Probabilmente vi sarete servite di un fornetto unghie per metterlo su e adesso volete sapere come rimuoverlo.
Scopriamo assieme finalmente una volta per tutte come rimuovere lo smalto semipermanente dalle proprie lunghie con questa semplicissima guida.
Semipermanente: di cosa si tratta?
Il semipermanente è una tecnica particolare che si usa in estetica per la cura delle unghie. Si usa da molto tempo e nel corso degli anni è stata perfezionata. In modo particolare eesa si utilizza principalmente sulle mani ma all’occorrenza e a gusto della persona può essere messo anche sui piedi. Questo proprio perché in effetti a livello estetico lo si preferisce perché dà un senso di ordine generale all’unghia.
Con il semipermanente in genere si effettua una prima stesura di smalto apposito sull’unghia mediante l’uso di una lampada apposita che lo può asciugare piuttosto velocemente. Proprio l’uso solo dello smalto lo rende diverso da tutte le altre tecniche di cura delle mani.
Non necessita di allungamento dell’unghia ma lo si può effettuare sulla propria unghia naturale. La tecnica con cui viene messo il semipermanente è semplice; si inizia infatti con una base di pulizia della zona andando a limare e a togliere le coticute nelle varie zone.
Questo permette di togliere tutto lo sporco e i batteri presenti sull’unghia e di preparare al meglio lo spazio di lavoro. Fare una buona base è fondamentale per la riuscita del semipermanente. Solo poi si procede a mettere lo smalto e a dare una forma all’unghia.
Effettivamente se si vuol completare in modo ottimale il lavoro si possono fare due passate di smalto sull’unghia in modo da metterlo in modo più uniforme possibile.
Il passaggio finale è quello di mettere il lucido che rende perfette le unghie e le protegge anche con il passare dei giorni.
I vantaggi del semipermanente
Lo smalto semipermanente è una tecnica molto presa in considerazione per tenere in ordine l’unghia. Questo perché si tratta principalmente di qualcosa che si applica senza uso di supplementi e che quindi ha numerosi vantaggi.
Uno di questi è la sua durata. Essendo una tecnica semplice da applicare solo con l’uso dello smalto effettivamente dura parecchio in termini di tempo.
Esso infatti ha una durata temporale anche di un mese. Dipende molto dalla cura che si effettua alle zone. Le mani essendo più esposte sono più soggette a rovinarsi rispetto ai piedi.
Effettivamente il semipermanente dura anche un mese. Anche se è consigliato il ritocco ogni venti giorni. Un altro vantaggio è il fatto che si può mettere e togliere in qualsiasi momento.
Anche se è consigliato farlo con l’aiuto di un professionista si può fare anche a casa da soli. Il semipermanente è molto più personalizzabile rispetto ad altre tecniche di cura delle unghie.
Esistono infatti in commercio un grande numero di smalti e decorazioni che permettono alla persona di personalizzarlo come meglio crede.
Un altro vantaggio è quello che si toglie con facilità semplicemente applicando l’acetone.
Non si usano poi prodotti a base di ingredienti poco opportuni per l’unghia. Inoltre il semipermanente non va a creare strati sull’unghia: questo non permette la formazione di batteri come funghi e non va ad assottigliare le unghie. Infine è una tecnica che può essere fatta in qualsiasi periodo dell’anno.
Che acetone serve per togliere lo smalto semipermanente?
Il semipermanente può essere tolto con estrema facilità. Esistono molti metodi per toglierlo e uno di questi è l’acetone.
Esso viene usato molto per eliminare lo smalto semipermanente perché è indolore e veloce. Riduce di molto i tempi di attesa tra un ritocco e l’altro.
Ma che tipo di acetone usare per togliere lo smalto semipermanente? Effettivamente si può usare il classico acetone per le unghie.
Non ne occorre infatti uno con una formula specifica. Basterà infatti mettere il prodotto su un dischetto di cotone classico o su una garza e procedere a togliere lo smalto. Il metodo è differisce però dal modo classico in cui si toglie lo smalto normale.
Essendo una tecnica che viene asciugata in lampada infatti si tende a lasciare un po’ l’acetone sull’unghia in modo che lo smalto semipermanente si tolga bene e in una sola volta. Il tempo è minimo: si parla infatti di pochi secondi.
Se il risultato non ci aggrada si consiglia di fare una seconda passata di acetone. Un secondo tipo di acetone che si va a contrapporle a quello è il remover. Esso è essenzialmente più professionale e consente di togliere il prodotto in pochissimo tempo.
La differenza tra i due è che mentre l’acetone ha bisogno di un tempo di posa specifico attraverso supporti in genere dati dalla carta, il remover non ha tempi di posa.
Entrambi però sono validi e possono essere usati anche in modo complementare nella rimozione del semipermanente.
Come togliere lo smalto semipermanente senza acetone?
La rimozione dello smalto semipermanente è molto semplice. Si può scegliere anche di farlo anche senza l’uso di acetone.
Questo smalto infatti si può rimuovere in modo molto minuzioso e preciso con la lima. La limatura è una tecnica che viene svolta per togliere lo smalto semipermanente da sempre.
A livello di tempistiche differisce molto dall’uso dell’acetone. Essa viene svolta in tempi molto più lunghi proprio perché si tratta di rimuovere tutto il prodotto parte per parte su tutte le unghie. Il tempo è maggiorato ma si ha comunque un lavoro perfetto alla fine.
Questo processo di limatura si consiglia a tutte quelle persone che con l’acetone possono avere fastidi. Soprattutto alle donne in gravidanza.
Effettivamente non fa male se non si va a contatto con la pelle. Per ovviare a ciò basta solo applicare dei cerotti che riparano la parte della pelle. La fresa è un modo alternativo di usare la lima.
Essa è infatti più veloce e permette di conseguenza di andare a lavorare anche su più zone allo stesso tempo. In alternativa si può scegliere anche di combinare i due metodi e usare la lima per una prima eliminazione superficiale dello smalto semipermanente e poi usare la fresa per rifinire bene il tutto.