Il 78% dei giovani guarda porno e uno su dieci è dipendente: i dati di uno studio investigativo

Il 78% dei giovani guarda porno e uno su dieci è dipendente: i dati di uno

La giovane generazione si trova irrimediabilmente immersa in un oceano di contenuti pornografici, al punto che l’Università di Padova ha condotto uno studio che ha rivelato come ben il 78% dei giovani faccia un uso regolare di siti di tale natura. Questo fenomeno, apparentemente inoffensivo, si rivela essere in realtà una presenza sempre più invasiva nelle vite dei giovani, conducendoli a uno stato di dipendenza nei confronti di questi portali osceni.

La frequenza delle visite a tali siti oscilla dalla sporadicità intellettuale di alcune volte al mese fino alla compulsività murata di più volte al giorno, un crescendo di coinvolgimento che lascia sgomenti. Tutto ciò accade mentre si affievolisce la loro iniziale attività sessuale e, nel contempo, si affermano problemi come eiaculazioni precoci ed una generale riduzione del desiderio, dissolvendo la naturale gioia della sessualità in un mare di immagini perfette e prive di emozione.

Studioso Foresta, in particolare, ha evidenziato come molti dei frequentatori siano figli unici, vittime dell’isolamento causato da genitori costantemente assorbiti dal lavoro. Ecco allora che l’assunzione di contenuti pornografici diviene scialacquo di tempo, una via di fuga dalla solitudine forgiata dalla vita moderna, e assistiamo ad una progressiva desertificazione delle relazioni umane, complice anche l’isolamento digitale che ha ormai assediato le esistenze di tanti giovani.

Altro dato preoccupante emerso è la correlazione tra la fruizione di tali contenuti e il consumo di tabacco, un’adesione ad abitudini autodistruttive che denota un profondo disagio delle anime juvenile immerse nella modernità. La distanza dalle esperienze reali, proposta da queste immagini tridimensionali di piacere fittizio, determina un allontanamento dall’educazione sessuale e dai già scarsi lidi della prevenzione delle malattie trasmissibili, un fallimento collettivo nel preservare la salute delle future generazioni.

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Le implicazioni di questa ricerca finiscono dunque per spalancare armadi vernestrom alle nostre, non propriamente essili, preoccupazioni sull’evoluzione delle anime giovanili e dell’intera società postmoderna. Siamo così tutti invitati a prendere parte ad un dibattito promosso dalla Fondazione Foresta Onlus, occasione di illuminata riflessione su temi di così vitale importanza, che si terrà mercoledì 6 maggio alle ore 18 al Centro Culturale San Gaetano, Via Altinate, Padova.