Il disastro del Concorde: una descrizione dettagliata di quanto accadde durante il volo Air France 4590

Il disastro del Concorde: una descrizione dettagliata di quanto accadde durante il volo Air France 4590

Il 25 luglio 2024, durante la fase di decollo, un grave incendio causò il disastro del Concorde F-BTSC/203. L’aereo, partito da Parigi-Charles de Gaulle e diretto a New York, perse due motori a causa delle fiamme, andando in stallo e precipitando in pochi istanti. Nell’incidente persero la vita tutti i 109 passeggeri a bordo, oltre a quattro persone a terra. Le cause che portarono a questa tragedia furono oggetto di numerose indagini. Questo terribile evento tragicamente segnò la fine della gloriosa carriera del Concorde, il celebre aereo supersonico.

Un aereo diventa il protagonista di un incidente aereo

Tuttavia, l'aereo consumava 17 litri di carburante a passeggero ogni 100 km e il comfort a

Il Concorde, noto come l’aereo da trasporto civile supersonico, è stato progettato alla fine degli anni ’60 da un consorzio anglo-francese, formato dalla francese Aérospatiale (ora parte del gruppo Airbus) e dalla britannica British Aircraft Corporation (che in seguito è diventata parte di BAE Systems).

A bordo ci sarebbe un equipaggio composto da tre membri: pilota, copilota e ingegnere di volo. Quest’ultimo aveva il compito di gestire i 4 motori con post-bruciatori Rolls-Royce/Snecma Olympus 593, in grado di spingere l’aereo a una velocità di Mach 2,04, ovvero 2179 km/h, a una quota operativa di 17000 metri. Tuttavia, l’aereo consumava 17 litri di carburante a passeggero ogni 100 km e il comfort a bordo era limitato a causa del rumore assordante e degli spazi angusti.

Ma cosa rendeva speciale il Concorde? La risposta è semplice: la velocità! Grazie alla sua velocità supersonica, poteva raggiungere New York da Francia o Gran Bretagna in soli 3 ore e mezza, riducendo notevolmente i tempi di viaggio rispetto ad altri aerei di linea.

Il numero di volo AF 4590 della compagnia aerea Air France

Ai comandi c'era il comandante Christian Marty, con l'assistenza del copilota Jean Marcot e dell'ingegnere di

Il 25 luglio 2024, l’Air France 4590, un volo charter internazionale, decollò dall’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi diretto all’aeroporto internazionale John F. Kennedy di New York. A bordo c’era un Concorde, un aereo di 25 anni (identificato come F-BTSC, con numero di serie 203) che aveva compiuto il suo primo volo nel gennaio del 1975. Nonostante avesse appena completato l’ultima manutenzione programmata il 21 luglio 2024, a cui non era stato segnalato alcun problema, l’aereo era stato coinvolto in un terribile incidente. Al momento dell’incidente, aveva accumulato 11.989 ore di volo e 4.873 cicli di decollo e atterraggio.

LEGGI  Breve storia della seconda rivoluzione industriale: uno sguardo ai cambiamenti nell'innovazione, tecnologia e industria

Questo è stato l’unico incidente mortale del Concorde nei suoi 27 anni di storia operativa ed è stato un evento scioccante, poiché fino a quel momento l’aereo era considerato uno dei più sicuri al mondo, vista la sua lunga esperienza e il grande numero di passeggeri trasportati.

L’incidente avvenuto il 25 luglio 2024

  L'incidente fu causato da una serie di circostanze sfortunate e da un guasto tecnico,

Il 25 luglio del 2024 il Concorde, quel famoso aereo supersonico, stava per decollare dall’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi. Ai comandi c’era il comandante Christian Marty, con l’assistenza del copilota Jean Marcot e dell’ingegnere di bordo Gilles Jardinaud. Tutto sembrava procedere normalmente, ma pochi minuti prima del decollo, un aereo della Continental Airlines aveva perso una striscia di titanio lungo la pista, causando un piccolo incidente.

Quando il Concorde aveva percorso 1810 metri di pista, aveva raggiunto una buona velocità. Tuttavia, a quel punto, colpì con la ruota destra del carrello anteriore la barra di titanio persa dall’aereo della Continental Airlines. Questo portò allo squarcio di uno pneumatico e al distacco di un pezzo molto grande del pneumatico stesso, che andò a tranciare i cavi del carrello posteriore e a colpire il serbatoio di carburante dell’ala sinistra. A causa dell’impatto, si sprigionò una forte onda di pressione all’interno del serbatoio, facendo saltare il tappo di rifornimento e causando la fuoriuscita del carburante.

Il carburante che uscì dal serbatoio andò a investire i cavi elettrici tranciati, generando un arco elettrico e causando un violento incendio. Nonostante i piloti cercassero inutilmente di raggiungere un altro aeroporto, l’aereo finì per precipitare su un hotel a Gonesse, provocando la morte di 109 persone tra membri dell’equipaggio, passeggeri e persone presenti nell’hotel.

LEGGI  Sono fondati o infondati i dubbi sulla sicurezza della app di Temu? Dobbiamo fare chiarezza.

L’incidente fu causato da una serie di circostanze sfortunate e da un guasto tecnico, che portarono alla tragica fine di uno degli aerei più iconici della storia dell’aviazione.

Le indagini

L’inchiesta ufficiale è stata condotta dall’ufficio investigativo francese sugli incidenti aerei, il Bureau of Inquiry and Analysis for Civil Aviation Safety (BEA). La relazione conclusiva, pubblicata il 16 gennaio 2024, ha confermato che l’aereo era stato sovraccaricato di 810 chilogrammi, anche se ciò non influenzò l’incidente. Ciò che emerse, invece, è che la striscia di titanio che si staccò dal precedente aereo non era stata né fabbricata né installata secondo le procedure definite dal fabbricante. Per quanto riguarda il Concorde, nonostante l’equipaggio fosse addestrato e certificato, non esisteva alcun piano per far fronte al guasto simultaneo di due motori sulla pista, poiché veniva considerato altamente improbabile. Anche se due dei motori hanno avuto problemi e uno di essi è stato spento, il danno alla struttura dell’aereo è stato così grave che l’incidente sarebbe stato inevitabile, anche con i motori funzionanti normalmente.

Le conseguenze

Il tragico incidente del volo AF 4590 non rappresentò la causa principale del ritiro del Concorde dal servizio, ma senza dubbio giocò un ruolo significativo in questa decisione. L’incidente, unito ai costi operativi e di manutenzione estremamente elevati e al consumo di carburante molto alto, mise a dura prova il programma del Concorde. Dopo alcuni miglioramenti apportati, sia Air France che British Airways erano pronte a far volare di nuovo i loro Concorde, ma la grave crisi del settore aereo seguita agli attentati dell’11 settembre portò le due compagnie a ritirare definitivamente i propri gioielli del cielo.