Ciao ? sono Tony.
Quella che ti presento oggi è una guida ai migliori microfoni dinamici ? attualmente sul mercato.
Partiamo innanzitutto dai miei tre preferiti ?
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I microfoni dinamici sono veri e propri cavalli da lavoro: instancabili, versatili, efficaci, caparbi e robusti.
Non sempre il suono ripreso dai condensatori risulterà migliore, ci sono infatti applicazioni in cui un bel dinamico posto di fronte ad un rullante o ad un amplificatore per chitarra può aiutarci ad ottenere un suono tagliente e perfetto per risaltare all’interno del mix (non a caso ho citato due degli utilizzi più classici nel rock).
Ma quando abbiamo a che fare con il suono live oppure desideriamo microfonare sorgenti incredibilmente rumorose, i microfoni dinamici ci arrivano in aiuto.
In questo articolo vi presenterò una guida completa e definitiva ai migliori microfoni dinamici e alle loro caratteristiche.
Ti può sicuramente interessare anche una nostra guida ai migliori microfoni a condensatore
Clicca qui invece se vuoi scorrere subito alle domande frequenti sui microfoni dinamici
Migliori Microfoni Dinamici 2024
Contenuti della pagina:
- Migliori Microfoni Dinamici 2024
- 1. Microfono Tonor Dinamico
- 2. Shure PGA48
- 3. Proel Eikon DM800
- 4. Shure SM58 e SM57, talmente famosi da essere sinonimi di microfono dinamico
- 5. Sennheiser E835, l’alternativa agli SM
- 6. Electrovoice RE-20, perfetto per il broadcasting
- 7. Stagg SDM70
- 8. Sennheiser MD-421
- 9. Shure SM7B, leggendario per le voci
- 10. Sennheiser MD 441U, il re dei dinamici
- Domande Frequenti
1. Microfono Tonor Dinamico
Perfetto per il parlato e per il canto, questo microfono è dotato di un cavo da 5 metri, con connettore femmina XLR e maschio Jack da 6.35 mm per attaccarlo direttamente al mixer professionale oppure in un amplificatore.
Il cavo è schermato e elimina completamente ogni traccia di disturbo e interferenze da parte dei cellulari.
Il corpo in acciaio dotato di levetta per staccare il microfono in caso di feedback è robustissimo e pensato per resistere a ogni tipo di urto.
Il microfono Tonor è dotato di un’ampia risposta dinamica e di un’ottima capacità di gestire la voce anche in ambiente molto rumoroso con una figura cardioide accuratamente calibrata, per sopportare fino a 130 dB.
Inoltre è possibile installare sulla retina antiurto direttamente il filtro antipop/antivento in schiuma di poliuretano professionale, per essere sicuri di tagliare il fastidioso problema direttamente alla radice e di poter utilizzare questo microfono anche con non professionisti o all’aperto.
2. Shure PGA48
Questo microfono Shure di altissima qualità è progettato per rispondere in maniera ottimale alla voce, eliminando gran parte del rumore ambientale, grazie al diagramma polare di tipo cardioide.
È dotato di un interruttore on/off a slitta per spegnerlo nel caso in cui non serva.
Quando si chiude il microfono non si sente nessun pop e il taglio è totale. La capsula è protetta da una rete inossidabile a prova di saliva. L’impugnatura in lega di alluminio gli conferisce una grandissima resistenza agli urti, proteggendo la membrana.
Si adatta perfettamente a scopi professionali per parlato e per il canto, anche il karaoke e per registrare, con una ampiezza di banda che va da 70 hz a 15 khz e una sensibilità di – 50.34 dB a 600 Ohm e una pressione sonora massima tollerabile di 130 dB per non distorcere, anche nel caso di ambiente estremamente rumoroso o per microfonare strumenti musicali.
3. Proel Eikon DM800
Questo microfono cardioide dinamico ha un’ampia banda di frequenza che va dai 60 Hz fino ai 14 khz per captare perfettamente la voce sia per il parlato che per il canto ed è dotato di un cavo Cannon/XLR a 3 Poli professionale per utilizzarlo con il mixer o direttamente con i monitor o nella scheda audio.
Il connettore del microfono è però anche compatibile con i cavi XLR/Jack bilanciati e non, per entrare direttamente nella presa nelle console da DJ.
La sensibilità va da -53 dB con una precisione di +/-3 dB e raggiunge un massimo di tolleranza senza distorsione di 130 dB, con un impedenza nominale da 600 Ohm, matchata con i modelli di preamp professionali.
La presenza di un interruttore on/off a slitta che serve per spegnerlo quando non si usa e per non captare così segnali indesiderati, oppure interrompere un feedback sul nascere, prima che diventi fastidioso
4. Shure SM58 e SM57, talmente famosi da essere sinonimi di microfono dinamico
- La risposta in frequenza modellata si traduce in una riproduzione pulita degli strumenti musicali e in un'acquisizione della voce ricca di dettagli
- Riproduzione con qualità professionale per batteria, percussioni e ripresa microfonica di amplificatori per strumenti
- Pattern di acquisizione a cardioide uniforme che isola la sorgente sonora principale riducendo al contempo i rumori circostanti
- Sistema di isolamento pneumatico antishock per la riduzione del rumore da manipolazione
- Estremamente resistente anche alle condizioni d’uso più impegnative
L’SM58 e l’SM57 sono probabilmente i microfoni dinamici più famosi al mondo.
Se ci si fa un giro per i service italiani e no che provvedono al suono dei palchi e delle varie situazioni live è il microfono più facile da incontrare, normalmente se si acquista un microfono dinamico è facile che si venga indirizzati verso un 58 o un 57.
- Il microfono Shure SM58-LCE è il microfono vocale leader al mondo
- Inoltre in questa confezione sono incluse una pinza e un astuccio
- Impedenza: 300 Ohm; Diagramma: cardioide Risposta in frequenza: 50-15.000 Hz
- Sensibilità: -54,5 dBV/Pa (1,88 mV)
- Alloggiamento isolato per ridurre il rumore ambientale
Questi microfoni sono celebri per essere molto ben costruiti, dotati di un ottimo sistema shock, la risposta in frequenza è 50hz – 15kHz
Può essere leggermente modificata attraverso qualche modifica, ad esempio rimuovendo il trasformatore all’interno si otterrà un’apertura delle alte frequenze e un ingrossamento dei bassi, a scapito però del volume e di un certo rumore di fondo.
La versione originale non modificata suona invece molto chiara sui medi, che sono il marchio di fabbrica di questo microfono.
Normalmente si parla del 57 e del 58 come due microfoni diversi, ma se andate a consultare lo schema elettrico vi renderete conto che sono praticamente lo stesso identico microfono con l’unica differenza che il 58 ha la spugna a ricoprire la capsula, rendendolo tendenzialmente più indicato per le voci.
5. Sennheiser E835, l’alternativa agli SM
- Microfono dinamico cardioide con elevato livello di uscita - corpo e griglia metallici molto resistenti - dotato di un interruttore silenzioso on / off
- Risposta bilanciata con gamma vocale in risalto - insensibile ai rumori acustici
- Risposta indipendente dalla direttività - livello di pressione sonora elevato > 150 db spl - risposta in frequenza: 40 - 16000 hz
- Sensibilità 2,7 mv/pa - impedenza nominale 350 ohm - impedenza minima di carico 1000 ohm
- In dotazione: supporto per il microfono + astuccio per trasporto/contenimento - dimensioni (in mm): Ø48 x 180 - peso (in grammi): 330
Eccoci al cospetto di un altro grandissimo microfono secondo come fama solo allo shure, il Sennheiser E835.
La Sennheiser è conosciuta come produttrice di cuffie, ma ha creato negli anni un certo numero di ottimi microfoni degni di nota.
La risposta in frequenza è più ampia rispetto al 57, ma non si noterà tantissimo in registrazione. La personalità è differente, meno mediosa.
La costruzione è solidissima in metallo, è dotato di una interessantissima protezione da feedback e isolamento dal rumore. E’ un microfono più controllato rispetto allo shure, con una personalità diversa.
E’ più costoso dei due shure e tende ad essere venduto ad un prezzo più alto anche nell’usato.
6. Electrovoice RE-20, perfetto per il broadcasting
- Il suono classico delle voci radio FM
- Carattere sonico liscio, naturale e controllato
- Variabile-D per un effetto di prossimità minimo
- Vero cardioide senza colorazione a 180 gradi fuori asse
- Risposta vocale in frequenza personalizzata
L’Electrovoice RE-20 è un grandissimo microfono dinamico, forse uno dei migliori in assoluto, anche se qui siamo in tutt’altra fascia di prezzo.
Molto usato nel broadcasting via radio e per registrare voci in generale, adorato dagli ingegneri del suono professionisti.
Viene utilizzato anche da podcasters e gamers su youtube.
Possiede una variable-D per minimizzare l’effetto di prossimità, che sarebbe quell’effetto a volte indesiderato che si ottiene quando ci si avvicina con la bocca al microfono a meno di 5cm da questo si avrà un’esplosione dei bassi, provare per credere.
Il pattern è a cardioide e la qualità sonora è strepitosa, dotato di una precisa personalità.
Se si ha il budget adatto e si vuole fare sul serio è questo il microfono da acquistare senza ombra di dubbio.
7. Stagg SDM70
Ispirato nel design e delle prestazioni al celeberrimo microfono utilizzato dei presidenti USA nelle conferenze più importanti, questo modello è pronto per la voce, con una timbrica calda e robusta, oltre che un eccellente effetto prossimità e per gli strumenti musicali, amplificatori e fusti della batteria.
Grazie alla sua capacità dinamica che gli consente di affrontare fino a 130 dB con una risposta in frequenza assolutamente ottimizzata per captare voce e tutti gli strumenti e perfetto anche per l’uso in studio, con una grandissima fedeltà di suono anche in condizioni estreme di impiego grazie al design heavy duty di tutte le singole parti.
Si tratta di un microfono direzionale senza rientri laterali, con la capsula protetta da una ghiera mobile antishock, assolutamente isolata dal punto di vista elettrico e meccanico rispetto allo chassis e quindi sicura per non rischiare di prendere la scossa nel caso di impianti vecchi e con una messa a terra di bassa qualità.
8. Sennheiser MD-421
Probabilmente il miglior dinamico al mondo, budget permettendo.
Il Sennheiser MD-421 è un altro microfono dinamico a cardioide di qualità eccellente.
Robustissimo e con un suono incredibile.
E’ ottimo per registrare strumenti o amplificatori, regge pressioni sonore elevatissime il che lo rende ideale per le batterie.
Ha un’ottima feedback rejection e una chiarezza del suono impareggiabile.
Ottimo sui tom della batteria o sul rullante, rende anche bene sui cabinati per basso.
9. Shure SM7B, leggendario per le voci
Ecco un altro grandissimo microfono a cardioide famoso in ambito rock, uno standard dell’industria per registrare le voci in studio.
Molte performances vocali dei vostri album rock preferiti sono state registrate con l’SM7B.
Michael Jackson vi registrò ad esempio la parte vocale di Thriller.
Ha un interruttore roll-off, un interruttore mid-boost e un preziosissimo filtro anti-pop interno, evitando in questo modo l’impiego di uno apposito esterno.
Anche questo microfono è utilizzatissimo in contesti radio e di broadcasting per la resa profonda e fedele delle voci.
Famoso per il suo timbro molto caldo a contrasto con lo stile di ripresa più clinico e freddo dei microfoni a condensatore, in particolare quelli moderni.
Consigliabile per uno studio di homerecording semi-professionale in abbinamento a un ottimo microfono a condensatore per avere così una valida alternativa a seconda della voce che avremo di fronte, infatti quel “calore” in più non è sempre desiderabile, dipende dal cantante.
10. Sennheiser MD 441U, il re dei dinamici
- Eccellente rifiuto del feedback
- Eccellente qualità del suono
- Il montaggio della capsula a molla fornisce una bassa sensibilità al rumore di
- Bobina di compensazione del ronzio
- Interruttore roll-off basso a cinque posizioni
Un microfono meno celebre rispetto agli altri ma non per questo meno valido, anzi da molti (me compreso.) è considerato il miglior microfono dinamico mai prodotto nella storia.
Il Sennheiser MD 441U fu introdotto sul mercato nel 1966, un anno magico per la storia della musica, e continua ad essere prodotto al giorno d’oggi seguendo lo stesso schema elettrico, in Germania.
E’ costosissimo, infatti consiglio l’acquisto solo a chi voglia davvero cominciare a fare sul serio ed affidarsi ad un unico microfono dinamico superlativo.
Il microfono dinamico più affidabile, accurato e versatile che esista. Dotato di un impeccabile pattern super-cardioide, uno switch a 5 posizioni per le frequenze basse e altre 2 per le alte, un’ottima sospensione internal shock e un bucking coil.
Perfetto per le voci e virtualmente per qualsiasi tipo di strumento acustico.
Suona da Dio, punto.
Non vi serve sapere altro.
Se avete i soldi compratelo immediatamente e mi ringrazierete per l’eternità.
Silenziosissimo, ha un’eccellente isolamento sonoro, il tono è chiaro sui medi e caldo sui bassi, molto bilanciato su tutto lo spettro.
Se cercate un microfono super trasparente state alla larga da questo, è dotato di un suo colore ben specifico, a mio parere però favoloso, ha una signature sonica incredibile.
Io normalmente lo uso flat senza utilizzare i numerosi switch di cui è dotato. Suona più chiaro con tutti i filtri bypassati.
Estremamente ben costruito, un capolavoro di ingegneria, tranne un difettuccio sul design della clip, che a mio parere poteva essere costruita meglio, ma si sa sono queste imperfezioni a rendere ancora più leggendario un oggetto.
L’MD 441 è perfetto sui fiati, live o in studio, superbo sulle voci, uno dei pochi microfoni che riesca a riprendere bene il banjo (e chi si è trovato ad avere a che fare con questo strumento sa forse di cosa parlo).
Ottimo come microfono sotto lo snare, nel caso vi trovaste ad usarlo.
Se finite sulla famosa isola deserta e avete un budget che ve lo permette, ecco l’unico dinamico definitivo da avere.
Domande Frequenti
Cosa sono i microfoni dinamici?
I microfoni dinamici utilizzano un elettromagnete. La bobina di ferro e il magnete all’interno del microfono vibrano per creare il segnale audio. Dato l’utilizzo di questa tecnologia possono sostenere una pressione sonora molto elevata.
Non necessitano di phantom power e nessuna altra fonte di energia elettrica esterna per poter funzionare.
I microfoni dinamici sono utilizzati per un’infinità di applicazioni musicali.
I microfoni a condensatore, invece, sono senz’altro i migliori per catturare le sfumature del suono e per avere riprese dettagliate e coinvolgenti.
In quanto a versatilità sono la migliore tipologia di microfoni, usati tantissimo in contesti live per voci, batterie, chitarre acustiche, ampli, ottoni e molto altro.
Quando si lavora in studio si tende di solito a preferire i microfoni a condensatore, soprattutto se la performance è molto controllata, diciamo “teatrale”.
Invece dal vivo si tendono a preferire i dinamici anche per la loro maggior direzionalità e repulsione del suono ai lati e dal dorso, infatti mentre i condensatori spesso possono avere problemi di rientri fastidiosissimi in contesti live poco controllati i dinamici tenderanno ad essere molto più usabili senza troppi grattacapi.
Lo Shure SM57 o 58 negli ultimi anni è divenuto praticamente uno standard assoluto, quasi sinonimo di microfono dinamico.
Vorrei chiarire una cosa importante: che il 57 e il 58 sono praticamente lo stesso microfono, il 58 ha soltanto in più la capsula protettiva di spugna “a gelato”.
Il motivo per cui questo modello di microfono è tanto famoso e utilizzato (figura praticamente in ogni equipaggiamento di qualunque studio del mondo) è la sua estrema robustezza e versatilità, può essere infatti maltrattatissimo e continuerà a funzionare sempre come la prima volta.
Non è difficile infatti imbattersi in 57 usati che dall’estetica sembra siano sopravvissuti a un’esplosione atomica ma all’utilizzo effettivo suonano da Dio come appena usciti dalla confezione.
I microfoni dinamici sono anche più economici e più leggeri di quelli a condensatore.
Ci sono alcuni tipi di dinamici dedicati all’utilizzo su strumenti specifici, ad esempio il D112 per il kick della batteria, ma la maggior parte di questi sono utilizzabili per praticamente qualunque tipo di strumento o voce.
Si connettono tramite cavo XLR e non hanno bisogno di altro.
Come scegliere un microfono dinamico?
Il microfono dinamico si adatta alle esigenze più disparate, dagli strumenti, anche a volume altissimo molto vicino agli amplificatori fino alla voce, con prodotti che possono renderla più calda, nitida e affascinante.
Molto spesso i fonici li scelgono in base alla timbrica e alle caratteristiche riportate nella scheda tecnica.
Per imparare a utilizzare un microfono bisogna fare molte prove, fino a quando non si trova un setup ottimale, per distanza, timbrica e resa.
I microfoni dinamici sono particolarmente versatili e semplici da impiegare nei contesti più disparati, a patto di capire i loro parametri principali, come estensione in frequenza, massima pressione tollerabile e diagramma polare.
Inoltre ci sono alcuni elementi come l’effetto prossimità, individuando anche gli accessori adatti per risolvere le situazioni che si possono trovare a dover affrontare in studio oppure in applicazioni dal vivo, dove può esserci un forte rumore ambientale, feedback e vento.
Tipo di utilizzo
I microfoni dinamici si utilizzano principalmente per gli strumenti e per la voce, perché nonostante abbiano un’estensione di frequenza minore rispetto a quelli a condensatore, per i live e in studio sono molto stabili e permettono di coprire anche intensità sonore considerevoli.
Spesso vengono impiegati insieme ad altri modelli per compensare le caratteristiche e dare il corpo alla registrazione. Essendo meno sensibili su determinate frequenze sono più facili da gestire in ambienti rumorosi.
Connettività
I microfoni dinamici sono dotati di connettività differenti. Quelli di fascia professionale usano il tradizionale connettore Cannon o XLR, bilanciato per ridurre il rumore captato e le interferenze con l’impianto elettrico.
Il cavo mono, infatti, può essere fonte di rumori indesiderati se l’ambiente è elettricamente mal schermato, per esempio se c’è un impianto luci che commuta di continuo oppure se ci sono cellulari in giro o alimentatori elettronici.
Alcuni modelli invece sono già dotati di cavo jack con connettore TS o TRS, cioè sbilanciato o bilanciato.
Soprattutto per applicazioni WEB, i microfoni dinamici si trovano anche USB con un preamplificatore integrato per attaccarli direttamente al computer.
Accessori aggiuntivi
Gli accessori aggiuntivi solitamente sono il filtro antipop, che evita che la pressione della voce quando si pronuncia la lettera P produca un pessimo effetto, difficile poi da eliminare in post-produzione, quello antivento e il sostegno a clip in plastica elastica oppure a pinza per montarlo sull’asta.
Le aste sono l’acessorio più importante per il microfono e vanno da quelle che si montano a pavimento fino alle giraffe per i panoramici.
Devono essere telescopiche e regolabili con il massimo della libertà, controllando sempre che i piedini non risultino ingombranti. Per le scrivanie, però si preferiscono quelle a collo di cingo, a patto che sopportino il peso del microfono.
Figura polare
Descrive la zona in cui il microfono presenta determinate prestazioni. Possono essere direzionali, cardioidi o ipercardioidi.
I primi captano soltanto il segnale frontalmente rispetto all’asse del microfono, come per esempio quelli per gli amplificatori o per i fusti delle batterie, mentre gli altri hanno un diagramma più largo per prendere anche l’ambiente e caratteristiche di timbrica specifiche.
I microfoni cardioidi e ipercardioidi possono dare problemi di innesco se ci sono spie sul palco e quindi bisogna sempre controllare prima di un’esibizione, per individuare le aree proibite dove no andare a cantare o parlare per non ritrovarsi investiti dal feedback e dall’effetto Larsen.
Risposta in frequenza
La risposta in frequenza nei microfoni indica qual è la banda sonora che può essere captata. Si va da quelli che sono pensati per grancasse e strumenti percussivi, che di solito hanno una risposta in frequenza passa basso molto accentuata fino a quelli per la voce, con uno spettro più ampio e una sensibilità differente.
Esistono microfoni specifici per voce, generici e per applicazioni speciali, come quelli per la grancassa, con una tolleranza di potenza sonora maggiore, ma una banda più ristretta e che se si usano per parlare, non producono molto segnale.
Effetto prossimità
Avvicinando il microfono alla fonte cambia la timbrica captata, con toni più caldi e bassi quando siamo molto vicini e più ariosi da grande distanza.
Molto spesso vengono impiegati i microfoni solo in prossimità perché l’ambiente è molto rumoroso. Per lo speach, però in generale, dentro uno studio trattato, conviene mantenere una distanza di una quarantina di cm per evitare il fastidioso problema del pop.
L’effetto prossimità può essere sfruttato per ottenere timbriche speciali nel canto, per esempio per scaldare la voce, ridurre alcune frequenze e farne spiccare di più altre.
Per la voce molto intensa, comunque, meglio tenere il microfono lontano dalla bocca perché si rischia un cattivo risultato e un suono impastato.
Serve un alimentazione supplementare per il microfono dinamico?
Il microfono dinamico non richiede alcuna forma di alimentazione perché non deve essere polarizzato e si può attaccare direttamente alla scheda audio, oppure al mixer per usarlo senza particolari preparazioni.
I modelli electret e condensatore, invece, devono essere alimentati tramite il phantom power. La maggior parte dei microfoni dinamici è progettata per sopportare tranquillamente un’eventuale alimentazione da parte del mixer senza che il trasformatore di accoppiamento ne risenta, ma è sempre bene leggere nella scheda tecnica.
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