Facebook imporrà un’età minima di 16 anni per l’utilizzo al fine di conformarsi al nuovo regolamento europeo sulla privacy.

Facebook imporrà un’età minima di 16 anni per l’utilizzo al fine di conformarsi al nuovo regolamento

Ho appreso con interesse la notizia riguardante l’imminente modifica dell’età minima richiesta per poter accedere a Facebook. Mi sembra interessante come Mark Zuckerberg e il suo team stiano cercando di adattarsi alle normative europee in materia di protezione dei dati personali.

Secondo quanto riportato, le persone di età compresa tra i 13 e i 15 anni in alcuni paesi dell’Unione Europea avranno bisogno del permesso di un genitore o tutore per compiere determinate azioni su Facebook. Questo cambiamento è giustificato in base al Regolamento Europeo sulla Privacy, noto come GDPR, che entra in vigore il prossimo 25 maggio.

In effetti, è positivo che ci sia una maggiore attenzione alla protezione della privacy dei minori nell’utilizzo dei social network. La misura che prevede una versione del social con condivisione limitata e meno annunci per gli adolescenti, fino a quando non ottengono il consenso dei genitori, sembra una risposta responsabile e attenta alle esigenze della giovane utenza di Facebook.

Giustamente si sottolinea come questo cambiamento sia anche un’opportunità per investire nella privacy, oltre che un adempimento legislativo. È incoraggiante vedere come le aziende stiano prendendo sul serio la tutela dei dati personali, soprattutto quando si tratta di giovani utenti, così facilmente influenzabili e esposti su internet.

Non posso fare a meno di notare come, nonostante tutto, l’età minima con cui ci si poteva registrare su Facebook fosse precedentemente fissata a 13 anni, molti minori abbiano comunque trovato modi per aggirare tale restrizione. É una constatazione amara sulle potenzialità della gioventù di oggi, sempre assetata di connessione e informazioni.

In conclusione, mi sembra che Facebook stia compiendo un passo significativo verso una maggiore tutela della privacy, soprattutto per i suoi utenti più giovani, e che stia contribuendo a elevare il livello di consapevolezza sull’importanza della protezione dei dati personali online.