Come eliminare la forfora nella barba

Alla pari dei capelli, la barba richiede una cura notevole. Affinché risulti sempre sana, morbida, delicata e consistente, la peluria della barba andrà trattata in modo efficace, così da poter essere sfoggiata senza timidezza.

Una cura adeguata è utile anche per una maggiore igiene personale. Una barba poco curata, infatti, potrebbe sporcarsi quanto i capelli, se non peggio, vista la vicinanza della peluria al cavo orale.

Un problema che investe sia barba che capelli, in maniera piuttosto simile, è l’insorgenza della forfora.

È noto come quest’ultima risulti comune lungo il cuoio capelluto, specie tra chi è soggetto a una produzione eccessiva di sebo.

Tuttavia, la forfora è comune anche lungo la barba. Chi presenta la peluria sul proprio viso – esatto: non tutti, una volta entrati in età adulta, possono vantare la presenza della barba – sa bene come la forfora possa formarsi anche sul volto, in particolare sull’area delle guance.

Quando ciò accade, è essenziale trovare un rimedio. Oltre a risultare antiestetica (a chi piace avere le croste della forfora su capellli o sulla barba?), la forfora va trattata come una qualsiasi altra patologia.

Perché di questo si tratta: l’insorgenza della forfora è classificata come una patologia del cuoio capelluto.

Già, ma cosa causa la produzione della forfora tra i peli della barba? Quali sono i fattori che incidono maggiormente sulla sua insorgenza?

Cerchiamo di rispondere a domande simili, indagando sugli aspetti caratteristici della patologia.





Cosa causa la forfora nella barba?

La forfora è costituita da piccole scaglie bianche facilmente individuabili sui capelli, oltre che sulla barba.

In entrambi i casi, le scaglie si presentano alla base del pelo/capello, per poi emergere o cadere verso il basso a causa del movimento o del passaggio delle mani lungo la peluria/capigliatura.

Per quanto riguarda i capelli, le cause alla base della formazione della forfora sono ben note.

In primo luogo, l’eccessiva produzione di sebo. In secondo luogo, un ricambio consistente delle cellule epiteliali.

Oltre a tutto ciò, sussistono ulteriori fattori concorrenziali in grado di aumentare le probabilità di insorgenza della forfora.

Un esempio è dato dallo stress, in grado di condizionare il fisico dei soggetti; e che dire dei regimi alimentari in cui prevalgono i grassi animali?

In casi simili, la forfora potrebbe essere prodotta in maggiori quantità.

Infine, da non escludere agenti patogeni e l’utilizzo di shampoo aggressivi, questi ultimi in grado di “ingrassare” il cuoio capelluto, con conseguenze legate a un aumento della quantità di forfora presente sui capelli.

E a proposito della barba? Le cause della forfora lungo il viso sono le medesime riportate per la capigliature?

  • Forfora causata da un fungo. Entrando nel dettaglio, una prima causa della forfora, presente tra i peli della propria barba, può coincidere con la presenza di un fungo. Quest’ultimo potrebbe avere colpito la propria pelle – è il caso, ad esempio, della Malassezia, con riferimento alla specie globosa o furfur.
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Il fungo, più precisamente la Malassezia, è solito nutrirsi del sebo, prodotto in modo naturale dalla pelle umana.

Tuttavia, il processo provoca la produzione di acido oleico, il quale non fa altro che causare irritazione. Da qui, dunque, tutta una serie di effetti a catena, che portano il soggetto a prudersi con insistenza.

Infine, si verifica la desquamazione, con successiva formazione della forfora.

  • Irritazione. Abbiamo visto come il prurito porti all’insorgenza della forfora. Tuttavia, il forte desiderio di prudersi potrebbe derivare da altre cause, come la classica dermatite seborroica.

Quest’ultima non è altro che una dermatite che colpisce le zone più ricche di ghiandole sebacee. Il cuoio capelluto ne è l’esempio più noto, ma non è affatto l’unico.

Tra le altre aree piuttosto ricche di ghiandole sebacee troviamo il torace, il condotto uditivo, la specifica area ano-genitale e il viso, da cui l’insorgenza della forfora lungo la barba.

La dermatite seborroica provoca la formazione di placche bianche, le quali porteranno all’insorgenza della forfora.

  • Crescita della barba. Una causa non trascurabile, ma spesso sottovalutata con leggerezza, coincide con la crescita della barba. Per coloro che possiedono una barba appena pronunciata, ancora in una fase di sviluppo, il prurito potrebbe risultare più intenso.

Da ciò ne deriva che grattandosi, con media o elevata intensità, possa provocare la formazione della forfora, che ricadrà facilmente verso il basso.

Per evitare che le placche possano formarsi con facilità, l’ideale sarebbe rinunciare a grattarsi il viso. Può essere complicato, specie in caso di prurito piuttosto intenso, ma poco a poco il fastidio potrebbe passare, in virtù dell’assestamento effettivo della peluria.

Si è visto, dunque, come la forfora possa essere causata da fattori differenti, a volte combinati tra di loro.

A fronte dell’insorgenza delle placche, è essenziale valutare con cura i possibili rimedi da prendere. Dopotutto, stiamo parlando di un problema che potrebbe celare una patologia.

In buona parte dei casi, la forfora è facilmente trattabile. Abbiamo riportato, infatti, come la stessa sia dovuta in larga parte al prurito.

Nei frangenti più gravi, però, le placche potrebbero essere numerose, il che farebbe pensare alla presenza di un fungo (o una dermatite).

Per fronteggiare simili eventualità, potrebbe essere necessaria una cura più specifica. Il ricorso a prodotti standard, infatti, potrebbe risultare insufficiente e poco utile.

Per avere la certezza del problema da affrontare, è essenziale rivolgersi a un dermatologo che faccia luce sul fenomeno manifestatosi lungo la barba.

Detto ciò, esistono rimedi efficaci per la forfora più leggera? E quali sono i rimedi più aggressivi a fronte di forfora più pesante?

Esaminiamo le soluzioni a disposizione, passando in rassegna i vari step da considerare per risolvere il problema.





Come eliminare la forfora nella barba?

A coloro che si stiano chiedendo se la forfora sia realmente eliminabile, facendo tornare la barba in ottimo stato, la risposta è: sì, la forfora può essere eliminata, purché non ci si trovi di fronte a condizioni croniche (che evidenzieremo successivamente).

Ma passiamo a un’analisi approfondita delle possibili soluzioni in gioco.

– Primo step: identificare il problema

Il primo passaggio, logicamente, coincide con l’identificazione del problema.

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Prima di procedere a un qualsiasi trattamento, che preveda l’utilizzo di balsami, lozioni e quant’altro, è essenziale identificare con accuratezza la reale causa della forfora: da cosa è provocata? In che periodo è emersa? Continua a formarsi o la sua formazione si è arrestata?

Rispondere alle domande riportate è fondamentale per centrare il problema. Un aiuto può venire dalle cause citate nel paragrafo precedente.

Una volta che si sarà identificato il motivo alla base dell’incidenza della forfora, sarà possibile procedere con l’individuazione di un trattamento ad hoc.

Che senso avrebbe agire “al buio”, senza aver compreso le reali cause del problema?

Si pensi, ad esempio, a un uomo che trascorra l’intero pomeriggio a rimuovere la forfora, per poi lavarsi la barba e, dopo poche ore, vederla ritornare lungo la peluria.

In questo caso si avrà sprecato il proprio tempo per tentare di risolvere un problema del quale la matrice è ancora ignota.

Ecco per quale motivo diviene essenziale identificare con accuratezza la causa della patologia.

In linea di massima, la forfora può essere provocata dal prurito, a sua volta dovuto a un’irritazione, o da un fungo, nonché dalla dermatite seborroica.

Per quanto riguarda il prurito, il modo più utile per evitare che la forfora continui a formarsi è… non grattarsi. L’irritazione, se lieve, potrebbe sparire in breve tempo, e con essa il prurito fastidioso.

Per quanto riguarda il fungo, oltre che la dermatite, è essenziale rivolgersi a un dermatologo per una diagnosi più approfondita, che chiarisca la causa reale del problema.

Una volta fatto il punto della situazione, lo specialista potrà prescrivere una cura che risulti più consona al proprio caso.

Tuttavia, va specificato che la dermatite seborroica è una condizione cronica. Guarire dalla stessa è complicato, se non impossibile, poiché la patologia ha un andamento ciclico, risultando recidiva a tutti gli effetti.

– Secondo step: esfoliare la barba

Il secondo step relativo all’eliminazione della forfora è quello di procedere con l’esfoliazione della barba.

Quando si parla di “esfoliazione” si intende un processo che prevede la rimozione di strati sottili da una determinata superficie. Ciò vale anche per la pelle umana, nota, per l’appunto, per essere costituita da strati.

Per procedere con l’esfoliazione della barba, l’ideale è fare uso di una spazzola che permetta di rimuovere efficacemente gli strati di pelle morta.

Con cadenza pressoché mensile, infatti, le cellule dell’epidermide vanno incontro a una rigenerazione, tanto che ogni giorno, lungo il nostro corpo, nascono nuove cellule negli strati più nascosti della nostra pelle.

Tali cellule sono note per risalire lentamente in superficie, per poi essere eliminate in modo del tutto naturale.

La loro presenza superficiale, però, potrebbe provocare l’insorgenza della forfora, a cui rimediare utilizzando uno scrub e una spazzola specifica.

Il primo va applicato su tutta la barba, massaggiandolo in modo tale da permettergli di raggiungere l’epidermide.

La seconda, invece, va utilizzata per spazzolare la peluria, un procedimento che rientra nella cura della barba stessa.

In merito ai prodotti da acquistare, con riferimento in particolare allo scrub, si valuti l’articolo più adatto alle proprie esigenze, tenendo conto delle caratteristiche della propria pelle.

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– Terzo step: lavare la barba

Lo step successivo, quanto mai fondamentale per eliminare la forfora e mantenere la barba in buono stato, è quello di procedere con un lavaggio della stessa.

Sì, la barba va lavata con shampoo appositi, ma è bene fare una serie di precisazioni.

Sul mercato sono disponibili prodotti differenti, in grado di aggredire la patologia in maniera altrettanto distinta. Nel dettaglio, gli shampoo presenti in commercio sono di tre tipologie:

  • shampoo classici per barba;
  • shampoo anti forfora;
  • shampoo medici.

Nel primo caso, ci troviamo di fronte a prodotti realizzati appositamente per la peluria della barba.

Vanno utilizzati dando loro precedenza rispetto ai classici shampoo per capelli, che gli uomini, in alcuni casi, utilizzano anche per la loro barba.

Nel secondo caso, gli shampoo anti forfora sono considerati tra i più efficaci in circolazione. Sono concepiti specificamente per ridurre l’incidenza della forfora, che si tratti di placche sui capelli o sulla barba.

Va precisato, però, che prodotti simili sono piuttosto aggressivi: è meglio utilizzarli in modo saltuario, così da evitare di provocare ulteriori problemi alla pelle.

Infine, nel terzo caso ci troviamo di fronte a shampoo da utilizzare su indicazione del dermatologo. Prodotti simili possono contenere cortisone, e andrebbero sfruttati, in particolare, nei periodi in cui la forfora si presenta in modo particolarmente acuto.

Al termine del periodo di applicazione, gli shampoo al cortisone vanno sostituiti con i sebo regolatori, da impiegare nelle fasi in cui l’insorgenza della forfora conosce un calo.

– Prendersi cura della barba e idratarla

Dopo aver proceduto con i vari trattamenti, dall’esfoliazione al lavaggio della peluria, la barba va curata e tenuta in buono stato.

La cura passa anche dall’idratazione, meglio ancora se eseguita, possibilmente, con frequenza quotidiana.

A tal proposito, in commercio vi sono diversi prodotti da tenere in considerazione, utili per idratare la barba e tenerla sempre in ottime condizioni:

  • balsamo idratante, per rendere i peli più lisci e setosi;
  • olio da barba, disponibile in profumazioni differenti e per pelli diverse;
  • olio di cocco, in grado di rinforzare il pelo e prevenire irritazioni e desquamazione.

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Prodotti simili sono acquistabili ovunque, dal supermercato agli e-commerce più noti, e consentono di curare la propria barba in maniera assai soddisfacente.





Conclusioni: cosa fare se il problema persiste

Nel caso in cui il problema della forfora persistesse, anche dopo i consigli e i vari trattamenti descritti, è di grande importanza rivolgersi a un dermatologo per ottenere una diagnosi dettagliata.

Sia chiaro: la forfora, di per sé, non è un problema di gravità assoluta, ma rappresenta pur sempre una patologia, e come tale va trattata.

Inoltre, si è visto come le placche possano essere prodotte da un fungo, che chiunque vorrebbe certamente debellare al più presto.

A tal proposito, potrebbero tornare utili apposite creme fungicide, prescrivibili da un dermatologo.