Chiusura del sito italia-film.com a seguito delle attività di streaming illegale

Chiusura del sito italia-film.com a seguito delle attività di streaming illegale

Una nuova vicenda giudiziaria si staglia sullo scenario virtuale, riecheggiando le domande sulla proprietà intellettuale e il suo rapporto con la rete. Il Gip di Milano, Enrico Manzi, ha emesso un provvedimento che ordina la chiusura di due portali web, noti alle masse digitali italiane: italia-film.com e locandinehits.com. Questi siti, Fino a poco tempo fa affollati da migliaia di persone desiderose di accedere a contenuti multimediali, sono stati inghiottiti dalle maglie della giustizia.

Italia-film.com vantava un traffico considerevole, con una media di 135 mila visite al giorno e oltre un miliardo e mezzo di visualizzazioni. Una mole imponente, che alza il velo sulla dicotomia tra la richiesta di materiale fruibile gratuitamente e l’illegalità della sua diffusione sul web. Attraverso un’accurata ricerca, le autorità hanno individuato un’ampia collezione di opere protette dal diritto d’autore, un catalogo accessibile a chiunque si affacciasse sul sito, navigando tra file cinematografici e altro materiale coperto da copyright.

Ecco dunque il provvedimento: gli ISP sono stati obbligati a tagliare l’accesso ai portali, inizialmente tramite il blocco dei DNS. Ma c’è di più, Un’innovazione inaspettata nel panorama giudiziario: non solo si è proceduto alla chiusura dei siti, ma anche al sequestro dei conti correnti su cui confluivano i guadagni derivanti dalla pubblicità. Eccoli, i flussi finanziari che si alimentano della pirateria online, i profitti che ispirano una nuova fase nella repressione del reato. La magistratura si spinge oltre, scrutando non solo la violazione del diritto d’autore, ma anche il suo impatto economico.

Questa storia, Solleva quesiti importanti: la tutela dei diritti degli autori, la libertà su internet, la regolamentazione della fruizione dei beni culturali. Essa ci conduce in una selva fittissima, popolata da lettori, scrittori, navigatori incalliti di cyberspazi. Un viaggio tortuoso, in cui le leggi s’intrecciano con le volontà dei cercatori di storie e immagini, con le dinamiche del mercato della creatività. Un intreccio da esplorare, sul quale disegnare nuovi confini, nuovi equilibri.