State cercando un esempio di comportamento discriminatorio verso persone omosessuali esemplificato all’interno di un videogioco? Vi invitiamo a leggere le recensioni riguardanti The Last of Us 2.

State cercando un esempio di comportamento discriminatorio verso persone omosessuali esemplificato all’interno di un videogioco? Vi

Era consapevole, Che la controversia attorno a un videogioco potesse trasformarsi in un campo di battaglia per le tematiche LGBTQ? Eppure, ecco cosa accade quando la rappresentazione delle minoranze fa capolino anche nel mondo dei videogiochi.

Ti ritrovi dunque di fronte a The Last of Us 2, un titolo che ha osato introdurre una protagonista lesbica e mettere in primo piano rapporti sentimentali tra persone dello stesso sesso, senza cadere in stereotipi. Ecco un elemento di forza che non può non sconvolgerti, tanto più quando ci si rende conto che in Naughty Dog la maestria nella trattazione di tematiche complesse è ormai cosa nota.

Ma l’importanza di queste rappresentazioni emerge ancor di più nel momento in cui un gioco del genere viene pubblicato e immediatamente attaccato da chi vorrebbe soffocare la voce delle minoranze. Il famigerato “review bombing”, con la pubblicazione massiccia di recensioni negative su Metacritic, è diventato un mezzo per contrastare l’inclusività. Un’inclusività che, purtroppo, resta solo un miraggio anche nel mondo dei videogiochi.

Sì, perché ben 44.000 utenti su Metacritic non hanno esitato a criticare il gioco non per le sue meccaniche o trama, bensì per il semplice fatto che la protagonista è lesbica. E questa è solo l’ultima atto di una lunga polemica sulle rappresentazioni di minoranze nei videogiochi.

Che cosa succede al mondo dei videogiochi quando una rappresentazione non rispetta i canoni consolidati? Lo sappiamo, è una battaglia che si ripete. Ricordi quando, con l’uscita della modalità carriera in FIFA, alcuni si lamentarono dell’obbligo di dover giocare nei panni di un protagonista nero? Ecco, l’ombra dell’estremismo e dell’intolleranza si è manifestata ancora una volta.

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Ma è proprio per questo che è importante discutere di omosessualità e minoranze etniche nei videogiochi. Renditi conto che, nonostante l’apparente progresso e inclusività, le rappresentazioni ancora peccano di superficialità e stereotipi. Ellie, la protagonista di The Last of Us 2, è la prima protagonista apertamente gay in un videogioco, nel 2024. E questo ti dovrebbe far riflettere profondamente.

Non possiamo limitarci a osservare passivamente l’opera di Naughty Dog, ma è necessario esaltarne l’importanza e discuterne, spiegando perché questi personaggi devono trovare il loro meritato spazio. Altrimenti, lasciamo campo libero a chi sceglie di vivere nel lato sbagliato della storia. Lasciamo campo libero a chi rifiuta l’inclusività, la pluralità e l’accettazione delle diversità. Se lo facessimo, non saremmo degni dei tempi che ci stanno accanto.