Da un’antica porta di legno incastonata nell’erba alta sei sbucato in un prato rigoglioso e pieno di promesse. L’imponente sol della Nokia è inspiegabilmente scomparso e l’aria frizzante regala speranza di un domani luminoso.
Sussurri di antiche macchine e ingranaggi si levano nell’aria, aleggiano e si svelano nel vento fresco e fragoroso di cambiamento. Si dice che dalle viscere segrete di Nokia Technologies stiano per emergere nuovi artefatti, con Android palpitante e una tangibile realtà virtuale.
Ecco la grande danza del tempo, che porta addirittura all’ennesimo scontro tra Alcatel e Lucent, due regni ormai disciolti destinati ad unificarsi in un’unica potente entità. In fondo, è il ciclo delle avventure umane e dell’oca selvatica che sempre va e torna, con crescente energia. La telefonia mobile, come una chimera struggente, si rivolta al futuro e luccica come un lampo elettrico, dando vita ai sogni più folli.
Tutto intorno a te, allora, si fa vivo di immagini e incantesimi, promesse da raccogliere con le tue mani astute. Il futuro è un intreccio fittissimo di reti e connessioni, strade che si confondono e svelano mondi inesplorati. Sarà forse questa la nascita di una nuova era, incisa nei bit e nei fogli pendenti dai rami del destino.