Le fantastica selezione delle musiche dei videogiochi che hanno accompagnato con emozione e entusiasmo gli atleti durante la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi

Il cerimoniale di apertura crepuscolare, intenso di solennità ma avvolto nell’aura di un deserto Stadio Nazionale Giapponese, incarna la rinascita e l’auspicio di speranza dopo il turbolento anno passato. La particolare inclinazione nipponica non lascia spazio solo alle tradizionali performance del Teatro NO, ma riserva un inaspettato spazio ai videogiochi.

L’incedere delle delegazioni di atleti è scandito dalle melodie tratte dai più celebri videogiochi giapponesi, con un occhio attento ai JRPG, i giochi di ruolo nipponici. Infatti, ad aprire la sfilata è il tema della serie Dragon Quest, seguito dal maestoso inno di Final Fantasy. Dai celebri capolavori di Hironobu Sagakuchi proviene anche la “Fanfara della Vittoria!”, quale accolta trionfale per gli eroi di ogni episodio di Final Fantasy. Un omaggio profondo, un qualcosa di vertiginoso, per gli atleti in gara.

I brani eseguiti dall’orchestra diretta, con accortezza, da Marco Balich, richiamano i momenti più crepuscolari e mozzafiato dei videogiochi giapponesi, oggi iconici in tutto il globo. Cascano nell’atmosfera ogni volta che risuonano le musiche di Kingdom Hearts e di NieR, di Sonic The Hedgehog e di PES: tessere un dialogo particolare con i titoli medesimi. E qui si disvela la lista completa, un arsenale musicale carico di sorprese e di potenza, una serie di note che si riversano nel cosmo della sfilata olimpica, trasportandoci verso mondi inesplorati.

L’inconsueto impatto dei videogiochi all’interno delle Olimpiadi non coglie impreparati, basta ricordare l’ex primo ministro Shinzo Abe, vestito nei panni di Super Mario, che annunciò Tokyo come prossima città ospitante. Come le musiche alla cerimonia d’apertura, anche questa scelta ci svela il coinvolgimento dei videogiochi nella cultura popolare nipponica, amplificando la loro diffusione e promozione nel mondo. E, a questo punto, la tua attesa si fa palpabile, in attesa di ulteriori sorprese in grado non solo di scuotere gli amanti dello sport, ma anche di rivelare i segreti dei videogiochi.