Come scegliere la bilancia pesapersone

Come funziona la bilancia pesapersone

La bilancia pesapersone è un dinamometro, ovvero uno strumento che serve a misurare una forza. E la forza in questione è legata strettamente a quella che il nostro pianeta esercita sui nostri corpi, di natura attrattiva come ben sappiamo.

Quando sali sul piatto della tua bilancia, non fai altro che attivare il sistema meccanico del tuo strumento analogico, composto di molle che si comprimono sotto il peso, che sono a loro volta collegate alla lancetta che indicherà sul quadrante la misurazione.



Sembra complicato ma non lo è. Tradotto, hai bisogno di un convertitore che trasformi il tuo peso (analogico) in un segnale elettrico. Il convertitore è il trasduttore che si trova nella bilancia digitale.

Nel caso delle bilance digitali invece, la misura di questa forza viene fatta grazie a quelle che vengono chiamate “celle di carico digitali“, trasduttori che misurano le variazioni di voltaggio su di un materiale dovute alle deformazioni applicate allo stesso.

Niente di più semplice, giusto? Avrai senz’altro piacere di consultare la nostra guida alle migliori bilance pesapersone per misurare il tuo peso con assoluta precisione ?

Una bilancia pesapersone è uno strumento molto diretto e semplice. Le bilance pesapersone meccaniche, ovvero quelle analogiche a molla, sono pensate e costruite apposta per essere molto precise e non essere soggette ai più comuni problemi, quale la deformazione della molla a causa della variazione della temperatura.

È chiaro che, storicamente parlando, le bilance pesapersone sono sempre state analogiche. La tecnologia ha pensato a rendere uno strumento già di per sé preciso ancora più preciso.

Si perché le bilance digitali solitamente tendono ad avere un margine di errore più basso.

È facile capire anche questo: quando sali sul piatto di una bilancia analogica, a seconda di come sali, la misura può variare per il semplice motivo che il tuo peso non si distribuisce uniformemente. Con una bilancia analogica devi sempre fare attenzione a come la usi, per non falsare la misurazione.

La bilancia digitale invece ha dei sensori più precisi e le misurazioni saranno sempre più o meno identiche.

Dico più o meno perché anche le bilance digitali possono essere imprecise ma possono essere calibrate per non avere nessun problema.

Ricordo che quando ero piccola a casa avevamo una bilancia meccanica. Il mio divertimento era saltarci su e guardare la lancetta andare a toccare valori sempre più elevati. Ebbene questo giochetto non si può fare facilmente con una digitale.

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Per quanto sia praticamente tutto digitale ormai, abbiamo ancora un’idea chiara di cosa significhi pesarsi su una bilancia analogica. Bastava spostarsi anche leggermente con i piedi sul piatto per leggere una misura leggermente diversa.

Se questo per un bambino o per una bambina, come me da piccola, può essere un gioco, per altri non lo è. Se ti trovi qui probabilmente non è per diletto e hai bisogno di una bilancia per monitorare costantemente il tuo peso, e non puoi di certo permetterti di leggere misure sempre sballate nell’arco di poche pesate, a distanza di pochi secondi.

Hai bisogno di una bilancia pesapersone affidabile, precisa. Una digitale potrebbe sembrare la soluzione perfetta ma esistono alcune bilance meccaniche che sono assolutamente da prendere in considerazione.





Come scegliere la bilancia: sensibilità e portata

Due cose importanti da tener conto per la scelta della migliore bilancia per te: la sensibilità e la portata. Cosa sono questi due parametri?

La sensibilità di una bilancia è data dal più piccolo valore in chilogrammi che lo strumento può misurare.

La portata invece è data dal valore più grande in chilogrammi che lo strumento può misurare.

La sensibilità nelle bilance analogiche è data dalla differenza tra due tacche sul quadrante e solitamente è di 500 grammi o di 1 chilogrammo. Di solito ci sono tacche più lunghe, che misurano i chilogrammi, e tacche più corte, che servono per la divisione in 500 grammi e si trovano tra due tacche lunghe.

La sensibilità è anche chiamata “divisione“.

Nelle bilance digitali invece è data dal più piccolo numero che può essere visualizzato sul display che è nella maggior parte dei casi 100 grammi.

La sensibilità non è sinonimo di migliore qualità: una bilancia con maggiore sensibilità restituisce un valore approssimato alla prima cifra decimale (ovvero all’ettogrammo) ma non tutti hanno bisogno di tale divisione.

Una divisione “classica”, ovvero quella di una bilancia analogica che approssima al mezzo chilo, può essere più che soddisfacente per tantissime persone; dipende solo dalle tue esigenze.

La portata di una bilancia è molto importante. A seconda del vostro peso attuale dovrete scegliere lo strumento che meglio supporta tale peso. Inoltre, la portata segna anche un limito massimo oltre il quale è consigliato non andare per evitare di rompere la bilancia stessa.

La bilancia analogica solitamente ha una portata che varia intorno ai 130 – 160 chilogrammi a seconda dei modelli.

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La bilancia digitale può andare oltre e superare i 160 chilogrammi.





Come calibrare la bilancia pesapersone

È un’operazione molto semplice.

Nel caso tu voglia comprare una bilancia analogica, sappi che queste sono dotate di una rotellina posta sulla parte retrostante. Questa rotellina serve risistemare lo zero sulla sua posizione quando non c’è nessun peso sul piatto.

Può capitare che la bilancia perda la sua taratura, non è una cosa di cui disperarsi. Per esempio, a furia di salire e scendere, la molla potrebbe non tornare al suo stato iniziale.

Nel caso di strumenti analogici, secondo me, la taratura e la ricalibrazione è un fattore molto importante di cui tener conto sempre.

Io stessa controllo sempre prima di salire che la bilancia a riposo segni lo zero. Con la bilancia analogica a volta mi permetto addirittura di non calibrarla. Ora ti spiego cosa intendo con un esempio.

Se prima di salire vedo che a riposo la bilancia segna “qualcosa in meno dello zero”, quando andrò a leggere il mio peso andrò a togliere quella stessa quantità dalla lettura.

Stiamo parlando di bilance analogiche con una sensibilità tipica di 500 grammi, al di sotto di questa quantità non può andare, quindi è inutile cercare la precisione quando non c’è a prescindere.

Chiaramente la calibrazione va fatta se la bilancia a riposo segna qualche chilogrammo in più o in meno. Qui non si scherza.

Le bilance digitali hanno i loro sistemi per la calibrazione. Non avendo molle devono fare affidamento su “accorgimenti elettronici”. E si, anche loro possono perdere lo zero e dunque necessitano di un reset.

Premesso che questo va fatto su una superficie liscia e piatta, ci sono vari modi per farlo: alcuni modelli di bilancia digitale vanno spenti e messi a testa all’in giù, cosicché da portare lo zero nuovamente alla sua posizione assoluta.

Come capisci se la bilancia misura bene? Facendo dei test, semplice. Prendi dei pesi campione, che puoi trovare tranquillamente a casa, come per esempio un pacco di pasta.

Puoi pesare prima usando una bilancia di precisione se ce l’hai, e poi controllare che la bilancia digitale misuri lo stesso valore.

In generale ti consiglio di seguire le istruzioni di calibrazione presenti sempre nel libretto di istruzioni delle bilance digitali. Il motivo è che dovranno essere premuti eventualmente dei pulsanti che cambiano al cambiare del modello.





Dove si butta la bilancia pesapersone

Di certo non nella spazzatura normale. Devi affidarti alle regole previste dal tuo comune per quanto riguarda la raccolta differenziata.

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La bilancia pesapersone è un rifiuto ingombrante. Cerca online perché sul portale del tuo comune c’è scritto sicuramente se vanno chiamati gli addetti alla raccolta presso il domicilio oppure se devi essere tu a portare la bilancia rotta all’isola ecologica o all’ecocentro più vicino.





Cosa misura esattamente la bilancia pesapersone

Questa è una domanda che spesso le persone si chiedono, soprattutto chi conosce le unità di misura.

Come qualcuno ben sa, i chilogrammi sono l’unità di misura della massa e non del peso di un oggetto, che si misura in Newton.

La bilancia misura una forza, non una massa, ma per convenienza restituisce il valore in chilogrammi, in quanto la massa è una proprietà intrinseca di un corpo e non cambia, per esempio, se spostiamo lo stesso corpo su un altro pianeta.

Il peso (o meglio, la forza peso) cambia invece, infatti noi “pesiamo” di meno sulla Luna e di più su Saturno.

Questa non vuole essere una lezione di fisica ma sarò comunque precisa nella spiegazione: esattamente la bilancia misura la grandezza della forza che la bilancia stessa oppone alla forza peso del nostro corpo appoggiato su di essa.

In fisica si chiama “reazione vincolare” e viene fuori direttamente dal terzo principio della dinamica di Newton che recita: “Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria”.

Quando sali su una bilancia, eserciti una forza sul piatto che è pari alla forza peso applicata su di te dalla Terra, insomma quella che ti tiene “con i piedi per terra”.

Se non ci fosse la bilancia, dovresti iniziare a muoverti verso il basso con un’accelerazione pari a quella dell’accelerazione di gravità terrestre, ma questo non succede perché la bilancia ti tiene “fermo”. Come fa? Applicando la stessa identica forza, ma diretta verso l’alto.

La bilancia insomma fa da equalizzatore dinamico, equalizzatore di forze. È un concetto davvero molto facile da capire, ma i nostri professori al liceo ce l’hanno solo complicato cercando di essere troppo accademici nella spiegazione.

Certe volte per far capire questo tipo di concetti basta davvero parlare come si mangia 🙂