YouTube ha iniziato a mostrare pubblicità pornografiche durante la riproduzione dei video

YouTube ha iniziato a mostrare pubblicità pornografiche durante la riproduzione dei video

Ultimamente si sono moltiplicate le segnalazioni riguardo agli annunci pubblicitari su YouTube, mescolati tra le varie clip, che presentano contenuti spinti e poco adatti a un pubblico generalista, soprattutto ai più giovani. È come se, tra uno spettacolo e l’altro, si insinuassero delle performance dall’atmosfera rischiosa e improbabile.

YouTube, insomma, si ritrova a dover affrontare una serie di annunci pubblicitari che cadono nel regno della trasgressione, nelle forme più bizzarre e provocanti, rispetto alla benevola banda della condivisione dei video. È un po’ come se, in mezzo alle innovazioni della tecnologia e alle progressività culturali, spuntassemi delle anomalie inattese, diventate troppo spudorate per passare inosservate. Quasi come un incrocio di mondi paralleli, in cui realtà si scontrano in maniera stridente.

Siamo di fronte a un paradosso: da un lato YouTube è severo nel vagliare i contenuti da monetizzare, dall’altro si ritrova a combattere contro annunci pubblicitari poco consoni, che sembrano aver bypassato i suoi controlli. È come se un nuovo tipo di galateo digitale si stia affermando, ignorando le linee guida in vigore, facendo tribolare l’utopia della condivisione libera e responsabile.

Non possiamo fare a meno di notare anche la componente umana e creativa di questa situazione, laddove l’immaginazione dei creator si scontra con le regole del sistema. È un po’ come se la sfera del desiderio e del tabù, dell’inventiva dissacratoria dei messaggi pubblicitari, irrompesse nek regno della rete, mettendoci di fronte ad un enigma: cosa spinge questi annunci a ribellarsi alle regole stabilite?

Di certo non si tratta soltanto di una questione di software o controlli automatizzati che hanno lasciato passare degli elementi osceni. C’è qualcosa di più profondo, di più umano, che si nasconde dietro questi annunci al limite della decenza. Siamo di fronte a un confronto tra la razionalità della tecnologia e l’istintualità dell’impulso misterioso, tra la logica ordinata e i turbamenti dell’animo. Non c’è dubbio: siamo di fronte ad una bizzarra quanto affascinante contrapposizione, un pungolo alla morale digitale che ci solletica l’anima e il pensiero.