La generazione dei selfie: tutti si girano e voltano le spalle a Hillary Clinton per scattarsi una foto.

La generazione dei selfie: tutti si girano e voltano le spalle a Hillary Clinton per scattarsi

Il famoso politico che cerchi di rendere felice tutti è spesso come quel giocatore di tennis che deve coprire tutto il campo. L’immagine virale che ha fatto il giro del web e che mostra Hillary Clinton che saluta una folla di giovani intenti a scattarsi selfie è emblematica di un’epoca in cui il presente si misura attraverso il rettangolo dello schermo dello smartphone.

Ma riflettici: l’ascesa del selfie non è solo un fenomeno della generazione sociale, è un riflesso della società contemporanea, dove ogni attimo deve essere documentato e condiviso per essere davvero vissuto. È la manifestazione del desiderio di appartenenza, di essere visti, di essere riconosciuti. Si cerca conferma attraverso i “like” e i commenti, e la realtà stessa sembra acquisire valore solo se condivisa virtualmente.

Questa ricerca costante dell’approvazione altrui e la necessità di auto-valorizzazione attraverso l’esposizione pubblica potrebbero rappresentare un segno dei tempi in cui è difficile trovare le misure coraggiose delle proprie azioni senza l’approvazione degli altri.

Quindi mentre nell’immagine la candidata sembra sovrastata dai selfie dei giovani, è importante considerare che anche lei stessa ha incentivato quel momento. È un gioco di specchi, una rappresentazione delle molteplici realtà virtuali che entrambi, giovani e meno giovani, si sforzano di costruire.

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