarsi molto controproducenti a tal fine, dal momento che disperdono il tepore accumulato in casa da termosifoni e altre fonti di calore.

È importante per questo individuarne la provenienza e bloccarli con cuscini ad hoc o con vestiti vecchi che non si indossano più.

Si tratta di piccoli escamotage che possono aiutare a mantenere il caldo negli ambienti domestici, limitando anche le ore di utilizzo dei riscaldamenti.

Un altro strumento definitivo per eliminare gli spifferi è quello di isolare finestre e vetri con guarnizione e protezioni.

Uno dei sistemi più funzionali è quello di acquistare le guarnizioni adesive in termoplastica che possono essere utilizzate sia sulle finestre che per le porte d’ingresso delle abitazioni.

Si tratta di un prodotto che resiste ai raggi UV grazie alla sua consistenza trasparente, è piacevole esteticamente e dunque adattabile a qualsiasi tipo di arredamento.

Per la porta d’ingresso può rivelarsi utilissimo un piccolo quanto prestante accessorio: il paraspifferi. Un attrezzo che garantisce un perfetto isolamento termico, ha un costo molto basso ed è semplice da montare qualsiasi sia il modello di porta.

Forse non tutti sanno che anche i cassonetti delle tapparelle sono causa di spifferi e di fuoriuscita di calore.

Sappiamo bene che si trovano in una posizione scomoda e difficile da raggiungere, eppure in circolazione esiste un valido rimedio in grado di chiudere ogni fessura, parliamo dei rotoli isolanti per cassonetto antracite.

Un modo per ottimizzare il consumo dei riscaldamenti, un buon sistema per limitare l’ingresso della polvere in casa e per ottenere un valido isolamento sonoro.





Come risparmiare sul gas in inverno?

La soluzione ottimale per risparmiare sul riscaldamento in inverno è quello di trovare soluzioni alternative che riescano a mantenere l’ambiente caldo ma senza ritrovarsi un costo maggiorato in bolletta.

Se vuoi sapere come risparmiare gas in inverno potrebbe essere utile comprare un buon deumidificatore in grado di diminuire le percentuali di vapore acqueo presenti nell’aria.

Capita spesso, infatti, che nonostante la temperatura elevata si avverta una sensazione di freddo causata non dai gradi effettivi ma dal tasso di umidità: in questi casi il deumidificatore porta benefici non solo al portafoglio ma anche alla salute.

Un’altra tecnica per ridurre i consumi di gas è quella di posizionare dei pannelli isolanti dietro i termosifoni per dar vita a un vero e proprio isolamento termico.

Si tratta di un sistema inconsueto ma molto efficiente perché ottimizza il calore, lo trattiene e dunque consente di accendere il riscaldamento per un tempo inferiore.

I pannelli isolanti costano poco e si trovano ormai ovunque, basta acquistare una lamina isolante e montarla in modo adeguato proprio alle spalle del termosifone per vedere un risparmio in bolletta già dopo il primo mese.





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Una valida alternativa ai classici sistemi di riscaldamento: il riscaldamento a bioetanolo

Quando non si possiede un sistema centralizzato di riscaldamento, è necessario ricorrere a strumenti alternativi che spesso si rivelano molto dispendiosi.

Il camino, ad esempio, è molto piacevole ed efficaci ma presenta il limite di riscaldare solo gli ambienti in cui si trova, rappresentati generalmente dal salone e dalla cucina.

Questo causa un fastidioso divario termico tra una stanza e l’altra, che può rivelarsi dannoso anche per la salute.

La stufa elettrica rappresenta probabilmente la soluzione più utilizzata perché può essere trasportata da una stanza all’altra e ha una buona capacità di riscaldamento, ma è molto dispendiosa, soprattutto nei mesi invernali più freddi quando si trascorrono a casa molte ore e c’è poco sole.

Per tali motivi consigliamo di evitare la stufa elettrica e vi suggeriamo di provare un prodotto innovativo ed efficiente, che sta trovando milioni di seguaci in tutto in Italia, sia per i risultati che offre che per la gradevolezza estetica, parliamo del riscaldamento a bioetanolo.

La stufa a bioetanolo presenta un funzionamento semplificato che è costituito da un bruciatore che funge da serbatoio e nel quale viene inserito l’etanolo; altri elementi sono lo stoppino e un ventilatore che distribuisce omogeneamente il calore.

Quando il liquido si infiamma e prende fuoco, i vapori originati dalla combustione vengono lentamente rilasciati per immettersi nella stanza e negli altri ambienti.

Il vantaggio di questo sistema è che la fiamma può essere regolata, così come la durata e l’intensità del calore che variano in base all’effettiva potenza del bruciatore.

Tecnicamente, il riscaldamento a bioetanolo può essere paragonato al calore prodotto da un caminetto, con la differenza che non sporca e non richiede acquisto di legna poiché funziona, appunto, con il bioetanolo.

In più, tali stufe presentano forme variegate che si adattano agli ambienti più diversi, dal classico al moderno passando per uno stile vintage o high tech.