AI Portraits: scopri cosa è e come funziona l’applicazione che trasforma i tuoi selfie in autentiche opere d’arte

AI Portraits: scopri cosa è e come funziona l’applicazione che trasforma i tuoi selfie in autentiche

Ti ritrovi dunque immerso in un’estate contraddistinta non soltanto da canzoni o serie TV, ma anche dal diffondersi dei selfie trasformati in opere d’arte grazie all’intelligenza artificiale. Dopo il filtro per l’invecchiamento di FaceApp, è il turno di AI Portraits, piattaforma sviluppata dal Visual Artificial Intelligence Lab di IBM, che ha portato con sé anche un tocco tutto italiano.

Immerso nelle distese di bytes che circolano nel web, è emerso un nuovo fenomeno che coinvolge le immagini di tutti quanti, trasformandole in vere e proprie opere d’arte. Come in un gioco di specchi, le tue foto vengono interpretate e rese einziche grazie all’analisi di oltre 45.000 dipinti provenienti da culture e epoche diverse.

E proprio qui emerge un punto degno di nota: le richieste sono talmente numerose da rendere al momento inaccessibile il portale, creando attese e desiderio di esperienze estetiche trasformative. Si potrebbe dire che questi nuovi strumenti di auto-rappresentazione si stanno impossessando della scena digitale come l’ultimo trend imperdibile dell’estate.

E mentre il mondo virtuale fa da sfondo alle nostre personali esplorazioni nel campo dell’arte e della bellezza, il tempo scorre, sospeso tra le sfumature dell’algoritmo e le diverse interpretazioni di ciò che ci rende unici. Com’è affascinante constatare come la tecnologia sia capace di rileggere e reinterpretare in chiave contemporanea l’arte e la storia dell’umanità, donando un tocco di magia a ogni singola immagine.

Così ti ritrovi, immerso in una polaroid digitale, pronta a farti assimilare da un flusso inarrestabile di dati, colori e sfumature che si sovrappongono. Ecco che la tecnologia, in questo travolgente gioco visivo, ti chiede di prender parte a un viaggio affascinante, che da semplici scatti si trasforma in opere uniche che rispecchiano chi sei. Siamo solo all’inizio di questa avventura, e non vediamo l’ora di vedere come si evolverà nel futuro.

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Come funziona l’app AI Portraits che trasforma il volto in un ritratto?

Immagina la tua immagine ritratta con uno stile pittorico su misura, con particolari tecnici come il

Immagina un laboratorio di ricerca dove algoritmi sofisticati si mescolano all’intelligenza artificiale per creare opere d’arte uniche, ispirandosi ai volti di persone come te. Sì, perché grazie a una tecnologia chiamata Gan Model, ogni tuo lineamento può diventare il soggetto di un dipinto originale, realizzato con maestria digitale.

Ti basta accedere al sito del servizio (che tra parentesi, ha subito un’inevitabile caduta a causa dell’enorme afflusso di richieste) e caricare la tua fotografia. Poi aspetti con curiosità mentre le reti neurali analizzano i tuoi tratti distintivi, dividendoli da quelli di oltre 45 mila dipinti provenienti da ogni angolo del mondo e da ogni epoca storica. Immagina la tua immagine ritratta con uno stile pittorico su misura, con particolari tecnici come il chiaroscuro e l’impasto, che si adattano al meglio ai tuoi lineamenti.

E tutto questo senza dimenticare i dettagli, perché potrai salvare il risultato in 8K, rendendo visibili anche le sfumature più minute, le pennellate più intriccate, i giochi di luce più sottili. Ed ecco che, attraverso AI Portraits, la tua rappresentazione diventa un’opera che celebra la tua unicità, la tua bellezza, la tua individualità.

Quali sono i potenziali rischi per la privacy legati agli AI Portraits?

  Ti parlerò di un nuovo sistema che sta prendendo piede sul web, chiamato AI

Ti parlerò di un nuovo sistema che sta prendendo piede sul web, chiamato AI Portraits. A differenza delle controversie legate a FaceApp, sembra che questo nuovo servizio non rappresenti un rischio per la tua privacy. Gli sviluppatori assicurano che le foto caricate verranno utilizzate esclusivamente per creare un ritratto artistico e, una volta completata l’opera, il tuo selfie sarà immediatamente cancellato, senza essere utilizzato per altri fini.

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Ma qui iniziano le mie elucubrazioni: cosa succede realmente a quelle immagini cancellate? Forse non c’è nulla di male nell’immaginare che possano poi finire in qualche mondo parallelo, in un database segreto, dove gli autoritratti di milioni di persone prendono forma in un’installazione artistica astratta. Le tue sembianze, in mezzo a miliardi di altre, andranno a comporre un mosaico di identità effimere, che fluttuano nel cyberspazio come le luci di un grande palcoscenico.

E così, mentre l’arte digitale ti trasforma in una rappresentazione algoritmica di te stesso, mi chiedo se non sia invece il mondo reale a essere un’illusione, e se non sia questa l’ennesima conferma che, in fondo, siamo tutti solo dei byte di una realtà virtuale, destinati a sfumare nel nulla.

Tuttavia, in quest’era in cui la tecnologia sembra avere il sopravvento su ogni cosa, sarà forse meglio godersi questa nuova forma di creatività, lasciandoci rapire dall’incanto di un’opera d’arte digitale che, almeno per un istante, ci restituisce la sensazione di unicità.

Che il tuo ritratto virtuale possa renderti il protagonista di questo palcoscenico digitale, almeno finché la tua immagine danzerà tra i circuiti elettronici, nell’attesa di svanire come un’eco nel vento.

Ai Portraits: il sito non è al momento accessibile a causa di un’elevata quantità di richieste che ha ricevuto.

  E così, mentre l'arte digitale ti trasforma in una rappresentazione algoritmica di te stesso,

Ultimamente, c’è una piattaforma che sta facendo molto parlare di sé. Si chiama AI Portrait, una sorta di moderno ritrattista digitale capace di trasformare un’immagine in un vero e proprio quadro. Il problema è che, al momento, il sito è completamente intasato dai numerosi accessi e non riesce ad accogliere ulteriori richieste. Come spesso accade, il successo è stato così smisurato da mandare in tilt i server. Questa situazione apre interessanti riflessioni sulla società contemporanea: abbiamo così tanta voglia di immortalare noi stessi che affoghiamo nel flusso di informazioni e richieste.

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In attesa che gli sviluppatori sistemino la piattaforma, ci si potrebbe chiedere cosa significhi realmente “creare un’opera d’arte” in questi tempi digitali. Il nostro mondo iperconnesso ci spinge a cercare costantemente la nostra immagine perfetta, a sublimarla in filtri e algoritmi, ma forse ciò rischia di snaturare il concetto stesso di arte e di ritratto.

Quando finalmente avrai accesso a AI Portrait, potrai riflettere su queste e molte altre tematiche. Nel frattempo, cogli l’occasione per lasciare un attimo da parte il trambusto e contemplare il vero ritratto di te stesso, quello che non ha bisogno di algoritmi per emergere. Buona attesa, E che il ritratto che otterrai, sia esso digitale o reale, possa raccontare davvero chi sei.