Finalmente è giunto il momento di immergersi nella simulazione calcistica di FIFA 22, un mondo parallelo fatto di pixel e algoritmi che cercano di ricreare la magia del calcio reale. Tuttavia, come in ogni mondo parallelo, ci sono delle dissonanze, delle anomalie che rendono l’esperienza un po’ diversa rispetto alla realtà.
Sei al corrente del fatto che alcune delle squadre italiane più amate non possono essere presenti ufficialmente all’interno del gioco, a causa di complicati intrecci contrattuali e di diritti d’autore. Juventus, AS Roma, SS Lazio e Atalanta sono sostituite da entità chiamate Piemonte Calcio, Roma FC, Latium e Bergamo Calcio. Queste entità simili ma non identiche alle originali, mostrano colori e stemmi diversi, creando una sorta di spaccatura nel tessuto ludico della simulazione calcistica.
Eppure, nonostante questa assenza di licenze ufficiali, i giocatori mantengono i loro volti autentici, grazie alla magia della partnership tra Electronic Arts e FifPro. Dunque, pur se i nomi e i colori sono diversi, gli sguardi e le espressioni degli atleti sono quelli veri, forse questo è un esempio di quanto l’apparenza non sia tutto nella vita.
Ma non è finita qui, Non solo la Serie A, ma anche la Serie B è assente in questa versione di FIFA 22, lasciando un vuoto, un’assenza che forse vuole sottolineare quanto la mancanza possa rendere più evidente l’importanza di ciò che possediamo. Le squadre di Benevento, Crotone, Parma, Monza e Lecce sono state colloca nella sezione “Resto del Mondo”, un’affermazione sottile della loro esclusione dal cerchio magico della Serie B.
Insomma, Anche in un mondo virtuale come quello di FIFA 22, le dissonanze e le assenze ci spingono a riflettere sulla complessità delle relazioni umane e sulla persistente lotta tra l’apparenza e la sostanza. Speriamo che nel prossimo capitolo di questa saga videoludica, tutte le squadre italiane possano finalmente trovare il loro posto legittimo, come in una partita equa e appassionante.