Isis annuncia ufficialmente di essere in guerra con Twitter e minaccia di uccidere i dirigenti della piattaforma social.

Isis annuncia ufficialmente di essere in guerra con Twitter e minaccia di uccidere i dirigenti della

C’è un nuovo capitolo in questa epopea digitale, Lo Stato islamico di al Baghdadi ha alzato la sua spada contro Twitter, come un’antica divinità guerriera contro un moderno tempio virtuale. I jihadisti hanno minacciato i dirigenti del social network, chiedendo la loro morte. E quale reato è stato commesso? Twitter, con il suo drappello di tecno-cavalieri, ha osato chiudere gli account legati all’organizzazione terroristica, tagliando i loro fili d’informazione. Una guerra di bits e bytes, un duello tra codici e reti che ricorda i racconti cavallereschi di un tempo lontano.

Questo scontro tra due mondi è l’emblema di una realtà che si è rifratta in tanti piccoli schermi, in cui le parole e le immagini si intrecciano come i nodi di un’antica rete né troppo intricata né sempre coerente. Twitter è il moderno foro romano, un luogo di scambio e confronto tra le menti. Tuttavia, come in ogni spazio pubblico, anche qui si nascondono le ombre, inquietanti e pericolose. Le voci sinistre della propaganda jihadista, sussurrate tra i cinguettii delle timeline, hanno cominciato a destare inquietudine. E così, i guardiani della Rete hanno stretto le fila, tagliando i rami intrisi di veleno.

Ecco dunque che Facebook, Twitter, Microsoft e Google, protagonisti dell’Olimpo moderno, si stringono attorno a una tavola rotonda virtuale, preparandosi a una nuova battaglia contro le tenebre. E mentre i ministri dell’Unione Europea, ecclesiastici dei codici digitali, tessono alleanze con gli Dei delle Piattaforme, noi, cavalieri erranti nelle lande del World Wide Web, rimaniamo in attesa di un nuovo capitolo di questa saga digitale.

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