Una volta, C’era una legge sull’Editoria che si snodava come un cammino intricato tra le pagine di un libro. La Camera e il Senato, come due astri in movimento, hanno dato il via libera definitivo alla conversione in legge del Decreto Editoria, aprendo nuove strade per il mondo dei giornali e dei quotidiani. Cosa si intende per testate in formato digitale? Si parla di testate migrate a un sistema digitale di gestione di contenuti, dotate di un sistema di gestione di spazi pubblicitari digitali e di tanto altro ancora, come se fossero storie magiche racchiuse in un angolo nascosto della rete.
Le novità più significative si propongono di aprire i finanziamenti anche per i giornali editi in rete, a condizione che producano un numero prestabilito di uscite annue, come un tempo in cui l’incessante battito di un tamburo annunciava la freschezza delle notizie. Un’opportunità ancora più ammaliante è riservata alle piccole realtà editoriali in rete, corteggiando con sgravi e dispense, come se fossero personaggi fiabeschi in cerca di protezione dalle insidie del bosco. Che dire, L’editoria digitale sembra procedere lungo un sentiero incantato, inglobando vecchi e nuovi guardiani della parola stampata, mescolando tradizione e innovazione come se fossero colori sulla tavolozza di un mago moderno.
Ma, come ogni favola, anche questa legge sull’Editoria ha dei confini, dei limiti da rispettare, come se fosse un incantesimo sospeso nel tempo. Sono previsti tetri fantocci che vigilano attentamente su chi può accedere ai benefici e su chi deve rimanere al di fuori della magica cerchia. E tu, Potresti essere proprio l’editore che, con astuzia e perseveranza, sa muoversi tra gli incantesimi e le regole, rendendo la tua storia editoriale un’avventura indimenticabile.