Facebook comunica agli utenti riguardo alle immagini che contengono contenuti forti.

Mi trovo a parlarti di un’iniziativa recentemente attivata da Facebook, il celebre social network che ci tiene tutti connessi. Il gigante di Menlo Park ha deciso di inserire un avviso su tutti i contenuti multimediali condivisi sulla piattaforma che vengono considerati forti o suscettibili di turbare, offendere o infastidire le persone. Un monito che cerca di preservare la sensibilità dei fruitori più giovani, ma che inevitabilmente solleva questioni sulla libertà di espressione e sulla gestione della pubblicazione di contenuti in rete.

E così, anche in Italia, abbiamo visto la comparsa di questo nuovo alert sul profilo del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Uno strumento che ti chiede conferma prima di mostrarti l’immagine considerata forte, invitandoti a cliccare su un pulsante apposito per poterla visualizzare. Si tratta, in sostanza, delle restrizioni già adottate per i filmati considerati “per adulti”.

Una scelta complessa, che porta con sé il fascino delle nuove tecnologie ma anche tutte le implicazioni etiche e sociali che questo comporta. Abbiamo assistito al susseguirsi di riunioni interne tra i vertici di Facebook, che hanno optato di adottare questa soluzione per fare il possibile affinché le immagini e i video con contenuti forti non fossero mostrati indiscriminatamente a tutti gli utenti.

E mi chiedo: quale sarà il giusto equilibrio tra la libertà di espressione e la tutela della sensibilità altrui? In un mondo in cui l’informazione e la comunicazione passano sempre di più per il digitale, è fondamentale interrogarsi sui meccanismi di filtraggio e sulla responsabilità delle piattaforme tecnologiche nel gestire i contenuti con cui veniamo a contatto ogni giorno.

Ti invito a riflettere su queste dinamiche in rapida evoluzione e sull’impatto che hanno sul modo in cui percepiamo la realtà mediatica che ci circonda.

Cordiali saluti,