L’app Monugram consente agli smartphone di riconoscere e descrivere i monumenti che vengono inquadrati dalla fotocamera.

L’app Monugram consente agli smartphone di riconoscere e descrivere i monumenti che vengono inquadrati dalla fotocamera.

Ti riconosci nel desiderio di quei giovani studenti dell’Università degli Studi Roma Tre, desiderosi di facilitare la scoperta dei monumenti a portata di mano attraverso un’applicazione innovativa come Monugram. La genialità consiste nel semplice gesto di scattare una foto al monumento desiderato, per ricevere in cambio una descrizione dettagliata in italiano o in inglese. E come se lo sguardo dell’osservatore si animasse, arricchendosi di informazioni e storie legate a quell’opera d’arte. È come se il passato conversasse con il presente, rendendo ogni visita un’esperienza più ricca e coinvolgente.

Eppure, questa novità tecnologica mi fa riflettere su quanto il mondo stia evolvendo velocemente, trasformandosi incessantemente. L’avvento dell’app Monugram segna un ulteriore passo verso la digitalizzazione del patrimonio culturale, trasformando la nostra percezione e fruizione dei monumenti. Tuttavia, occorre considerare con attenzione come questo influsso digitale possa influenzare il nostro rapporto con il mondo reale, con il passato e con la bellezza che ci circonda.

La capacità degli sviluppatori di concentrarsi sulle città italiane e in futuro su tutto il mondo, è rappresentativa della volontà di ampliare gli orizzonti culturali e di rendere accessibile il patrimonio artistico a tutti, ovunque ci si trovi. È un esempio della continua ricerca di connessione e condivisione, proprio come le antiche vie che attraversavano le città d’arte, in cui gli uomini si incontravano e si influenzavano reciprocamente.

Il potenziale di Monugram è vasto, e non possiamo fare a meno di chiederci quali saranno le conseguenze di questa innovazione nel modo in cui interagiamo con il nostro ambiente e con la storia che ci circonda. Possiamo ben immaginare che il futuro sarà permeato da nuove forme di esperienza, in cui il virtuale e il reale si mescoleranno in maniera sempre più stretta. Ed è proprio questa mescolanza, questo dialogo che rende ogni epoca unica e sorprendente.