Ciao ? sono Antonio.
Oggi in quest’articolo di parlerò di quelle che per mia opinione personale sono le migliori levigatrici a nastro ? in vendita online.
Voglio farti vedere prima di tutto le mie tre levigatrici a nastro preferite ?
Clicca qui per scorrere subito in basso alle recensioni delle migliori levigatrici a nastro
Adoro lavorare il legno.
Per questo amo alla follia la levigatrice a nastro.
Sono un appassionato da anni, e sempre da anni ho avuto tra le mani varie levigatrici, molte mie ma anche di amici che volevano che dessi un’occhiata per dargli un parere.
In breve tempo sono diventato l’esperto di levigatrici a nastro del mio paese.
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Migliori Levigatrici a Nastro 2024
Contenuti della pagina:
1. Levigatrice a nastro Bosch PBS 75AE
- Il set di levigatrici a nastro PBS 75 AE: alto tasso di asportazione per applicazioni versatili grazie a un'ampia gamma di accessori
- Il sistema automatico di nastri mantiene il nastro nella posizione di lavoro corretta per la levigatura
- Ideale per levigare finestre, porte e mobili, tagliare bordi in legno, levigare la vernice e per grandi progetti di ristrutturazione
- Facile sostituzione del nastro abrasivo con sistema di tensionamento del nastro abrasivo
- Contenuto della confezione: PBS 75 AE, fermo paralleloangolare, 1 carta vetrata, custodia
La levigatrice a nastro Bosch PBS 75AE si caratterizza per avere doti di praticità e maneggevolezza in fase di utilizzo, grazie ai suoi ingombri contenuti e ad una buona ergonomia che sono merito anche di una valida e solida costruzione.
Questo agevola il lavoro pure a chi assume per la prima volta il controllo di una levigatrice a nastro.
Qualche utilizzatore lamenta, di contro, un eccessivo disturbo durante l’uso a causa di un livello di rumorosità che non è proprio tra i migliori della categoria e che in situazioni di impiego prolungato potrebbe anche infastidire.
Bosch è un brand leader di settore e questo sicuramente comunica fiducia nel prodotto, nell’assistenza e nella ricambistica.
Se la necessità è di asportare una dose massiccia di materiale svolgendo lavori di sgrossatura, come avviene solitamente con le levigatrici a nastro, la Bosch PBS 75AE si identifica come la risposta ideale a tale esigenza.
Il cambio di materiali lavorabili non spaventa questo prodotto, capace di adattarsi sia al legno, che al metallo, così come alla vetroresina o ad altri materiali.
Abbiamo già riferito della costruzione robusta e solida e non è cosa da poco per un prodotto dedicato all’hobbystica e al fai da te, soprattutto se anche l’aspetto della maneggevolezza è favorito dalla presenza di due impugnature per garantire un maggior controllo.
Il motore elettrico è alimentato a corrente (220 Volt) e dotato di 750 Watt, con un regime di rotazione regolabile del nastro che può variare fino ad un massimo di 350 m/min partendo da un minimo di 200 m/min.
La regolazione avviene grazie ad un sistema proprio che Bosch ha sviluppato elettronicamente e brevettato.
Il controllo si avvale di un sensore che percepisce il grado di calore che durante la lavorazione delle superfici si sviluppa, consentendo la regolazione continua del regime di funzionamento. L’avviamento è definito soft start e si distingue per salire gradatamente di giri per evitare il contraccolpo iniziale.
Anche le altre funzioni disponibili sono di tutto rispetto, come il tensionamento e il centraggio del materiale abrasivo in nastro. Inoltre è consentita una comoda regolazione per permettere di lavorare nelle parti più difficili e levigare con maggiore precisione.
Una componente funzionale importante è la raccolta aspirata del polverino e questa levigatrice a nastro Bosch PBS 75AE ha un sistema di microfiltraggio ben funzionante che mantiene pulito l’utensile limitando la dispersione nella zona d’azione. Tutto viene raccolto in un contenitore a vista che saltuariamente va svuotato.
Anche la confezione di acquisto è ben provvista di utili accessori, come la valigetta per il trasporto e la riposizione, i nastri abrasivi, una dima per lavorare, uno speciale supporto che permette anche di fissare la levigatrice a nastro Bosch PBS 75AE ad un banco lavoro, utilizzandola quindi in maniera fissa.
Non è tra le più economiche, ma sicuramente a fronte di una spesa comunque inferiore a 200 euro è possibile avere a disposizione uno strumento da lavoro di assoluto valore, con anche una buona dotazione di accessori e con un peso complessivo di 3,5 Kg.
2. Einhell TC-US 400
Progettata per chi ha bisogno di intervenire su oggetti lavorando direttamente al banco, questa levigatrice della Einhell offre due punti di lavoro per finiture su oggetti anche di grandi dimensioni.
Si monta direttamente sul piano regolandola con i comodi piedini in gomma antivibrazione e a prova di scivolamento, per avere la certezza della perfetta orizzontalità e soprattutto che non trasmetta oscillazioni sgradevoli al resto del piano.
È possibile inclinare la sezione a nastro con un angolo che va da 0° a 90° per poterla usare in sicurezza anche con oggetti pesanti.
Inoltre disco laterale permette di rifinire in maniera molto accurata in base al tipo di grana che si è scelto per la carta abrasiva qualsiasi tipo di oggetto. Soprattutto di gestire con precisione gli angoli, grazie alla sua squadra goniometrica con bloccaggio a ghiera.
Anche il piano di riferimento del disco può essere inclinato liberamente nel range +/-60° sull’asse verticale, per creare angoli e spigoli precisi e rifinire incastri.
Tutte e due le sezioni di abrasione, nastro e disco, sono dotate di scarico compatibile con gli aspiratori e di sistemi di bloccaggio di sicurezza,i per avere la certezza di non rischiare sovraccarichi se qualcosa rimane incastrato.
Il nastro abrasivo è autocentrante per non doverlo riallineare in caso di sforzo e il disco ha il platorello a velcro.
3. Levigatrice Jellas 750W
Dotata di un potente motore da 750 watt permette una velocità di avanzamento di 4 metri al secondo per il nastro con una dimensione standard 76 x 533 mm.
È possibile regolare la velocità su 6 livelli, da 120 a 400 RPM per adattarsi al materiale e alla grana della carta.
Le due impugnature permettono di mantenere la levigatrice a contatto della superficie da lavorare, se questa è irregolare, consentendo di far lavorare al meglio i nastri, all’ossido di alluminio, che sono forniti nella confezione.
Con la borsa per la raccolta della polvere e la possibilità di montare la bocchetta di aspirazione per una tubatura esterna non c’è il rischio di inquinare l’ambiente di lavoro.
Grazie al suo design particolare e a due morsetti in dotazione, inoltre, questa robusta levigatrice può essere convertita immediatamente in una soluzione da banco per lavori di precisione.
Il pulsante di blocco per il funzionamento continuo, vicino alla rotella di regolazione della velocità, permette di lavorare senza dover tenere premuto il grilletto.
Tutte le parti delle impugnature sono coperte di gomma a media densità per assorbire le vibrazioni per non stancare la mano e far risultare meno usurante l’impiego estensivo di questa levigatrice.
Con i suoi 3 metri di cavo in dotazione e la levetta di serraggio facile, sicura e intuitiva permette di cambiare rapidamente i nastri senza l’uso di attrezzi esterni.
4. Levigatrice Jellas 1000W
Con 1000 watt di potenza, questa levigatrice professionale non teme superficie troppo dura. Permette una regolazione a 6 velocità, tra 120 e 400 m al minuto, con setup per lucidatura, abrasione dalle vernici e preparazione superficiale per legno e metallo.
Monta carta vetrata, preferibilmente in ossido di alluminio come quella fornita nella confezione a rulli standard, da 75 x 533 mm per una grande superficie di lavorazione.
Vista la potenza e l’indirizzo heavy-duty viene fornita anche di una cinghia di ricambio e 2 elettrodi in carbone per sostituzione in caso di usura e ben 12 nastri differenti.
Può essere connessa con una duplice porta per aspirapolvere, da 32 e 35 mm, per rimuovere attivamente la polvere prodotta e non sporcare l’area di lavoro.
L’interruttore bloccante permette di attivarla a regime senza dover continuamente tenuto premuto il grilletto e di poter quindi lavorare in completa indipendenza.
La manutenzione ordinaria è facilissima, perché le cinghie possono essere rimosse semplicemente sganciando l’apposita levetta, senza bisogno di attrezzi esterni e il sistema di ammortizzazione in gomma siliconica a media densità permette di non sentire troppe vibrazioni sulle mani.
Le sue prestazioni sono alte per quanto riguarda la rumorosità, che si attesta intorno ai 92,3 dB, con funzionamento a carico e 103,3 dB libera, decisamente buone per quanto riguarda il disturbo per questo tipo di macchine.
5. Einhell TC-BS 8038
Leggera e versatile, appena 3,5 kg di peso, è pensata per la lavorazione del legno e per l’abrasione di superfici di grandi dimensioni anche in metallo per la preparazione per la verniciatura.
Gli 800 watt di potenza del suo motore elettrico a bassa rumorosità sono sfruttati al massimo per garantire l’avanzamento del nastro da 380 m/min, adatto anche a grana grande con montaggio standard 76 x 533 mm.
La superficie utile di abrasione di 76 x 142 mm, adatta quindi anche a lavorazioni estensive, senza i rischi del sale troppa polvere grazie al sacchettino in dotazione che si innesta sulla bocca compatibile con gli aspiratori.
È dotata di due maniglie, una a pistola e l’altra per impugnatura a pressione, per poter guidare al meglio le operazioni, con la possibilità di selezionare anche la modalità a ricircolo continuo premendo il pulsante di bloccaggio.
La scocca è realizzata in robusta plastica antiurto rossa con finitura superficiale antiscivolo per una lavorazione sicura e le impugnature di sicurezza sono gommate con silicone.
La sostituzione del nastro è resa facilissima dalla presenza di una singola levetta di sgancio che non si può aprire con il motore in funzionamento.
6. Levigatrice a nastro Einhell RT-BS75
- Regolazione elettronica della velocità
- Avanzamento preciso del nastro con regolazione
- Impugnatura antiscivolo
- Adattatore per aspirazione e box raccogli polvere
- Protezione frontale regolabile
Einhell RT-BS75 è una levigatrice a nastro molto valida, di qualità e con un prezzo davvero molto vantaggioso di poche decine di euro.
L’ergonomia e l’impugnatura regolabile secondo tre diversi livelli sono le principali caratteristiche dello strumento, che risulta pure molto semplice da utilizzare, anche in posizioni non proprio comode dal punto di vista fisico.
Diversamente dalla levigatrice a nastro Bosch recensita poco sopra, l’uso di questo modello è tipicamente orientato al fai da te ed è impensabile averlo a disposizione per lavorazioni più gravose e continuative nel tempo.
Ciò che innalza la considerazione è certamente la possibilità di avere la regolazione della velocità (da 300 a 400 giri/min), sicuramente una funzione che difficilmente si trova nei prodotti di fascia economica o entry level. Poi non mancano l’aspirazione del polverino e un dato interessante riferito alla potenza del motore.
Una considerazione che viene invece mossa, in ottica negativa, è che lavorando a velocità prossime al valore massimo il nastro tende a consumarsi rapidamente e quindi l’uso andrebbe parzializzato o comunque gestito.
La potenza del motore di 850 Watt è decisamente buona pur trattandosi di un prodotto a basso prezzo e la raccolta della polvere di levigatura all’interno di un apposito contenitore è sicuramente un plus non indifferente, anche se molti utilizzatori segnalano come sia necessaria una pulizia del filtro in brevi intervalli temporali.
Per il prezzo a cui viene proposta, la levigatrice a nastro Einhell RT-BS75 può anche interessare un piccolo artigiano che ama tenere uno strumento di scorta nel furgone, nel caso quello principale dovesse mostrare segni di cedimento.
Il funzionamento a cavo limita l’uso in termini di portabilità e questo è innegabile, ma non può essere considerato un vero e proprio svantaggio dato che il modello appartiene alla categoria delle levigatrici elettriche.
Il pratico spazio per avvolgere il cavo facilita la riposizione dell’attrezzo, contribuendo a mantenere ordinato l’ambiente di lavoro.
La confezione di acquisto presenta un contenuto che pone il soggetto in grado di essere immediatamente operativo, fornendo anche la carta abrasiva. Il peso totale è di 3,1 Kg e questo già fa capire l’indole hobbystica del prodotto, che però si presenta solido e ben costruito.
PRO: comfort di utilizzo grazie all’impugnatura regolabile, contenitore raccogli polvere, potenza motore, adattabilità a diversi materiali, robustezza dei materiali, regolazione della velocità di rotazione del nastro, rapporto qualità – prezzo molto vantaggioso.
CONTRO: consumo eccessivo di carta abrasiva alla massima velocità, pulizia del filtro troppo frequente, non consigliata per lavori gravosi di natura semi professionale.
7. Levigatrice a nastro Black & Decker KA88
Semplicemente fantastica sotto l’aspetto del design, particolarità che assimila la levigatrice a nastro Black & Decker KA88 ad una vettura di Formula Uno. L’accostamento non è azzardato dato che lo strumento è veloce nel realizzare le lavorazioni su superfici ampie e scorrevoli.
Una caratteristica che distingue questo modello Black & Decker dalle altre alternative concorrenti è la superficie levigabile: questa KA88 ti consente di lavorare su una superficie utile di contatto superiore del 30% rispetto alle altre proposte del mercato.
Ciò significa che puoi operare in minor tempo e agire su spazi più grandi, sfruttando anche l’autocentraggio del nastro che permette di lavorare con più precisione.
Inoltre un aspetto rilevante e molto apprezzato dagli utenti riguarda l’impugnatura: la doppia maniglia permette una presa più salda e la seconda è reclinabile fino a 90 gradi per poter raggiungere angoli o parti più difficili, come ad esempio quando sei in prossimità di bordi e battiscopa.
Che la costruzione del prodotto sia attenta e meticolosa lo dimostrano gli accorgimenti, come la protezione anteriore che evita di rovinare altre superfici nel caso in cui ci sbattessi contro accidentalmente.
L’utilizzo è indicato sia per uso hobbystico che per alcuni lavori semi professionali e infatti la levigatrice a nastro Black & Decker KA88 è un prodotto che si colloca in una fascia media di mercato.
Per questo, viene venduta con un prezzo più alto rispetto ai precedenti modelli appartenenti al range economico o entry level.
Questa macchina per il fai da te è più paragonabile al primo modello recensito a marchio Bosch, anche se è provvista di minori funzioni e viene proposta ad un prezzo di listino inferiore di alcune decine di euro rispetto al modello con cui è in parte confrontabile.
Qualche aspetto negativo è però presente come ad esempio le plastiche, le quali, pur essendo di discreto livello, non sono certo delle migliori.
Altra segnalazione va posta in rilievo per ciò che riguarda il costo dei nastri abrasivi: quelli dello stesso brand hanno un costo superiore alla media.
La velocità di rotazione di 250 metri/min è fissa e quindi non regolabile e questo è un vero peccato perchè in caso contrario sarebbe stato veramente un valore aggiunto di notevole spessore.
Il motore alimentato a corrente si avvale di una potenza di 720 Watt e offre 3 metri di cavo (non certo una grande lunghezza ma molto meglio di altri modelli che si fermano a 1,5 o 2 metri).
PRO: area di lavoro maggiorata del 30%, design, praticità e comfort di utilizzo, indicata anche per usi semi professionali, costruzione e sicurezza, autocentramento del nastro abrasivo.
CONTRO: costo dei nastri abrasivi, qualità delle plastiche utilizzate, velocità di rotazione non regolabile.
Domande Frequenti
Cos’è la levigatrice a nastro?
La levigatrice a nastro è uno strumento di lavoro che consente di asportare il materiale da superfici non finite (quindi grezze) generalmente di medie-grandi dimensioni, con lo scopo di renderle più levigate.
L’azione levigante avviene per mezzo di un rullo a base rettangolare sul quale viene applicato del nastro abrasivo con precise caratteristiche che dipendono dal tipo di lavorazione da svolgere.
La macchina rappresenta la modalità ideale per operare su più superfici e su diversi materiali, come ad esempio parti già verniciate che necessitano di essere nuovamente tinteggiate, ma non solo.
Una levigatrice a nastro trova il suo fondamento principale nelle operazioni di sgrossatura, per arrivare poi ad una finitura superficiale in maniera progressiva e con ulteriori passaggi.
Guida alla scelta della migliore levigatrice
Uno strumento di lavoro indispensabile per svolgere ottimi lavori di bricolage, è sicuramente la levigatrice a nastro.
Prima di addentrarci nell’analisi approfondita dell’attrezzo, devi sapere che la sua utilità non è solo finalizzata alla levigatura del legno, come forse è più facile immaginare, ma pure di altri materiali, come ad esempio i metalli oppure la ceramica.
Le proposte che si trovano online e nei negozi sono di vario genere e per questo devi dedicare la massima attenzione alla scelta.
Lo scopo della nostra fantastica e dettagliata guida è proprio quello di aiutarti nell’orientamento preferenziale tra i diversi modelli, sulla base delle tue esigenze hobbystiche e di lavoro.
Inoltre potrai leggere anche le nostre speciali recensioni di alcune levigatrice tra le migliori del mercato, sia per il bricolage che per chi utilizza tale strumento per lavoro.
In generale le levigatrici si dividono in quattro categorie: orbitali (o roto orbitali se sono rotanti, con dischi abrasivi tondi), a nastro (con nastro abrasivo), a nastro da banco (simili alle precedenti ma con installazione fissa su un banco di lavoro), micro levigatrici (per lavori di alta precisione per piccole superfici). Lo scopo è il medesimo, ma a cambiare è il tipo di funzionamento.
Quelle di piccole dimensioni e adatte a lavorazioni particolarmente curate sono definite anche smerigliatrici.
Tranne quelle da banco, le altre hanno il vantaggio di essere portatili e quindi molto più pratiche.
I parametri di valutazione per la scelta della levigatrice
Prima di scegliere la levigatrice a nastro devi aver ben chiare alcune sue caratteristiche tipiche e soprattutto devi compiere una valutazione delle tue necessità.
La scelta del miglior prodotto viene influenzata fondamentalmente da questo parametro, che è soggettivo.
Molto dipende da quanto utilizzerai la levigatrice a nastro, su quali materiali andrai a lavorare, quali tipi di lavori svolgerai. Le risposte a questi tre quesiti già ti aiuteranno a filtrare i modelli disponibili e a ridurre la scelta solo ad alcuni di essi, scartandone altri.
Ora passiamo, invece, ad un analisi più correlata all’attrezzo.
Alimentazione
oggi la tendenza per prodotti dedicati all’hobbystica o comunque semi professionali è quella di avere un attrezzo alimentato da batterie ricaricabili.
Piccoli artigiani e amanti del fai da te preferiscono sicuramente questo tipo di alimentazione per beneficiare di una maggior praticità operativa.
In alternativa ci sono le levigatrici a filo con collegamento alla corrente che, rispetto alle precedenti, sono un po’ più limitanti in termini di libertà di movimento, ma garantiscono un funzionamento continuo scongiurando il pericolo di rimanere privi di carica di batteria.
Chi utilizza in casa l’attrezzo e ha un angolo dedicato al fai da te, potrebbe anche preferire quest’ultima soluzione.
Diversamente, un professionista che deve usare la levigatrice a nastro in posizioni complicate o in luoghi improbabili, preferirà quella ricaricabile per non avere l’impiccio del cavo di collegamento alla corrente.
Corpo e struttura
l’argomento richiede una premessa. Spesso si dibatte della possibilità di avere un corpo leggero ed ergonomico, abbinato ad una levigatrice portatile pratica e comoda da usare. Le due cose non sempre sono sovrapponibili concettualmente.
Le levigatrici funzionanti a batteria, ad esempio, sono sicuramente più pratiche sotto l’aspetto dell’utilizzo, ma si portano appresso il peso delle batterie.
La scelta ottimale è quella che riesce a coniugare prestazioni, praticità ed ergonomia, favorendo un attrezzo il più leggero possibile.
Va anche detto che una levigatrice deve essere resistente e robusta, soprattutto se progettata per un uso semi professionale o professionale: la mole di lavoro che deve svolgere deve essere supportata e sopportata dalla struttura dell’utensile oltre che dal suo motore.
Il corpo della levigatrice a nastro deve contemplare delle parti realizzate in materiali che rispettano le normative di sicurezza, deve poter garantire una presa salda e possedere le giuste protezioni anticalore.
Tipo di abrasione
per spiegare meglio il concetto partiamo dalla levigatrice orbitale, che in generale è la più diffusa. Essa compie l’operazione di levigatura grazie a dischi speciali (o lame rotanti) dotati di superfici abrasive, che, a contatto col materiale da lavorare e a seconda del loro grado di abrasività, riescono a compiere il lavoro.
L’abrasione viene effettuata con materiali resistenti e adeguati al tipo di lavorazione da svolgere. Vi sono disponibili dischi in diamante dotati di massima durezza, carburo di silicio caratterizzato da una resistenza medio-dura e infine in corindone per lavorare superfici più tenere.
Per le levigatrici a nastro che operano a velocità elevate o per materiali che generano grande attrito, i prodotti diamantati offrono grande resistenza alle alte temperature e sono quindi consigliati per tali tipi di applicazioni.
Se necessiti di maggior tenerezza, puoi optare per dischi abrasivi realizzati in carta vetrata di diversa grana a seconda del lavoro che devi compiere (per la verità non applicabili su tutti i modelli di levigatrici).
Solitamente la loro applicazione è molto pratica e rapida poichè è possibile con degli appositi ganci oppure con il velcro (ad un costo leggermente più elevato).
La grana indica il grado di levigatura ottenibile, dalla sgrossatura che avviene con grana più grossa, alla finitura che invece si caratterizza per richiedere una grana più fine.
Queste differenze si colgono leggendo sulla confezione il numero che indica proprio il tipo di tela: dal più basso al più alto si passa dalla sgrossatura alla finitura.
Parlando di levigatrici a nastro, che è l’oggetto della nostra analisi, le stesse considerazioni valgono in tutto e per tutto per il nastro abrasivo.
Motore
il motore di una levigatrice a nastro è importante e la potenza varia a seconda del genere di modello. Logicamente per un’attività prevalentemente di bricolage si avranno a disposizione pochi Watt, ma per lavori altamente professionali è possibile arrivare anche alla disponibilità di 2 Kilowatt.
Oltre alla potenza, un altro dato da prendere in considerazione in modo serio per poter scegliere la miglior levigatrice è il numero di giri al minuto: la scelta dovrebbe orientarsi su prodotti che siano in grado di fornire almeno 7.500 giri al minuto per avvalersi di una buona gestione dell’utensile e per avere un grado di finitura della lavorazione che sia almeno discreto (per le levigatrici a nastro il valore è espresso anche in metri al minuto, indicato con m/min).
In generale più si sale di livello e di target, più il motore è potente e i giri al minuto aumentano. In tutta onestà dobbiamo dire che è usuale trovare alcuni modelli che pongono in rilievo regimi di rotazione elevati per attirare l’attenzione del consumatore, ma non sempre questo è l’unico dato sul quale fare affidamento.
Per fare un esempio, al fine di aiutarti meglio a comprendere il concetto, è come quando vedi una fotocamera digitale che pone il focus sui suoi megapixel di risoluzione, parametro che in realtà è tra i meno importanti ai fini della scelta del prodotto.
Potenza
Per uso domestico, hobbistico e di piccolo artigianato bisogna tenersi su una potenza compresa tra i 500 e i 1200 W, al di sotto potrebbe non essere sufficiente, con il rischio di trascinamento degli oggetti, mentre salendo il peso del motore la rende scomoda e si tratta perlopiù di modelli professionali o fissi da banco con un costo piuttosto elevato.
Se sale la potenza, la velocità massima raggiungibile di solito cresce e questo ci permette anche di utilizzare una gamma più vasta di nastri per uso specifico, per esempio per pietra o metallo per i lavoro più impegnativi.
Insieme alla potenza, però, salgono rumorosità e peso, quindi è opportuno ponderare in base al tipo di lavori che si intende fare, prima di scegliere un accessorio che poi ci risulta scomodo. In particolare il motore può diventare ingombrante se si sale sopra i 1800-2500W.
Molte levigatrici di grande potenza, infatti, sono da postazione fissa, ma mettono in campo più superfici di lavoro, come per esempio dischi abrasivi e non soltanto il nastro, per permettere quindi interventi più versatili. In alcuni casi consentono anche il caricamento delle tavole per la piallatura a spessore.
Velocità regolabile
A seconda del tipo di lavoro da portare a termine bisogna poter cambiare la velocità di circolazione del nastro, perché se si va troppo veloce c’è il rischio di bruciare la superficie, in particolare per quanto riguarda il legno e di consumare rapidamente la carta.
Materiali come pietra e metalli, inoltre, richiedono velocità specifiche e nastri con grana adatta, che se non girano alla giusta velocità non fanno un buon lavoro, perchè non riescono ad asportare abbastanza materiale.
La fascia media va tra i 200 e i 450 RPM, cioè giri al minuto. La quantità di gradini per la regolazione è anche un buon indicatore per quanto riguarda la qualità, perché quelle economiche e più datate ne hanno di solito soltanto una, mentre le professionali arrivano anche a 6.
In media sono sufficienti 2-3 velocità per fare un buon lavoro, ma molto dipende dalla grana della carta del nastro abrasivo e dalla durezza del materiale da rifinire.
Solitamente la velocità è a shunt meccanico, cioè ha le marce, ma si trovano anche modelli con il controllo elettronico che è regolabile in maniera più fine è in molti casi Integra anche i sistemi per riconoscere il sovraccarico e interrompere il motore.
Dimensioni e peso
Per una levigatrice a nastro il parametro peso di solito è legato alla potenza, perché i motori più robusti ovviamente richiedono un numero più grande di avvolgimenti e dimensioni maggiori, inoltre vanno considerati gli ingranaggi in metallo del regolatore di velocità che sono molto massicci per non consumarsi.
Ci si può aspettare una levigatrice per hobby e artigianato di ottimo livello con un peso compreso tra 3 e 6 kg e dimensioni che in generale sono molto variabili e dipendono fortemente dalla tipologia di nastro da impiegare e dall’impiego a mano o da banco.
Gli standard di solito sono quelli per montare il nastro abrasivo 75 mm x 533 mm con una superficie levigante 75 x 140 mm, anche se in applicazioni professionali i valori possono cambiare considerevolmente.
Quelle a mano, per ragioni di praticità non montano quasi mai nastri più grandi, ma si trovano modelli con dimensioni molto piccole, adatte per lavori di precisione.
Con le dimensioni standard si può essere sicuri al 100% di poter trovare il nastro di ricambio della maggior parte delle marche e con superficie abrasiva con differenti composizioni per poter lavorare legno, metallo e pietra con la grana desiderata.
Impugnatura
Le levigatrici a nastro a differenza di altri strumenti richiedono impugnatura doppia, perché una mano serve per guidarle in orizzontale e l’altra per tenerle in posizione, ovviamente se sono modelli non da banco. Le soluzioni sono molte e variano a seconda del tipo di impiego principale, per esempio se si tratta di levigare tavole oppure di lavorare su superfici curve.
Di solito le impugnature sono alle due estremità, una a maniglia con il pulsante di accensione, abbastanza vicina alla regolazione della velocità e l’altra a pomello, per tenerla schiacciata sulla superficie.
In molti casi il pomello viene sostituito da un’impugnatura a vite che si può spostare su 3 posizioni per decidere meglio come lavorare.
Bisogna stare attenti a come si impiega, perché l’impugnatura a pomello deve mantenere in contatto il nastro con la superficie da levigare ma non devi schiacciarlo troppo, quindi occorre un minimo di pratica perché altrimenti si rischia di consumato rapidamente o di farlo strappare.
Levigatrice a nastro: come si usa?
Innanzitutto la levigatrice a nastro è utile per levigare superfici e se hai tale necessità l’acquisto diviene praticamente obbligatorio.
Grazie a questo attrezzo puoi eseguire lavori di sgrossatura ma anche di finitura, a seconda della carta abrasiva che decidi di montare.
Questa è già una prima operazione relativa all’uso della levigatrice: per farla funzionare devi scegliere e fissare una carta abrasiva che varia in base alla lavorazione e al materiale sul quale andrai a operare. Lo scopo è quello di uniformare le superfici di legno, metallo, marmo, muratura, oppure sverniciare parti.
In una levigatrice a nastro, la carta abrasiva scorre su un doppio rullo che ruota ad alta velocità: l’attrito tra il supporto e la superficie lavorabile crea l’asportazione dell’eccesso di materiale. Il funzionamento della levigatrice a nastro trova il suo miglior impiego nelle lavorazioni di grandi superfici, riducendo i tempi di intervento.
La componente abrasiva è determinante per il buon esito finale, ma per fare in modo che la carta possa lavorare al meglio deve essere centrata e tesa, in modo che non si allenti durante il funzionamento. Se ciò dovesse accadere si avrebbe una lavorazione disomogenea (storta) e un eccessivo consumo del nastro, che andrebbe poi sostituito.
La centratura può compiersi manualmente grazie ad una piccola vite o ad un sistema a morsetto, oppure autonomamente se questa funzione è prevista dal modello di levigatrice in uso.
Per azionare la levigatrice, una volta collegata alla corrente o con le batterie inserite, è sufficiente premere il bottone di accensione, ma è bene farlo prima di mettere a contatto il nastro abrasivo con la superficie da levigare.
Questo perchè i modelli più economici (ma anche altri) non hanno l’avvio dolce e la levigatrice parte improvvisamente lasciando un solco indesiderato. Meglio dunque far partire lo strumento a vuoto e poi avvicinarsi piano piano alla parte sulla quale operare.
Particolare attenzione la merita la levigatura del legno: per evitare di rovinare l’estetica e la superficie, è sempre consigliabile agire con la levigatrice mantenendo la linea di venatura naturale del materiale, agendo in maniera molto leggera onde evitare solcature e incavi irrimediabilmente riparabili.
Prima di iniziare qualunque lavorazione è bene accertarsi di aver affrancato bene il contenitore raccogli polvere: non solo è importante per mantenere pulita l’area di lavoro, ma soprattutto per evitare di respirare polvere di legno, di cemento o di metallo.
Alcuni modelli hanno un contenitore già inserito e un filtro che saltuariamente va pulito, altri hanno invece un sistema di attacco per un normalissimo sacchetto.
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