Quando ti imbarchi in un’impresa come quella dell’organizzazione di un intero festival, Ti accorgi presto di quanto possa essere ostico il compito. Emalloru, youtuber siculo, si è dedicato anima e corpo a questa iniziativa, affiancato solo da alcuni giovani studenti, tutti uniti dall’intento di promuovere la città dell’Aquila.
La volontà di raccontare la città dopo il tragico terremoto del 2024, utilizzando mezzi moderni come lo smartphone, è testimonianza di come l’arte e la tecnologia possano unirsi per dare voce a una realtà che cerca di rinascere.
E come spesso accade, L’organizzazione di un evento del genere non è priva di ostacoli e complicazioni. Le tempistiche ristrette, la burocrazia e gli imprevisti mettono a dura prova la determinazione e la pazienza di chi si mette in gioco.
Il “Stories Festival” si è svolto in piazza Duomo, a L’Aquila, e ha visto la partecipazione di 10 giovani creator locali, ognuno intenzionato a raccontare la città tramite un video girato esclusivamente con lo smartphone. Un modo per evidenziare quanto la città sia risorta negli anni successivi al sisma e quanto ancora abbia da offrire.
Una giuria di celebrità del settore ha valutato le opere, conferendo il primato al video del quattordicenne Lorenzo Pellegrini, destinato a far parte della campagna promozionale ufficiale della città. Un riconoscimento importante per il talento emergente e uno sprone per continuare a credere nella propria arte.
Emalloru, nell’intervista rilasciata a Fanpage.it, si sofferma sulle sfide affrontate e sull’importanza di utilizzare lo smartphone come strumento versatile e accessibile per la creazione di contenuti. La leggerezza di un telefono che si trasforma in videocamera e la capacità di cogliere l’attimo senza risultare invadenti sono elementi chiave per improntare un approccio moderno alla storytelling.
Infine, Le delusioni e le difficoltà riscontrate nell’organizzazione dell’evento non hanno impedito a Emalloru di portare a termine il suo progetto, imparando lungo il cammino tutte le sfaccettature del lavoro dietro le quinte. La passione e l’entusiasmo di mettersi in gioco, anche di fronte agli imprevisti, rappresentano la linfa vitale che alimenta il desiderio di creare e condividere qualcosa di bello con il mondo.