Come si fa l’aerosol?

L’aerosol è un dispositivo con il quale vengono somministrati farmaci per la prevenzione e la cura di malattie come infiammazioni, raffreddamento e infezioni di tutte le vie aeree, ma anche per il trattamento di alcune allergie stagionali.

Detta cura viene definita aerosolterapia e richiede la presenza di un macchinario con specifici accessori in grado di ridurre le medicine in corpuscoli microscopici per raggiungere le mucose di trachea, naso, laringe, polmoni e bronchi con più facilità.

Il segreto dell’aerosol è proprio quello di trasformare il medicinale in goccioline sottilissime che grazie al nebulizzatore veicola le particelle all’interno delle aree da trattare.

In questo modo le mucose assorbono le particelle ottenendo risultati mirati senza coinvolgere altri organi. Si tratta senza dubbio di un metodo curativo efficace e non invasivo a livello sistemico, ottiene risultati rapidi e consente di guarire anche da patologie gravi senza ingerire medicinali.

Ma come si fa e come si scelgono i migliori aerosol sul mercato? E perché viene considerato più efficace rispetto alle terapie tradizionali?

Come respirare quando si fa l’aerosol?

L’aerosol è considerato un sistema di somministrazione del farmaco per via inalatoria molto efficace perché consente di trattare le vie aeree alte in modo selettivo, utilizzando, ad esempio, quelle particelle che presentano un diametro definito aerodinamico minore di cinque micron. In questo modo vengono raggiunti alveoli e bronchioli in quantità sufficiente a un trattamento adeguato.

Il grande vantaggio del dispositivo risiede nella sua efficacia locale che velocizza i risultati evitando di ingerire medicinali spesso dannosi. La biodisponibilità di tipo topico del medicinale risulta amplificata riducendone notevolmente la diffusione sistemica, è come se il farmaco venisse sparato direttamente sul bersaglio, ottenendo risultati mirati e veloci.

Ma non solo, il trattamento con l’aerosol richiede una quantità di farmaco inferiore rispetto a quella ordinaria, sortendo comunque buoni risultati, con la conseguenza che anche gli effetti collaterali sono più rari rispetto alla somministrazione di tipo sistemico.

Ciò deriva dal fatto che molte sostanze chimiche farmacologiche vengono inattivate da determinati enzimi polmonari come i beta2-agonisti, mentre i corticosteroidi sono resi inattivi al passaggio epatico iniziale.

Il funzionamento del dispositivo è molto semplice e parte dal macchinario di base che funziona come un vero e proprio compressore ad aria di piccole dimensioni il quale eroga un flusso di aria che giunge all’ampolla, dove si trova il farmaco prescritto dal medico.

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Il collegamento tra il dispositivo e l’ampolla è un tubo di plastica dal diametro di circa mezzo centimetro che consente di aspirare il medicinale dall’ampolla, producendo milioni di goccioline minuscole che restano sospese.

Chimicamente, la miscela di gas si unisce al liquido dando vita al fenomeno dell’aerosol, la cui qualità varia in base alla grandezza delle gocce di farmaco.

Si parla di dimensioni ottimali quando le goccioline raggiungono i 2-4 micron, per garantire la guarigione delle vie respiratorie basse.

Tale spiegazione tecnica risulta necessaria per comprenderne il funzionamento, chiarendo anche le modalità di utilizzo che sono molto semplici sia per i bambini che per gli anziani. Il modo di respirare varia in base all’accessorio che viene montato che può essere il boccaglio, la forcella, il rinowash o la mascherina.

Se viene montata la mascherina, ad esempio, questa deve essere ben fissa sul viso con la bocca aperta e il naso libero, per respirare in modo pieno e regolare.

Quando viene montato i boccaglio (di cui parleremo dopo), invece, il naso va tenuto chiuso lasciando aperta la bocca, per questo generalmente per i bambini si predilige la mascherina poiché è più semplice e non causa ribellioni. In questo modo i bambini possono respirare liberamente senza costrizioni, mentre guardano la Tv o giocano con l’iPad.

Alcuni apparecchi di aerosol sono dotati anche di forcella, un piccolo accessorio che viene collocato nelle due narici per agire in modo diretto nell’area superiore del sistema respiratorio, alleviando alcuni problemi come raffreddori o sinusiti.

Nell’ultimo caso, infine, quando viene utilizzato il rinowash, l’accessorio viene inserito delicatamente all’entrata delle narici per facilitare l’emissione del medicinale nelle vie aeree: in tal modo la respirazione avviene esclusivamente con la bocca e in modo regolare, favorendo lo scioglimento dei muchi e la liberazione del naso.





Come si usa il boccaglio per aerosol?

Per ottenere buoni risultati con l’aerosolterapia è necessario procedere in modo corretto alla somministrazione del medicinale. A tal fine si rivela fondamentale la partecipazione attiva del paziente,, che deve collaborare per potenziare al massimo i risultati.

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In alcuni casi, infatti, il trattamento potrebbe causare colpi di tosse che quando aumentano potrebbero dare vita a fenomeni di vomito, per questo è consigliabile eseguire il trattamento prima dei pasti.

Se vi state chiedendo, in particolare, come si usa il boccaglio per aerosol, la prima importante avvertenza è quella di tenerlo tra i denti con il naso chiuso da una molletta o dalle dita, mentre la bocca resta serrata e pronta ad accogliere il flusso di medicina.

Rispetto alla maschera, infatti, il medicinale non fa il doppio passaggio naso-gola ma accede in modo diretto alla gola, per questo è essenziale tenere chiuso il naso.

È importante che il paziente mantenga una posizione eretta per dilatare al massimo i bronchi. Inoltre, il boccaglio va tenuto sempre dritto evitando di versare gocce di medicinale a terra o sui propri vestiti, a tal fine il paziente deve sforzarsi di stare ben fermo senza movimenti bruschi.

In questa posizione, deve eseguire un’inspirazione profonda per far penetrare l’aria nei polmoni in profondità e ogni tanto trattenere il respiro per qualche istante, quando è possibile.

Da quanto detto, si comprende che il boccaglio è l’accessorio ideale per gli adulti ma non per i bambini che faticano a stare fermi e a mantenere il naso chiuso per più di qualche secondo.

L’azione di questo accessorio è molto valida, rapida ed efficace perché consente al medicinale di raggiungere in modo diretto le vie aeree senza passaggi ulteriori, attaccando le mucose e favorendo una guarigione veloce.

I medici definiscono questo piccolo ma prezioso accessorio come un’autostrada senza vie secondarie che giunge direttamente a destinazione apportando grandi benefici e i risultati per cui è stato utilizzato.





Cosa si può mettere nell’aerosol?

L’aerosolterapia è associata a diversi disturbi come il raffreddamento, la bronchite, gli stati influenzali e alcuni fenomeni allergici perché consente di rendere più liquide le secrezioni presenti nella zona della trachea e dei bronchi, diminuisce i broncospasmi nella zona del lume bronchiale riducendo anche l’edema causato dalle mucose respiratorie.

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Si tratta dunque di malattie respiratorie che vanno dalla sinusite alla rinite, dalle tonsilliti alle bronchiti, dalla polmonite alla broncopolmonite, passando per la pertosse, la tracheite fino al semplice raffreddore. Patologie anche gravi che richiedono farmaci specifici, che devono essere prescritti sempre dal medico con l’indicazione del relativo dosaggio.

Le tipologie di medicinali utilizzabili con l’aerosol sono varie e diverse, anche se si possono classificare in questo modo:

  • antinfiammatori: per la cura di infiammazioni alla gola, alla trachea e ai polmoni
  • mucolitici: per sciogliere eccessi di muco dovuti al raffreddamento
  • antibiotici: in caso di infezioni localizzate nell’area dei bronchi e dei polmoni
  • broncodilatatori: in caso di allergie come riniti, asma e problemi respiratori
  • cortisonici: per coadiuvare il trattamento delle infezioni e in alcuni casi delle allergie
  • antiasmatici: per il trattamento specifico dell’asma
  • antiallergici preventivi: quando si effettua la profilassi preventiva contro le allergie stagionali.

Generalmente questi medicinali vengono sempre associati a un piccola quantità di soluzione fisiologica, che serve a diluirli potenziando la nebulizzazione e dunque la fluidificazione delle mucose. I medicinali prescritti dal proprio medico di fiducia dovranno tenere conto dello stato di salute generale del paziente e di eventuali altre patologie.



L’aerosolterapia, comunque, non preclude l’assunzione di altri tipi di farmaci da assumere per via orale che possono coadiuvare il trattamento delle stesse patologie.





Quanta soluzione fisiologica per fare aerosol?

Insieme al medicinale prescritto dal medico, nell’aerosol è necessario aggiungere una quantità di soluzione fisiologica: si tratta di una soluzione salina che contiene cloruro di sodio sciolto in una quantità specifica di acqua purificata.

Contiene lo 0,9% di una sostanza chiamata NaCI che viene spesso definita anche soluzione isotonica perché presenta una concentrazione molto vicina a quella del plasma, tanto da essere utilizzata anche per infusioni endovenose.

Negli altri casi, invece, la soluzione fisiologica viene impiegata perché svolge una funzione purificatrice delle vie aeree. La quantità ottimale da utilizzare si aggira intorno ai 3 ml e costituisce un aiuto per fluidificare le mucose rendendo più libera la respirazione.