L’aspirapolvere è senza dubbio uno degli accessori più importanti all’interno di una casa, fondamentale per tenerla pulita ed eliminare qualsiasi residuo di polvere.
Il funzionamento di un dispositivo del genere è assolutamente semplice: bisogna solo premere un tasto e orientare la spazzola lì dove vi è necessità di pulire.
In questo modo, attraverso un apposito filtro, vengono catturate tutte le briciole e lo sporco che possono accumularsi in casa.
Proprio il filtro assume una funzione di cruciale importanza in quanto garantisce un ottimo risultato. Quello presente all’interno di dispositivi del genere, idonei per la pulizia, sono noti come filtri HEPA e sono elementi preziosi anche in altri ambiti.
Ecco perciò tutto quello che occorre conoscere su di esso e sul meccanismo.
Cos’è un filtro HEPA?
Quando si parla di filtro HEPA, si fa riferimento a un elemento di grande importanza in diversi campi, a partire da quello della pulizia fino ad arrivare anche ai laboratori scientifici, ma non solo.
La sigla HEPA sta per High Efficiency Partculate Air Filter: questo significa che si parla di un sistema di filtrazione estremamente efficiente e che viene considerato standard in Europa.
In molti aspirapolveri viene utilizzato questo tipo di filtro, anche se la sua eccezionale tecnologia viene sfruttata anche in campo nucleare, oltre che in quello medico, chimico e farmaceutico.
Questo proprio perché si tratta di filtri estremamente funzionali, capaci di garantire un ottimo risultato.
Com’è fatto?
All’apparenza, si potrebbe dire che il filtro HEPA costituisce uno dei comuni filtri dell’aria.
Andando nel dettaglio, si può evidenziare che questo tipo di filtro prevede una serie di strati in microfibra che riescono a portare a una notevole capacità filtrante.
Questo dimostra il perché siano ampiamente utilizzati, anche perché prevedono un meccanismo di filtraggio semplice ed estremamente efficace.
Gli strati di microfibra sono separati tra loro da alcuni elementi in alluminio: questi hanno comunque una funzione cruciale in quanto bloccano le particelle solide che sono presenti all’interno dell’aria.
Prima di acquistare un prodotto contenente un filtro HEPA, è bene considerare che questo può essere classificato in base alla sua capacità di trattenere le varie particelle.
In particolare, si può parlare di percentuale di filtrazione, un parametro di grossa importanza e che permette dunque a chiunque di trovare il prodotto ideale per le propri esigenze.
I filtri HEPA sono classificati in H10, H11, H12, H13 e H14, precisando che il livello più basso è l’H10 che ha una percentuale di filtrazione pari all’85%. Mentre per quanto concerne l’H14, si parla di una percentuale prossima al 100%.
HEPA non HEPA
Parlando di filtri HEPA, è importante ricordare che vanno lette con grande attenzione le specifiche di alcuni elettrodomestici per la pulizia, ad esempio.
Per capire ciò basti citare il caso di alcuni aspirapolvere che prevedono filtri EPA che però sono ben diversa dagli HEPA.
Si parla di una differenza sostanziale e che non riguarda una semplice lettera nel nome: infatti la capacità di filtrazione dei filtri EPA è decisamente inferiore rispetto a quella degli HEPA che sono perciò considerati di prima scelta.
I filtri HEPA hanno una percentuale di filtrazione che varia dall’85 al quasi 100%, mentre i filtri EPA possiedono una capacità di filtrazione non superiore all’85%.
Appare dunque evidente che si parla di prodotti di resa inferiore, da un punto di vista della pulizia, e che perciò potrebbero non avere un rapporto qualità-prezzo vantaggioso.
La differenza è notevole e va ben considerata quando si procede all’acquisto di un dispositivo elettrico per la pulizia o anche per qualsiasi altro che preveda l’utilizzo di un apposito filtro.
Come si pulisce?
Prima di parlare della pulizia di un filtro HEPA, è necessario parlare di un aspetto molto importante.
Infatti, è bene sempre dare un occhiata al manuale del prodotto, così da poterne conoscere le caratteristiche: in questo caso, si parla di prodotti lavabili e di altri non lavabili.
I primis, sono quelli che si possono lavare senza problemi sotto l’acqua corrente, finché l’acqua non esca pulita.
Quelli non lavabili, invece, richiedono altri procedimenti per la pulizia, e certamente non si possono lavare in quanto diventerebbero completamente inutilizzabili.
La prima cosa da fare è togliere lo sporco in eccesso che potrebbe essersi accumulato nel filtro, magari sbattendolo con delicatezza sul cestino dell’immondizia, così da non far volare lo sporco.
Successivamente, si può sciacquare il filtro sotto acqua corrente, facendo attenzione a notare che l’acqua dovrà essere limpida una volta che passa attraverso di esso. Infine, va fatto asciugare in maniera completa dopo averlo pulito bene.
Questa è una cosa di grande importanza così da poterlo utilizzare senza rovinarlo da un punto di vista funzionale.
Il tempo necessario per una completa asciugatura è di almeno 24 ore ed è preferibile non usare accessori per asciugare per provare a recuperare tempo in quanto il filtro potrebbe poi non funzionare in modo corretto.
Come rigenerare un filtro HEPA?
I filtri HEPA hanno comunque una durata ben precisa così da essere sicuri che il prodotto all’interno del quale si trovano, possa sempre funzionare in maniera corretta.
Parlare di una durata ben precisa non è certo semplice: i filtri HEPA durano tempi variabili, anche tenendo conto dell’utilizzo che se ne fa.
In ogni caso, si può dire che il filtro HEPA può durare dai 6 mesi ai due anni: la differenza la può fare la manutenzione del filtro, elemento di non poco conto e che permette di avere un dispositivo sempre funzionante al meglio delle sue potenzialità.
La cosa importante che va precisata è che dovrebbe sempre essere pulito e lavato correttamente. Ma attenzione anche alla fase di smontaggio e successivo montaggio, avendo cura e delicatezza per evitare che si possa in qualche modo danneggiare.
Si tratta di operazioni che vanno sempre svolte a mano e con attenzione, così da garantire una durata sempre maggiore al filtro HEPA che è notoriamente un prodotto estremamente delicato.
Anche danni apparentemente minimi potrebbe alterare in maniera irrimediabile il funzionamento di filtri di questo tipo.