Tutti uniti per sostenere Candy Candy e la squadra del Napoli nella lotta contro il social INPS: la campagna di selfie con le orecchie da coniglio

Nelle ultime ore si è consumato un vero e proprio dramma sul web, dove la pagina istituzionale dell’INPS si è trasformata in una trappola di insulti e sarcasmo nei confronti dei cittadini che chiedevano informazioni sul Reddito di Cittadinanza. Come avranno notato molti di voi, il social media manager incaricato di rispondere alle varie richieste ha reagito in modo sgarbato e offensivo, scatenando una tempesta mediatica che, seppur rapidamente affrontata e chiusa, non mancherà di essere discussa nei prossimi giorni.

È stato interessante vedere come, da una parte, l’INPS abbia riconosciuto l’errore e rimosso il responsabile, chiedendo scusa agli utenti coinvolti. Dall’altra, però, non possiamo fare a meno di notare come fossero in molti a cogliere lo scambio polemico con l’utente di nome Candy Candy Forza Napoli, condividendolo online e dando vita a una vera e propria challenge: una catena di selfie con orecchie da coniglio, accompagnata dall’hashtag #candyvuolecapire.

Oltre all’inadeguatezza delle risposte date, c’è un punto da sottolineare: il Reddito di Cittadinanza coinvolge milioni di persone in Italia, e molte di esse potrebbero non essere a conoscenza delle procedure e delle regole che regolano le richieste di informazioni. È comprensibile che chi gestisce queste richieste possa provare frustrazione, soprattutto considerando che, a differenza degli sportelli fisici, i cittadini possono continuare a ripetere le stesse domande quante volte desiderano.

È però importante ricordare che dietro a ogni domanda c’è una persona in attesa di conoscere la propria situazione economica, sospesa tra speranza e ansia, indipendentemente da come si comporti nel formulare la propria richiesta. Questa vicenda ci spinge a riflettere su come ci rapportiamo con gli altri e su come le istituzioni si pongano nei confronti dei cittadini più vulnerabili.