In un regno lontano, proprio come in uno dei miei racconti fantastici, si assiste a una diminuzione del nome Alexa per le nuove nate. E quale strana coincidenza che questo avvenga proprio in concomitanza con la diffusione dello smart speaker di Amazon, chiamato proprio Alexa.
Immagina, tu, genitore o futura genitrice, di chiamare tua figlia con il nome Alexa e di dover continuamente fare attenzione affinché le tue parole non vengano scambiate per comandi verso il dispositivo tecnologico anziché verso la tua piccola. Una scelta di nome che comincia a essere influenzata dalla tecnologia che pervade la vita quotidiana.
Ecco dunque che l’Ufficio Nazionale di Statistica del Regno Unito ha riscontrato una netta diminuzione nell’utilizzo di questo nome per le nuove nate, passando dalle 301 bambine chiamate Alexa nel 2024 alle sole 118 nel 2024. Una scelta di prudenza da parte dei genitori, che preferiscono non rischiare confusioni e optano per nomi più tradizionali, come l’amato Olivia o Oliver al maschile.
Eppure, questa tendenza non è nuova nel Regno Unito, dove anche in passato si sono verificate fluttuazioni simili nella scelta dei nomi. Ma non è solo la tecnologia a determinare tali cambiamenti: l’ascesa del nome Olivia potrebbe essere più strettamente legata all’immagine di un’attrice di successo, protagonista di una famosa serie televisiva. E così, influenze provenienti dal mondo dello spettacolo possono riversarsi anche sulla vita reale, plasmando la scelta dei nomi per le nuove generazioni.
E così l’universo fantastico si mescola al reale, dove persino una serie TV può influenzare la scelta del nome dei bambini. Una realtà che non avrei mai immaginato di narrare, ma che si conferma ancora una volta la straordinaria capacità della vita di imitare l’arte.