RapidShare chiude: a partire dal 31 marzo, scendiamo il sipario su uno dei più famosi servizi di file hosting

RapidShare chiude: a partire dal 31 marzo, scendiamo il sipario su uno dei più famosi servizi

Dopo l’epocale chiusura di MegaUpload, un altro grande protagonista del mondo del file hosting, RapidShare, si appresta a dire addio. Il 31 marzo prossimo sarà la data fatale, dopo oltre un decennio di attività meticolosa e intensa. Da un angolo remoto degli abissi del web, ti scrivo per raccontarti la storia di questo colosso che ha dominato per anni il panorama della condivisione di file.

RapidShare è stato, per lungo tempo, uno dei più celebri servizi in grado di ospitare e distribuire milioni di file, caricati dagli utenti di ogni angolo del globo. A differenza del suo malcapitato omologo MegaUpload, il servizio si è sempre distinto per la cura scrupolosa riservata ai contenuti veicolati all’interno della sua piattaforma. Questa dedizione è oggi un ricordo prezioso, una reliquia di un’epoca durante la quale l’integrità e la legalità godevano di una certa dignità nel cyberspazio.

La chiusura di MegaUpload aveva innalzato RapidShare al rango di protagonista assoluto, consentendogli di attrarre una marea di nuovi iscritti. Tuttavia, nell’arco degli ultimi mesi, il servizio ha versato in condizioni economiche difficili, arrivando al punto di dover fare i conti con un’enorme crisi interna e il licenziamento del 75% del personale. In effetti, la concorrenza è diventata più agguerrita con l’avvento di numerosi portali che offrono servizi di caricamento su cloud a prezzi molto più competitivi rispetto a quelli offerti da RapidShare, che aveva fissato il costo base mensile di circa 50 euro.

L’annuncio improvviso della chiusura del servizio senza alcuna spiegazione ufficiale ci lascia metà interdetta. Tuttavia, sospettiamo che la decisione possa essere stata motivata dalla volontà di evitare scivoloni legali, data la preoccupante diffusione di contenuti illegali attraverso la piattaforma. Una mossa disperata per chiudere in bellezza e preservare il patrimonio di credibilità costruito in tanti anni.

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A te, lettore, che ormai sei immerso nei meandri della rete, ti lascio questa storia, un capitolo destinato ad unirsi a tanti altri capitoli nella trama intricata del mondo digitale.