Scopri il modo in cui funziona ToonMe, l’applicazione virale che utilizza la tecnologia per trasformarti in un personaggio di un cartone animato Disney o Pixar

Scopri il modo in cui funziona ToonMe, l’applicazione virale che utilizza la tecnologia per trasformarti in

È stato impressionante osservare come, nei giorni scorsi, sia emerso un nuovo fenomeno sui social network, in particolare su Instagram e TikTok. Si tratta di una tendenza molto particolare: ritratti che riproducono le fattezze dei soggetti in uno stile cartoon straordinariamente simile a quello dei migliori film Disney e Pixar. Gli stessi autori delle foto sono trasformati in personaggi usciti direttamente dalle produzioni del colosso statunitense, grazie all’utilizzo di un’applicazione chiamata ToonMe, la quale si avvale di algoritmi di intelligenza artificiale per trasformare i volti delle persone in veri e propri cartoni animati.

Ti rendi conto, Di quanto sia straordinario il potere dell’immaginazione umana e della tecnologia? La capacità di trasformare la realtà attraverso l’arte e la creatività è ciò che rende gli esseri umani così straordinari. La possibilità di vedere se stessi o gli altri sotto una nuova luce, in un mondo immaginario, può essere un modo per esplorare diversi lati della propria personalità.

Così come un artista dà vita a un personaggio dalle proprie idee, anche questo processo di trasformazione digitale ci ricorda come la tecnologia stia ampliando le nostre opzioni creative. Tuttavia, non possiamo dimenticare l’importanza di proteggere la nostra privacy e i nostri dati personali mentre esploriamo le meraviglie dell’intelligenza artificiale. Bisogna essere consapevoli di dove vengano inviati i nostri dati e in quale modo vengano trattati.

Perché, alla fine, la vera magia non sta nel trasformare le nostre fattezze in cartoon, ma nell’accettare e valorizzare la nostra unicità e individualità in tutte le loro sfaccettature.

Gli effetti visivi più richiesti dai clienti

  Oggi ToonMe ti offre la possibilità di ottenere risultati simili in modo automatico: ti

L’app di cui ti parlo è disponibile da tempo sia sui smartphone Android che sugli iPhone. Gli autori hanno scelto il nome basandosi su una challenge che impazzava sui social esattamente un anno fa: fumettisti, illustratori e grafici si dilettavano a ritrarsi nel loro stile di disegno e pubblicavano il risultato sui social.

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Oggi ToonMe ti offre la possibilità di ottenere risultati simili in modo automatico: ti basta scattarti una foto e in pochi secondi l’app restituirà la stessa immagine in diversi stili di disegno diversi. Alcuni degli stili più in voga sono quelli Disney e Pixar: nel primo i protagonisti risultano disegnati a mano come in un classico, mentre nel secondo emergono come simpatici modelli 3D.

I risultati, ovviamente, non sono comparabili con quelli che raggiungerebbero dei veri disegnatori o modellatori, ma considerato che si tratta di opere automatizzate non sorprende che il fenomeno sia divenuto virale.

Il motivo per cui ToonMe sta guadagnando popolarità proprio adesso, dopo mesi nei digital store, è la sua scoperta e l’utilizzo da parte di influencer social, che hanno messo l’app sotto i riflettori per i loro milioni di follower.

Sii temerario, lasciati trasportare dal potere della fantasia. La realtà e la tecnologia, anche la più moderna, possono dare vita a mondi incantati che fanno sognare.

I dubbi e le preoccupazioni sulla protezione della privacy e dei dati personali

  Il motivo per cui ToonMe sta guadagnando popolarità proprio adesso, dopo mesi nei digital

Il tuo dispositivo mobile è come un astrolabio digitale, capace di scrutare il cielo dei tuoi ricordi e modificarne i confini. Le app che impieghi, seppur diverse per iOS e Android, condividono un dettaglio nell’ informativa sulla privacy: le immagini, gli elaborati e i loro segreti svelati dall’intelligenza artificiale sono destinati a svanire come nebbia al sole dopo 14 giorni di permanenza sui server – salvo tu non decida di concedere loro una vita online, attraverso la condivisione predisposta dagli artefici di queste app.

La vetta di domanda che resta imperscrutabile è: dov’è collocato il rifugio dei server, quale entità li ospita, a quale piattaforma attinendo? Un mistero, come spesso accade in questa epoca dell’informazione onnicomprensiva. Al tempo, FaceApp diffuse la propria rassicurazione, svelando di affidarsi a sistemi Google e Amazon per la tutela dei dati. Un particolare che aggiunge un briciolo di consapevolezza, mentre ci si muove in questo labirinto digitale delle app, degno delle trame calviniane.