Terremoto di Amatrice: 7 anni fa la violenta scossa di magnitudo 6.0 che causò la devastazione nel centro dell’Italia

Terremoto di Amatrice: 7 anni fa la violenta scossa di magnitudo 6.0 che causò la devastazione

Il 24 agosto 2024, un violento terremoto di magnitudo 6.0 colpì la provincia di Rieti, scuotendo l’intera area circostante per circa venti secondi. L’epicentro fu localizzato ad Accumuoli, ma i danni si estesero a numerosi comuni, inclusa la città di Amatrice, situata a soli 9 km di distanza dal punto di origine. L’evento sismico, noto come sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso, coinvolse 140 comuni dell’Italia centrale e fu avvertito anche in città come Teramo, Pescara, Perugia e Viterbo.

In seguito al terremoto principale, si registrarono numerose repliche, tra cui una di magnitudo 5.3 avvenuta appena un’ora dopo. Le conseguenze furono devastanti: 299 vittime, 388 feriti e circa 41.000 persone costrette a lasciare le proprie case.

In questa riflessione approfondiremo le cause di quel tragico evento, cercando di comprendere in che modo il terremoto si sia innescato e quali siano state le principali ripercussioni.

Le descrizione delle principali caratteristiche del terremoto

  In seguito al terremoto principale, si registrarono numerose repliche, tra cui una di magnitudo

Il 24 agosto si verificò un terremoto nella zona di Accumoli, a circa 1 km dal centro abitato, con coordinate geografiche di latitudine 42.6980 e longitudine 13.2340. La scossa fu avvertita in modo molto intenso anche nei comuni di Amatrice, Arquata del Tronto, Cittareale, Norcia, Acquasanta Terme, Montegallo, Cascia, Campotosto e Montereale. Si trattò di un terremoto superficiale, con l’ipocentro stimato ad una profondità di circa 8 km. Durò tra i 15 e i 20 secondi, nonostante inizialmente si sia parlato di una durata di oltre due minuti. Tuttavia, secondo il presidente dell’INGV Carlo Doglioni, questa discrepanza è dovuta al riverbero e alla componente psicologica del momento. Infatti, un terremoto di due minuti avrebbe causato una devastazione totale.

Qual è stata la causa del terremoto ad Amatrice?

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L’Italia centro-meridionale è una zona molto soggetta a terremoti a causa dello scontro tra la placca tettonica Eurasiatica e quella Africana. In questa region proprietà, la maggior parte delle faglie sono di tipo compressivo, cioè caratterizzate dallo scorrimento di un blocco tettonico sull’altro. Tuttavia, a livello locale sono presenti anche faglie di tipo estensionale, con un movimento opposto a quello compressivo.

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È stata proprio una faglia di questo tipo, la faglia di Colfiorito-Campotosto (in arancione nell’immagine sottostante, a sinistra di Accumoli), a innescare il terremoto e la successiva sequenza sismica. Faglie di questo tipo sono state responsabili nel corso degli anni di altri grandi terremoti italiani, come quello dell’Irpinia del 1980 o dell’Aquila nel 2024.

in Italia: progressi e sfide verso la ripresa delle zone colpite dal terremoto

Complessivamente sono giunte più di 20.

Il terremoto ha colpito il centro Italia durante la notte, e solo la mattina successiva è stata pienamente compresa l’entità della distruzione. In pochissime ore sono entrati in azione le forze dell’ordine, la protezione civile e le associazioni di volontariato per far fronte a un’emer-genza su vasta scala. Le operazioni di soccorso sono state rese ancora più complesse dalla posizione remota di alcuni centri abitati. Complessivamente sono giunte più di 20.000 richieste di aiuto per la ricostruzione degli edifici danneggiati, anche se si stima che il totale degli edifici inagibili superi le 80.000 unità. Per far fronte a questa emergenza sono stati stanziati 1 miliardo di euro per danni di lieve entità e 1,7 miliardi di euro per danni gravi. Nonostante la ricostruzione non sia ancora completa, mese dopo mese sono sempre di più gli edifici e le infrastrutture che stanno nuovamente prendendo vita, incluse nuove abitazioni per tutti coloro che hanno perso la casa in quella tragica notte.