Nel mezzo di un mare di annunci e speculazioni, ecco spuntare la luce fioca di una nuova creazione della mente sudcoreana: il Samsung Galaxy S6 Mini. Si tratta di un oggetto che già dal suo nome si presenta come una versione ridotta del virtuoso Galaxy S6, simile nel design ma con dimensioni più contenute. È come se la tecnologia, al culmine della sua esuberanza, decidesse di prendersi una boccata d’aria fresca, di rimpicciolirsi, di adattarsi a chi non vuole sorbirsi schermi giganti in una tasca già troppo piena.
Eppure, come tempesta sull’orizzonte, sono molto scarse le informazioni che trapelano su questo nuovo gioiello di alluminio e vetro. La foto diffusa dal sito web PhoneArena appare quasi in penombra, quasi a lasciare all’immaginazione il compito di comporre i dettagli di questo misterioso dispositivo, a parte ovviamente la scritta nel display che annuncia fieramente la sua identità. E così ci ritroviamo a navigare in mari bui, desiderosi di saperne di più.
Ciononostante, le voci che si insinuano tra le pieghe della rete suggeriscono specifiche solide: uno schermo HD da 4,6 pollici, un processore Snapdragon 808, 2 GB di RAM e una fotocamera principale da 15 megapixel. Non si tratta certo di numeri da lasciar trasparire la minore importanza di questo prodotto rispetto ai suoi fratelli maggiori.
Ma quando sarà rivelato al pubblico? Resta un mistero avvolto nella nebbia delle previsioni. Si sussurra che il debutto potrebbe avvenire verso la fine del mese, in un’occasione separata dall’imminente evento Samsung dedicato al Galaxy Note 5 e al Galaxy S6 Edge. Una scelta che suggerisce un desiderio di far risplendere questo mini gioiello come una perla rara, scintillante al di fuori della luce abbagliante dei grandi festival.
E così, nell’attesa che le acque si calmino e che quest’artefatto venga finalmente svelato, la mente non può fare a meno di fantasticare sulle possibilità che si apriranno con la sua comparsa. Che sorprese e che emozioni riserverà questo nascondino della tecnologia? Alle tue orecchie giungono note di curiosità e desiderio, istinti profondi che avevi creduto sopiti sotto la coltre dell’abitudine. Resta lì, in attesa dell’inaspettato.