Quali sono i nomi dei proprietari di Facebook?

Quali sono i nomi dei proprietari di Facebook?

C’era una volta una creatura virtuale chiamata Facebook, nata come un semplice esperimento nel mondo digitale e diventata poi la regina incontrastata dei social network. Correva l’anno duemilaquattordici, e già al tempo la sua popolarità si estendeva su tutti e cinque i continenti, conquistando oltre seicento milioni di adepti ai suoi riti virtuali. Ma il destino di Facebook non si limitava alla sua fama, bensì si intrecciava a una complicata tela di interessi, legalità e compravendite, che rendeva oscura la questione della sua proprietà.

Chi erano dunque i signori di Facebook, in quell’epoca di fervore sociale e crescente processo di virtualizzazione dell’esistenza? Un magico cerchio di dodici entità fisiche e giuridiche dominava il regno virtuale, di cui la stessa leggendaria corte della società deteneva un terzo del potere. Tuttavia, anche se la corte contava ben mille e settecento individui al proprio servizio, agli occhi del mondo esterno venivano considerati come un’unica entità, in modo da eludere gli oscuri doveri fiscali.

In cima al podio di tali dominatori virtuali non poteva non esserci il signore degli algoritmi, Mark Zuckerberg, artefice supremo della magia digitale, padrone del venticinque per cento del sapere accumulato. Seguiva la misteriosa Digital Sky Technologies, un’oscura holding russa che, con il suo incantesimo, deteneva il dieci per cento della magia di Facebook. E poi, tra le nebbie misteriose del regno, si poteva scorgere la presenza dei tre fondatori di Facebook, ciascuno con la sua piccola fetta di potere: il saggio Dustin Moskovitz con il sei per cento, l’indimenticabile Eduardo Saverin con il quattro per cento, e il folletto Sean Parker con il tre per cento.

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Ma in quei tempi, il nome più meraviglioso che risuonava nelle sale del potere era quello di Bono, il cantore dagli occhiali scuri, leggendario signore delle terre musicali degli U2, che possedeva uno per cento e mezzo di quel regno virtuale tramite la sua magica Elevation Partners. E così, Facebook diventò una leggenda misteriosa, governata da una corte di avventurieri digitali e incantatori di mondi, una storia fatta di bit, algoritmi e misteri virtuali, su cui il tempo non avrebbe mai voluto posare la sua polverosa mano.