A che età cresce la barba?

La barba, croce e delizia dell’uomo, rappresenta un indubbio tratto distintivo del sesso maschile.

Corta o lunga, curata o incolta, la peluria sul viso può assurgere a vera e propria caratteristica del proprio look.

Si pensi, ad esempio, allo stile hipster, emerso con forza qualche anno fa e divenuto celebre per gli outfit “classicheggianti” associati a barbe lunghe e voluminose.

Non tutti gli uomini, però, vantano una barba ricca e densa. C’è chi ci prova, a radersi in continuazione per veder spuntare i peli attorno al viso, e chi invece preferisce evitare che la barba stessa spunti su guance, mento e collo.

Tra coloro a cui la barba cresce con regolarità, vi può essere chi presenta chiazze o aree poco folte; senza trascurare coloro ai quali la peluria si sviluppa con uniformità, da un lato all’altro del proprio viso.

Già, ma a che età cresce, di norma, la barba?

Noi tutti ci ricordiamo come al liceo ci fosse qualche compagno più sviluppato di altri, presentante i primi peli formanti un accenno di barba; e chi, al contrario, ha impiegato diverso tempo prima di veder spuntare una fitta peluria, per questioni di natura prevalentemente genetica.

In sostanza, vi è un’età precisa per vedere sviluppare la propria barba? E se sì, fino a che età la stessa è in grado di crescere?

Cerchiamo di rispondere alle domande esposte, in modo tale da fare chiarezza su tematiche fisiologiche di particolare interesse per i maschi.

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A che età cresce la barba?

Partiamo dalla domanda principale, quella che i maschietti iniziano a farsi all’ingresso – o nel bel mezzo – della pubertà: a che età cresce la barba?

Benché ci si trovi di fronte a un quesito quanto mai soggettivo, per motivi che vedremo in seguito, è possibile rispondere con un valore medio.

Di norma, la barba inizia a svilupparsi intorno ai 15 anni. Tuttavia, si tratta di un numero che va preso “con le pinze”.

Non mancano casi generici in cui i ragazzi possano presentare la peluria prima dei 15 anni, o persone che, in maniera opposta, non vedranno spuntare peli sino ai 18 anni.

Particolarmente interessante denotare che, prima di diventare folta e scura, la barba possa risultare leggera e chiara, con peli appena visibili sul proprio viso.

Le prime rasature comportano una crescita piuttosto lenta della peluria, ma a lungo andare, se si è predisposto sul piano genetico, sarà possibile osservare la formazione della vera e propria barba.

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Come anticipato in precedenza, sarà certamente capitato – e continuerà a capitare – di avere avuto a che fare con compagni di classe che, seppur coetanei, hanno messo in mostra una barba densa già in giovane età.

A tal proposito, quali sono i fattori che, combinati tra loro, concorrono a determinare o meno l’insorgenza della barba? È possibile individuare dei fattori che, più di altri, possono portare alla crescita e alla formazione della peluria? Certo che sì.

In primo luogo, il fattore etnico. A seconda dell’etnia alla quale si appartiene, vi sono maggiori o minori probabilità di veder spuntare la barba in giovanissima età.

In secondo luogo, il fattore temporale. Ogni singolo individuo si sviluppa in tempi e in modi differenti, impiegando una quantità minore o maggiore di anni per giungere al pieno sviluppo della barba.

Infine, i fattori genetici. Quante volte si è osservato l’album di famiglia e, con un pizzico di invidia, si è guardato alle barbe di papà e nonno in fotografia?

Ebbene, in casi simili vi è l’elevata probabilità che quella stessa barba, prima o dopo, spunti anche sulle guance degli eredi (i maschi, s’intende.).

Il discorso, ovviamente, è valido anche in maniera opposta: chi ha parenti privi di barba, dai nonni al papà, potrebbe non veder mai spuntare una barba particolarmente fitta, densa, contraddistinta da una voluminosità non indifferente.





Fino a che età cresce la barba?

Altra domanda da un milione di euro. È possibile stabilire un limite massimo temporale in cui la barba smetta effettivamente di crescere?

Rispondere a un quesito simile non è particolarmente semplice. In gioco, infatti, vi sono nuovamente fattori di natura genetica, oltre che questioni legate puramente allo sviluppo del singolo.

Si è capito, fino ad ora, come qualsiasi fenomeno di crescita fisiologica sia fortemente oggettivo, dalla crescita dei capelli a quella della barba. Da ciò ne deriva che gli intervalli temporali di sviluppo della peluria possono variare notevolmente da un individuo all’altro.

In linea di massima, un individuo con la barba la potrà veder crescere sino ai 25-30 anni di età. In alcuni casi, la peluria potrà svilupparsi anche sino ai 35 anni, allungandosi e divenendo sempre più folta.

Anche in questo caso, però, è impossibile non tenere conto della variabilità genetica. Il discorso è analogo a quello condotto in precedenza, a proposito della determinazione dell’età effettiva in cui la barba possa iniziare a crescere.

Così come osservato nel paragrafo precedente, l’intervallo di crescita della peluria è estremamente soggettivo.

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Ci possono essere uomini che, ad esempio, superati i 30 anni potrebbero non osservare più alcuno sviluppo della barba; e soggetti che, al contrario, giunti ai 35 anni di età potrebbero ancora vantare una barba rigogliosa, a fronte di una crescita che non paia voler arrestarsi.

Nel caso in cui la barba abbia smesso di crescere anticipatamente, non ci si disperi. Si è trattato certamente di un fatto genetico, per cui non vi è alcuna necessità di preoccuparsi.

Al tempo stesso, però, non vi è nemmeno il bisogno di dover ricorrere a rimedi drastici.

Alla pari di chi, a fronte dei primi capelli caduti, inizia letteralmente a disperarsi, c’è anche chi soffre l’arresto della crescita della barba o, ancor prima, il mancato sviluppo della stessa.

In casi simili, si è soliti tentare di individuare qualsiasi soluzione a disposizione. Si acquistano shampoo miracolosi, balsami e oli speciali apparentemente promettenti, ma, in fin dei conti, privi della capacità di portare a un rinvigorimento della crescita della barba.

Il discorso è pressoché analogo a quello relativo alla perdita dei capelli.

Va specificato, a dover di cronaca, che esistono ugualmente soluzioni invasive in grado di comportare il “ritorno” della peluria, il che vale sia per chi desidera godersi nuovamente i capelli, sia per chi non aspetta altro che tornare a sfoggiare una barba folta.

Le soluzioni consistono nell’utilizzo di farmaci specifici (come Minoxidil, utilizzato per contrastare la calvizie) o nella scelta di ricorrere al trapianto, entrambe opzioni “invasive” (il trapianto, logicamente, più invasivo rispetto alla terapia farmacologica).





Perché la mia barba non cresce?

Nonostante si sia atteso a lungo per veder spuntare la propria barba, si è rimasti delusi: la peluria ha tardato ad arrivare. E, forse, non arriverà nemmeno.

Non è raro, infatti, vedere uomini adulti del tutto privi di barba. No, non rasata: intendiamo letteralmente privi di follicoli lungo le guance, oltre che su mento e collo. Come può accadere questo?

La risposta è sempre la stessa, da fornire a coloro che, pur avendo aspettato la crescita dei peli, si sono dovuti rassegnare: genetica. La genetica determina se l’individuo sarà portatore o meno della barba.

Per capire i motivi per cui la barba non sembra riuscire a crescere, tornano nuovamente utili le foto di famiglia: papà e nonni non hanno la barba (né rasata, né completamente assente)? Allora, con tutta probabilità, non un solo pelo spunterà sulle guance degli eredi maschili.

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Tuttavia, non mancano casi in cui la genetica si comporti in modo… “bizzarro”. Un particolare tratto distintivo, ad esempio, potrebbe ripresentarsi in un erede a distanza di generazioni (è il caso della colorazione degli occhi). Lo stesso potrebbe avvenire per la barba.

Entrando ancor più nel dettaglio, e tralasciando le questioni genetiche, si consideri che la barba potrebbe non manifestarsi, tra le altre cose, a causa di uno squilibrio ormonale.

In frangenti simili, ossia nel caso in cui, a distanza di anni, la barba non sembra essere minimamente spuntata sulle proprie guanci, si consideri l’eventualità di rivolgersi a un medico.

In questo modo si potrà indagare a fondo su quella che, di fatto, potrebbe essere una piccola “anomalia”, alla quale porre rimedio mediante il parere di uno specialista.

Particolarmente influente, inoltre, è il proprio stile di vita. Chi conduce una vita poco sana, contraddistinta da un regime alimentare poco equilibrato – oltre che non svolgere attività fisica – potrebbe andare incontro a scompensi di natura nutrizionale, con risultati che andrebbero a intaccare anche il corretto sviluppo della barba.

A fronte di casi di questo tipo, è opportuno adottare quanto prima uno schema alimentare maggiormente equilibrato, nel quale non manchino tutte le sostanze nutritive necessarie al fabbisogno del nostro corpo, nonché al regolare sviluppo della barba.

Inoltre, è di grande rilevanza lo svolgimento di attività fisica con frequenza regolare. L’esercizio fisico, meglio ancora se svolto seguendo schemi e programmi redatti da un esperto, aiutano nel mantenimento di una forma fisica adeguata; senza trascurare che, rimanendo in movimento, diminuiscono le probabilità di insorgenza di varie patologie.

Più in generale, dunque, l’attività fisica regolare e un’alimentazione sana ed equilibrata potrebbero aiutare nello sviluppo effettivo della peluria sul viso.