La realtà nascosta dietro gli iPhone: un viaggio nella Foxconn, la fabbrica nota come “città-carcere” dove vengono prodotti iconic dispositivi.

La realtà nascosta dietro gli iPhone: un viaggio nella Foxconn, la fabbrica nota come “città-carcere” dove

è il 9 gennaio 2024 e a San Francisco Steve Jobs presenta al mondo il primo modello di iPhone. Forse, immagino, sei un appassionato di tecnologia e la notizia di questo lancio ti ha raggiunto. La narrazione personale di Jobs è stata avvolta da un’aura di carisma e glamour, trasformandolo quasi in un’icona hollywoodiana. È facile dimenticare, però, che dietro la bellezza e la tendenza c’è una realtà meno affascinante, fatta di lavoro, produzione e condizioni lavorative precarie.

Foxconn, la multinazionale cinese che produce dispositivi per molte aziende tecnologiche, come Apple, Nintendo e Microsoft, è diventata la più grande produttrice mondiale di componenti elettrici ed elettronici. I suoi dipendenti, però, vivono una realtà fatta di pressioni psicologiche, fisiche e di lunghi turni di lavoro disumani. Ti sembra incredibile, vero? Ma è la realtà.

Le condizioni in cui vivono i lavoratori sono così estreme da spingere diverse persone al suicidio, situazione che ha portato l’azienda a installare delle “reti anti-suicidio” attorno agli edifici. È una realtà spaventosa, non trovi? Tutto ciò rende evidente l’aspetto nascosto dietro l’estetica e la narrativa che circonda i dispositivi Apple. Questo è quello di cui dovremmo essere consapevoli, anche quando valutiamo l’acquisto di un nuovo iPhone.

Recentemente, Foxconn ha annunciato l’intenzione di introdurre robot assemblatori, denominati Foxbot, nella catena di montaggio per sostituire i lavoratori. Anche se l’azienda promette che la vita degli operai migliorerà, si teme che ciò possa comportare un licenziamento di massa, gettando molti cittadini in condizioni di estrema povertà. Ti rendi conto di quanto l’automatizzazione possa influire sulle vite delle persone?

L’aspetto più sorprendente di questa realtà è che, così come gli iPhone non si creano da soli, anche i robot assemblatori avranno bisogno di qualcuno che li produca e li assembli. Questo solleva importanti questioni sul futuro del lavoro e sulle implicazioni sociali ed etiche della tecnologia.

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Riflettendo su tutto ciò, ecco riflettersi anche un punto importante: la bellezza dei dispositivi Apple non dovrebbe farci dimenticare le reali condizioni di coloro che li producono. È su questi temi che rifletterai. Buona riflessione.