Come usare l’arricciacapelli sui capelli corti?

I capelli corti sono perfetti per tutte quelle che sono sempre alla ricerca di uno stile nuovo e hanno voglia di sperimentare, perché non c’è da aspettare molto per provare un taglio che cambi radicalmente il look?‍♀️.

Nel caso in cui il risultato non sia quello desiderato, alla fine, la pazienza richiesta per superare il trauma è poca, perché in qualche giorno si è subito pronte per provare qualcosa di nuovo ed eccitante.

Se però oltre al taglio si vogliono sperimentare volumizzazioni e ondulazioni con la piastra, a volte c’è bisogno di un po’ di pazienza e di essere pronte a darsi davvero da fare davanti allo specchio.

Non è facilissimo utilizzare questo strumento, almeno le prime volte, ma quando si sono capiti i trucchi di partenza, le possibilità diventano davvero infinite. Inoltre, sul mercato vi è un’ampia gamma di arricciapelli di facile e comodo utilizzo?

Passare dai riccioli pieni allo stile anni ’60, creare ondulazioni anni ’30 è un look un po’ demodé sono tutte cose che si possono fare tranquillamente con una piastra, a patto di scegliere quella giusta, per versatilità, stile e praticità di uso.





Come fare i ricci con i capelli corti

Con i capelli molto lunghi è difficile ottenere dei buoni ricci perché il peso li farà inevitabilmente srotolare, mentre se sono troppo corti il volume potrebbe non essere quello desiderato e in alcuni casi l’effetto è piuttosto bruttino.

Esiste però una fascia intermedia di lunghezza, quella con i capelli che vanno da leggermente sotto il mento fino a sfiorare le spalle, che si può considerare davvero ottima per fare i ricci con la piastra.

Il primo passo da fare è un intervento ristrutturante e nutriente per i capelli, applicando una crema o un impacco e lasciando assorbire per tutto il tempo necessario.

Quando si impiega la piastra i capelli devono essere asciutti, per non lessarli, ma siccome si tratta di un intervento molto invasivo per la loro struttura e che può mettere a repentaglio la robustezza delle fibre e la qualità delle squame, è necessario giocare d’anticipo potenziandoli un po’.

Una volta che sia stata assorbita completamente la maschera, devono essere suddivisi in due aree nel senso della lunghezza, cioè quella che va da le punte fino a sopra l’orecchio e la parte superiore. Vanno trattate in maniera differente evitando di sovrapporre i passaggi.

Si procede separandoli in ciocche, in modo tale da avere gruppi di capelli larghi circa un pollice, per poterli fare passare agevolmente attraverso la piastra conica.

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La qualità dei riccioli oltre che alla struttura naturale del capello e della sua salute è legata alla velocità di azione con il ferro e al modo in cui si utilizza. Se possibile bisogna sempre evitare di scegliere la temperatura massima, optando però un ferro ben caldo.

Per fare i ricci, che in effetti non sono facilissimi per chi non ha mai provato, i singoli giri della spirale devono essere piuttosto stretti, separando ogni voluta al massimo della metà della larghezza della ciocca e l’inclinazione rispetto alla piastra minima. Più la ciocca è perpendicolare alla piastra, migliore sarà il risultato.

Bisogna poi considerare il fatto che per fare dei buoni ricci è assolutamente indispensabile avere una piastra con i profili esterni curvi, meglio se è quella specifica che ha le due ganasce semicilindriche.

Anche se naturalmente si possono ottenere buoni risultati con quella lisciante, con un pochino più di pazienza.

La differenza fondamentale è che la piastra piatta permette di ottenere riccioli meno compatti, mentre l’altra quella pensata appositamente per questo tipo di trattamento di rende davvero fittissimi.

La prima parte da acconciare sono i riccioli nella parte inferiore, che si fanno con la piastra rivolta verso il basso, e aiutandosi con un guanto di sicurezza apposito. Questo serve per evitare che la mano che infila i capelli si bruci, venendo in contatto con le parti calde della piastra.

Bisogna farla scorrere molto rapidamente, proseguendo l’avvitamento fino alla fine. In base alla lunghezza dei capelli ci si può aspettare al massimo un paio di giri, se non tre, anche se naturalmente non c’è una regola unica.

Dopo aver fatto le ciocche sulla nuca si passa alle altre, per fare in modo che ogni livello appoggi su quello sottostante, creando volume desiderato.

Infatti si può andare dai semplici riccioli fino al look afro, questo in base al tipo di piastra che si è scelto di utilizzare. Più è fine, maggiore sarà la fittezza dei riccioli, ma al tempo stesso lo stress per i capelli.





Come usare il ferro conico su capelli corti

Per avere dei riccioli davvero densi non si può utilizzare la piastra piatta, che è pensata per lisciarli. Se si avesse solo quella disposizione che si può aspettare un bell’effetto mosso, dei boccoli ma sicuramente non una massa compatta e fittissima.

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Con il ferro conico il risultato è assicurato. Il metodo è esattamente lo stesso citato sopra, cioè si devono dividere i capelli in fasce orizzontali e in ciocche verticali, cominciando ad arrotolare quelli dietro la nuca, stando attente a non scottarsi collo e orecchi.

Il moto della piastra deve essere sempre a vite, rivolto verso il basso. Se i ricci li vengono fatti girare verso l’interno, cioè verso il corpo, allora l’effetto risulterà più compatto mentre verso l’esterno più arieggiato. L’importante è decidere il ritmo che si desidera e che può anche essere alternato, se si vuole.

Per fare i ricci con la piastra conica e i capelli corti occorre molta manualità per avvolgerli utilizzando un dito libero intorno alla piastra, man mano che si fa scendere.

Per avere continuità bisogna stare molto attente a non creare angoli retti, perché altrimenti i capelli si danneggiano e soprattutto perdono volume.



Serve fare un trattamento preventivo, ma se i capelli sono sottili o stressati è assolutamente obbligatorio anche un passaggio successivo con un prodotto volumizzante spray, possibilmente bio e naturale.

La sua funzione è quella di fissare la forma dei riccioli, depolarizzare le squame, in modo tale che non si passi al crespo e soprattutto di mantenere massa l’elettricità statica, per avere il buon volume e al tempo stesso la coerenza del ricciolo.

Se i capelli sono molto sottili, inoltre, non conviene fare riccioli troppo stretti, perché reggono male e servono grosse quantità di fissativo per avere un risultato che spesso è anche poco soddisfacente. Meglio giocare con i cambiamenti di direzione e mantenere zone più lisce, per creare volume con stile.

I riccioli nel migliore dei casi tendono a reggere al massimo una o due settimane, dopodiché cominciano a calare. È anche per questo che si deve fissarli immediatamente con la lacca o con il prodotto che si preferisce.





Come fare le onde sui capelli corti

Le onde sono abbastanza differenti rispetto ai riccioli, perché si possono vedere come versione morbida e poco elastica dei boccoli. Indubbiamente l’effetto è piacevolissimo e sono molto importanti per far risaltare le sfumature e le nuance di colore.

Se si vuol provare a fare le onde i sistemi sono tanti e di solito non richiedono l’uso della piastra. Un metodo è quello di partire dai capelli bagnati, avvolgerli con le dita e chiudere alla base con una molletta o un elastico.

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Quando si è fatta questa operazione su tutta la testa, o meglio sulla sezione di capelli che ci desiderano ondulare, è sufficiente asciugarli velocemente con un phon freddo o al massimo tiepido.

L’effetto è praticamente immediato e può essere reso migliore utilizzando un prodotto volumizzante, che mantiene la compattezza del capello e della ciocca, rendendo piacevole l’ondulazione.

È però necessario, per fare questo tipo di trattamento, avere una chioma ben sana e assolutamente elastica, altrimenti le onde non reggono. Una buona maschera ristrutturante e elasticizzante è un vero toccasana per ottenere un’ondulazione duratura e soddisfacente.

Un’alternativa che si può fare con la piastra anche se richiede un minimo di attenzione è quella semplicemente di avvolgere i capelli il più possibile paralleli all’andamento della lunghezza. In questa maniera si ottengono dei boccoli molto dilatati.

Per ottenere un buon risultato le ciocche dovrebbero essere di una larghezza massima di un pollice e l’avvolgimento intorno alla piastra non dovrebbe mai superare un giro completo.

L’ideale sarebbe mezzo giro, ma a seconda del grado che si sceglie si ottiene un tipo di ondulazione differente e ogni viso richiede un effetto speciale. Il volume dei capelli, ne guadagna non poco, arrivando quasi a raddoppiare senza dare troppo nell’occhio e restando molto naturale e pettinabile.

Il grande vantaggio delle ondulazioni piatte o onde di mare sta proprio nel fatto che ammorbidiscono i tratti del viso e fanno spiccare in particolare la parte degli occhi.

Anche per questo bisogna saper scegliere bene che tipo di occhiali abbinare. In realtà questo consiglio è necessario, perché se si sbaglia il tipo di modulazione e ci sembra un po’ sbilanciato il volto, basta mettere su un paio di lenti trasparenti molto grandi e a goccia per creare un effetto decisamente alla moda.