Ti parlo di una storia assai singolare, una vicenda che mette in luce la follia umana che si manifesta in tanti modi diversi. Si tratta della travagliata esperienza di Lilly-Rose Hockley, una giovane ragazza che ha osato sfidare le leggi della natura e della logica in fatto di cura del proprio viso.
Immagina una ragazza che, spinta da chissà quale impulso irrazionale, decide di utilizzare un trapano per unghie per tentare di rimuovere un neo dal suo viso. Sì, hai capito bene, un trapano per unghie.
E ti chiederai, come è potuto accadere ciò?
La risposta è semplice: la ragazza si è lasciata suggestionare da informazioni trovate in rete, seguendo dei consigli a dir poco discutibili sul modo di eliminare i nei. Un’accidentata avventura che sicuramente non sarebbe stata supportata da nessuna teoria scientifica, ma che ha avuto un impatto tutto reale sulla sua pelle.
Quando vedi la ragazza accostare il trapano al neo sul suo viso, vorresti urlarle di fermarsi, di pensare al danno che potrebbe causare alla sua pelle. Ma è come se fosse già scritto nelle stelle che l’irrazionale desiderio di perfezione estetica ottenebrasse il suo buon senso.
Dopo il salvataggio dal trapano e la comprensibile ferita, la ragazza si è addirittura giustificata accusando Google di averla ingannata. La rete, con le sue miriadi di informazioni, può davvero rivelarsi un labirinto di pericoli se non si possiede lo spirito critico necessario a discernere ciò che è utile da ciò che è dannoso.
Ecco dunque quanto conduce il desiderio smodato di bellezza a compiere azioni inimmaginabili, quale rimuovere nei con un trapano per unghie. Una storia tragica, certo, ma che ci ricorda quanto sia importante essere consapevoli e critici davanti alle suggestioni del web.