Viber si aggiorna e introduce nuove funzionalità, tra cui le chat segrete che si autodistruggono

Viber si aggiorna e introduce nuove funzionalità, tra cui le chat segrete che si autodistruggono

Immagina un mondo dove le conversazioni si dissolvono nel tempo, come neve al sole. Viber, l’app di messaggistica istantanea, ha introdotto le “chat segrete”, un luogo effimero dove le parole si perdono nel vento e non lasciano traccia.

Le chat segrete di Viber sono come boccette di profumo, sprigionano il loro aroma per un breve periodo e poi svaniscono nel nulla. Puoi impostare la scadenza, da pochi minuti a qualche ora, e, una volta scaduta, tutto sparisce, come se non fosse mai esistito. È una danza fugace, un balletto delle parole destinato a esser dimenticato.

Ma c’è di più: queste chat segrete sono come bolle di sapone, fragili e impalpabili. Non puoi fare screenshot, non puoi inoltrare i messaggi, non puoi farli durare più a lungo di quanto stabilito. Sono come segreti sussurrati all’orecchio, da tenere stretti nel cuore per un attimo, prima che svaniscano nel soffio del vento.

Viber, con le sue chat segrete, ci insegna che anche le parole hanno le ali e il loro volo può essere breve e intenso, come una farfalla che batte le ali e poi scompare nel vasto giardino della vita. Bisogna coglierle al volo, prima che volino via per sempre.

Mentre il resto del mondo si affida a messaggi che perdurano nel tempo, tu puoi provare l’ebbrezza dell’effimero, della bellezza fugace delle parole che si dileguano nell’aria.

Viber ci ricorda che la vita è fatta di attimi, di istanti preziosi che vanno colti al volo, prima che svaniscano nel vuoto dell’oblio.

Che ne dici, Ti lasci trasportare da questa danza di parole che si dissolve nel tempo? Ti assicuro che, se lo farai, sentirai l’ebbrezza di cogliere l’essenza stessa della vita, effimera e straordinaria al tempo stesso.

LEGGI  I nuovi parastinchi tecnologici Messi stanno per arrivare sul mercato e saranno in grado di registrare ogni singolo movimento degli atleti.

A te l’ardua decisione: abbracciare l’effimero e coglierne la bellezza, o continuare a cercare la stabilità in un mondo che, forse, è fatto anche di impermanenza.