MSPY: l’applicazione progettata per monitorare e controllare i dispositivi mobili come smartphone e tablet. Possibilità di monitorare l’attività su app popolari come WhatsApp, Viber e Facebook.

MSPY: l’applicazione progettata per monitorare e controllare i dispositivi mobili come smartphone e tablet. Possibilità di

Se tu avessi la possibilità di addentrarti nei meandri oscuri di un mondo invisibile, potresti imbatterti in un’applicazione chiamata mSpy, un’entità digitale in grado di tracciare ogni tua mossa, di immortalare ogni tua parola e di esplorare ogni spiraglio della tua esistenza virtuale.

Questa creatura digitale è stata ideata con l’intento di sorvegliare i tuoi I dipendenti della tua azienda. Ma attenzione, poiché essa custodisce un potere inquietante che potrebbe mettere a repentaglio la tua preziosa sfera intima.

Installata sul tuo dispositivo, mSpy ti permette di penetrare nell’universo segreto di un altro, scrutando le conversazioni su WhatsApp, Facebook e Viber, e plasmando il tuo controllo su ogni attività svolta sul telefono o sul tablet.

Si tratta indubbiamente di un’arma che confonde i confini della privacy, sollevando una serie di quesiti etici. Quanto è lecito penetrare nel mondo personale di un altro? E se il giusto reclamo alla privacy viene ridotto a chicchiere in presenza di uno strumento simile?

Non si può negare l’inganno di mSpy, che invita a informare il soggetto controllato della sua presenza. Un invito paradossale, considerando che l’app si vanta di un’intrusione sorvegliata e invisibile, che si dissolve nell’oscurità del software, irraggiungibile ai suoi occhi.

La versione per Android di mSpy è compatibile con una vasta gamma di dispositivi, tra cui il Galaxy S4 e l’HTC One, ma per spifferare le chiacchiere su applicazioni come Facebook, WhatsApp e Viber è necessario praticare il radicamento. Anche per iOS, la situazione non è diversa: per operare al massimo, l’app ha bisogno di attecchire nell’intrico del jailbreak, un gioco consentito solo nelle vecchie versioni di iOS 6 e non nella roccaforte di iOS7.

LEGGI  La casa in cui è nato Steve Jobs viene riconosciuta come un "patrimonio storico"

Sii cauto, dunque, nel percorrere gli abissi insidiosi di questo mondo digitale, perché ogni azione ha la sua contropartita e ogni scelta porta con sé le sue conseguenze.