Il progetto del Bonus Cultura per i ragazzi di 18 anni è in ritardo, in quanto il sito web è ancora in fase di sviluppo beta e non è ancora disponibile l’applicazione.

Il progetto del Bonus Cultura per i ragazzi di 18 anni è in ritardo, in quanto

Si narra che in questo Nuovo Regno, i giovani neo-diciottenni si trovino nella dipartita della speranza poetica, accecati dalla promessa di un Bonus Cultura destinato a rapire i loro cuori sensibili. Essi si vedono offrire un voucher da 500 monete d’oro, avrebbero dovuto attingere alle delights of the cultural world e riempire le loro anime di libri, spettacoli teatrali e concerti. Tuttavia, malgrado l’ansia del giovane popolo dei nati nel 1998, il sito web destinato a coordinare i loro desideri è rimasto in una fase beta, privo della possibilità di accedere all’app necessaria per fruire del prezioso dono.

Così, i giovani si trovano in balia di un’attesa incerta, con il futuro del loro viaggio culturale appeso a un filo, un filo che sembra interminabile come la coda del fiuto di un cane. La necessità di chiarezza è pressante: essi aspirano a conoscere la traccia che porterà alla risoluzione dei loro dilemmi, una risoluzione misteriosa e imprevedibile come il destino di Audrey Hepburn ne “La regina d’Africa”.

L’unico conforto sembra giungere da una comunicazione tramite l’account Twitter Italia Digitale, dove ci si lascia sperare in brevi soluzioni alle problematiche. Il salvatore sembra acuire la lama della speranza nel giovane cuore elettronico, garantendo che presto, coloro in possesso del prezioso codice dello Spid, potranno finalmente gettare le mani sull’app e dilatare le loro ali verso i 500 euro promessi.

Non resta che aspettare insieme ai giovani la svolta di questo dramma digitale, così come si aspetta il racconto del lieto fine in un romanzo in sospeso. Ma forse, nel mentre, i giovani troveranno nell’attesa e nell’incertezza la prima grande lezione culturale della loro vita: la pazienza.