3 Migliori Spaccalegna Manuali 2024 (Guida Definitiva)

Ciao ? sono Giuseppe.

Amo sentire l’odore del legno appena tagliato. E’ con piacere che in questa guida ti parlerò dei migliori spaccalegna manuali ? attualmente in commercio.

Partiamo prima di tutto dai miei tre spaccalegna manuali preferiti ?

Configurazione della tabella non completata.

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Quando posso, scappo dal fragore della vita moderna e mi rifugio tra i miei animali e le mie piante.

La spaccalegna manuale serve per tagliare in più blocchi la legna da ardere. Perfetto per ridurre a dimensioni inferiori i tronchi di grandi dimensioni.

Uno degli oggetti preferiti nella mia baita di montagna è lo spaccalegna manuale, non ne utilizzo uno elettrico perché preferisco agire quanto più possibile con le mie mani sulla materia, sfruttando solamente la mia forza muscolare.

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Migliori Spaccalegna Manuali 2024

1. Forest Master Duo10T – La Cadillac degli spaccalegna manuali

Forest Master Duo10T Manuale Spaccalegna, 10 T
  • Manuale spaccalegna idraulico con un rapido ascensore di 16-20mm e una forza di taglio di 8 ton.
  • Entrambe le lame lavorano insieme per tagliare il tronco da entrambi i lati dando risultati più efficaci ed efficienti.
  • Verticale (pedale) o orizzontale (leva) utilizzano.
  • Jack doppia leva consente un rapido sollevamento con forza abbassare o alzare lentamente con tutta la forza
  • Manuale spaccalegna idraulico con un rapido ascensore di 16-20mm e una forza di taglio di 8 ton.

Ecco la Cadillac degli spaccalegna manuali, la mia preferita: la Forest Master Duo10T.

Già il nome è altisonante, epico, e si differenzia immediatamente da quello degli altri modelli presenti in questa mia guida.

La spaccalegna in questione è infatti per chi è davvero esigente e senza spendere troppi soldi vuole portarsi a casa un oggetto fantastico e destinato ad essere utilizzato allo sfinimento senza però dare segni di cedimento.

Pesa ben 50kg, non è uno scherzo, anche se da Amazon si può ordinare e ricevere a casa senza alcun problema, come ho fatto io.

E’ potentissimo e può spaccare tronchi anche molto grandi come se fosse una passeggiata.

Dopo aver provato altri spaccalegna manuale a pedale e non, trovandomi al cospetto di questo mi sembrava di avere aperto la porta d’accesso a un nuovo mondo, non credevo praticamente ai miei occhi.

Non sto scherzando, basta guardare la foto per capire immediatamente ciò che distingue la Forest Master dai concorrenti, con una semplice leva è possibile spaccare legna no-stop senza rallentamenti, blocchi o seccature varie.

Si può usare sia in modalità verticale che orizzontale, senza alcun problema.

E’ dotato di due pompanti, uno che serve per la potenza e l’altro per la felicità.

Vi spiego a cosa servono: se si vuole fare meno sforzo si utilizza quello di destra, se c’è bisogno di più potenza esplosiva si può utilizzare quello di sinistra, a discapito però di un po’ più di fatica, ma non vi preoccupate che anche in questo caso resterà un gioco da ragazzi.

Se poi c’è bisogno del massimo della forza perché magari il ciocco è un po’ troppo nodoso, basta unire i due pompanti e ottenere il massimo della forza.

La macchina può essere utilizzata praticamente da tutti, chiaramente con buonsenso e tenendo presenti sempre le regole basilari di sicurezza, ovvero non mettere le dita nelle parti taglienti e non lasciarsi troppo prendere dall’entusiasmo nel taglio, ma restando comunque sempre ben attenti durante le operazioni di taglio

Alcuni si lamentano del fatto che è un po’ troppo pesante, ma questo aspetto sinceramente non mi dispiace, adoro i macchinari pesanti, mi sembra di comandare dei veri e propri apparecchi di guerra, e sono felice quando li utilizzo.

Estremamente solido e robusto. Funziona bene anche col legno di cipresso, ulivo e arancio.

Forse l’unico vero aspetto negativo di questo spaccalegna è il fatto che bisogna abbassarsi per aprire chiudere il rubinetto.

Nel complesso è quasi perfetto, consigliatissimo per chi vuole solo il meglio.







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2. AGMA – Spaccalegna spartano

Agma, Spaccalegna
  • Spaccalegna estremamente sicuro. Precisione al 100% - non preoccupatevi più per le vostre gambe o i vostri pollici
  • Utilizzo ergonomico a 2 mani e a schiena dritta
  • Il 100% della vostra energia verrà sfruttata per spaccare la legna, e non le vostre articolazioni. Il peso in pietra viene rilasciato già prima che colpisca il cuneo
  • È possibile spaccare anche legni nodosi, dal momento che il cuneo non colpisce mai lo stesso punto del legno

Ecco un altro spaccalegna spartano manuale ma incredibilmente efficace, consigliato a chi è scettico verso il mondo degli spaccalegna elettrici ma allo stesso tempo non può utilizzare strumenti quali l’accetta per problemi di salute.

Be’ questo Agma non tradisce assolutamente le aspettative, lo spaccalegna si comporta bene infatti in qualunque situazione, anche con i ceppi più nodosi.

Può spaccare senza alcun problema quercia, ciliegio, acacia, castagno, fino a 30cm di diametro e 45 cm di lunghezza, non c’è che dire, proprio niente male.

La prima volta che l’ho testato quasi non credevo ai miei occhi, come riuscisse un attrezzo così economico a funzionare con tanta velocità e precisione senza lasciarsi intimorire anche dai legni più nodosi. Ero a bocca aperta.

Chiaramente se il ceppo è particolarmente nodoso consiglio di prestare particolare attenzione e procedere con più cautela.

E’ bene avere un ceppo d’appoggio adeguato, come vi dicevo all’inizio di questa mia guida.

Deve essere infatti alto almeno 40cm e avere un diametro di almeno 50cm.

I maggiori problemi nella fase di taglio si hanno proprio infatti a causa di superfici di taglio non adeguate.

Infatti rischiano di vibrare in maniera non proprio consona rendendo inevitabile la dispersione di tantissima energia impiegata nel taglio.

Con questo oggetto anche persone dotate di pochissima forza possono tagliare la legna come se fosse un gioco da ragazzi, ci riesce persino mia moglie che ha la forza di un bambino.







3. Fiskars – Barra spaccalegna

Fiskars Barra spaccalegna, Lunghezza: 98 cm, Acciaio, Nero/Arancione, 1001617
  • Barra spaccalegna per spaccare tronchi in modo efficace e sicuro e per preparare pezzi di legno
  • Altezza di lavoro ottimale con una postura che non danneggia la schiena grazie alla lunghezza totale di 98 cm, Elevata precisione durante la spaccatura grazie al manico telescopico
  • Lavoro confortevole grazie all'impugnatura anti-vibrazione per proteggere dagli urti, Possibilità di presa a una o due mani
  • Lunga durata grazie alla resistente struttura tubolare in acciaio e al cuneo da spacco in acciaio temperato, Marchio di sicurezza GS, Design finlandese
  • Contenuto: 1x Fiskars Barra spaccalegna, Dimensioni (A x L x P): 7 x 98 x 7 cm, Peso: 5,7 kg, Materiale: Acciaio, Colore: Nero/Arancione, 1001617

Ecco una barra spaccalegna che regala tantissime soddisfazioni, la produce la Fiskars ed è per chi vuole un approccio molto più spartano al mondo del taglio della legna manuale.

Funziona in una maniera tanto semplice quanto incredibilmente efficace, perfetto per lavorare con pezzi di dimensione massima 60cm di altezza e 30 di diametro

Mio cugino Paolo aveva problemi alla schiena per tagliare la legna con l’accetta ogni giorno, dato che lui non ha un’eccessiva necessità di legname ridotto a cubetti, gli ho consigliato di acquistare questa barra spaccalegna economica ma efficacissima, mi ha chiamato dopo due giorni entusiasta.

Finalmente la sua vita era diventata molto più semplice, infatti con questa barra è possibile spaccare la legna in una maniera nettamente più veloce.

L’unico difetto di questo oggetto è che durante l’utilizzo dopo qualche dozzina di colpi tende un po’ a bloccarsi in posizione chiusa, ma basta una leggera pressione per sbloccarlo e tornare a lavorare a piena lena.

Comunque è rapidissima, un vero gioiello di semplicità ed eleganza.





Domande Frequenti

Come scegliere lo spaccalegna manuale giusto

La caratteristica da considerare per prima cosa quando si compra una macchina spaccalegna manuale è senza ombra di dubbio la potenza di spinta della stessa.

La potenza di spinta si esprime in tonnellate. Di solito è compresa tra le 5 e le 10 tonnellate, ovviamente più questa sarà maggiore più la macchina sarà potente e capace di affrontare tagli impegnativi.

Alcuni macchinari sono capaci di lavorare tronchi più grandi, altri solo quelli di piccole dimensioni.

La stragrande maggioranza dei modelli è per fortuna dotato di un sistema antinfortunistico che consente di lavorare in tutta tranquillità senza stare troppo a preoccuparsi.





Potenza

Gli spaccalegna manuali richiedono una discreta forza che però deve essere distribuita in maniera piuttosto differenziata, in base alla soluzione che si preferisce.

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Possono essere modelli a lama fissa in acciaio o ghisa, che richiedono una buona capacità muscolare per infliggere colpi molto determinati utilizzando un martello di un peso compreso tra i 1.000 e 1.500 grammi, oppure per tenere in posizione trapano o avvitatore.

A fianco alla soluzione a lama, infatti, c’è quella a cuneo penetrante a vitone, che sfrutta una punta conica con filettatura sottile, che allarga rapidamente le crepe già presenti nel legno.

Per utilizzarla è necessaria una presa salda e un accessorio in grado di sostenere lo sforzo, oltre che legna secca.

La potenza deve essere quindi una combinazione di quella muscolare e del motore, optando sempre per strumenti in grado di regolare la velocità, perché per far aprire le fibre bisogna entrare rapidamente in profondità e con un buon spunto.

Sono anche dotati di sistemi di distacco nel caso in cui la torsione risulti sfavorevole e l’impugnatura e rischi di sfuggire di mano.

Indicativamente si tratta di accessori adatti a qualsiasi tipo di trapano, anche dotato di batteria mentre per gli avvitatori conviene sempre possono essere esplicitamente utilizzati anche per perforare la pietra e che hanno gli accumulatori ad alta tensione che sono una garanzia di potenza e di spunto necessario.





Capacità

Gli spacca legna per uso manuale hanno una capacità limitata esclusivamente allo sforzo che si desidera fare.

Per quanto riguarda quelli a lama fissa, infatti, a essere determinante è soltanto la fatica di utilizzare il martello per spaccare e questa può essere tranquillamente modulata scegliendo un maglio con il braccio abbastanza lungo.

Visto che in media basta un colpo singolo per aprire un tronco, si può indicativamente tagliarne circa 1 al minuto senza particolare bisogno di limitarsi, può essere quindi una soluzione adatta per alimentare un barbecue o fare una grigliata, ma anche per preparare la legna per tutto l’inverno.

Gli spaccalegna da montare su trapano o avvitatore, invece, grazie al ridottissimo sforzo da fare e con un minimo di manualità per apprendere con precisione momento per mollare il grilletto.

Permettono di spaccare la legna a ciclo continuo, ma se vengono montati su un tornio oppure utilizzando un trapano con supporto fisso, la velocità cresce considerevolmente e si può tranquillamente preparare un’intera catasta in una singola giornata riducendo praticamente a zero lo sforzo.

Per questi modelli però è sempre buona pratica fermarsi periodicamente per lasciare il tempo al motore del trapano o della avvitatore di raffreddarsi e per evitare che, nel caso di batterie, ci sia un crollo improvviso della potenza a causa dell’eccesso di assorbimento.





Velocità di taglio

La velocità di taglio è uno degli elementi chiave da tenere in considerazione quando si decide di acquistare uno spaccalegna manuale, perché in particolare quando la stagione comincia a diventare ostile

Bisogna poter preparare il carico della giornata o quello della settimana nel minor tempo possibile per evitare di sudare al freddo.

Per uno spaccalegna a lama fissa dopo aver impiegato qualche minuto per preparare la base che poi sarà lasciata montata fissa probabilmente per sempre, di solito utilizzando un ceppo di legna abbastanza largo da restare in equilibrio, conficcato nel terreno, la velocità è sorprendente.

Nel caso di legname non troppo fibroso e ben secco, con lo spaccalegna a mano, si può riuscire a aprire un tronco con un singolo colpo, quindi ci si può aspettare tranquillamente di portare a termine il lavoro in meno di un minuto.

Considerando anche che bisogna prendere le misure per trovare una crepa favorevole e poi togliere i due pezzi dal sostegno se sono rimasti incastrati.

Per gli spaccalegna a cono con la vite, la velocità di taglio dipende dalla potenza del motore utilizzato per farli girare ma anche in questo caso si tratta di pochi secondi e di uno sforzo minimo, tenendo però sempre ben fermo il ciocco che si vuol spaccare.





Garanzia

Visto che si tratta di accessori destinati a fare un lavoro davvero duro è impegnativo, quando si decide di comprare uno spaccalegna manuale bisogna sempre controllare che la garanzia copra almeno uno o due anni.

Infatti a esempio nel caso di quelli con il corpo fisso in ghisa, è sempre possibile riscontrare la presenza di una piccola crepa sia sulla lama che su montanti, ma soprattutto a carico degli anelli di fissaggio, punti deboli di tutti i modelli, perché la ghisa è più sottile in quel punto, anche se questo è molto raro perché i controlli sono estremamente accurati e il processo di fusione è effettuato in maniera professionale.

Per i modelli che si montano su moncone e trapano, la garanzia è importante perché deve coprire eventuali problematiche legate alla rottura degli alberini e della vite di montaggio che sono i due punti più critici.

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Di solito, trattandosi di accessori destinati a un montaggio su macchine a motore, vengono fornite con tutte le garanzie di sicurezza e il massimo della copertura per il reso nel caso di prodotto non conforme.

La garanzia deve includere sostituzione di parti difettose e la possibilità di restituire il prodotto entro i termini previsti per legge, con le apposite clausole sull’uso scorretto e il conseguente danneggiamento del prodotto.





Come tagliare la legna da ardere?

Ricordo una cosa importante comunque, che il legno sprigiona più calore in relazione all’umidità in esso contenuta. Quindi un legno secco di norma brucia molto meglio di uno umido, ed è per questo molto più efficiente durante la combustione.

Una combustione più efficiente significa anche minore usura per gli apparecchi che utilizziamo per il riscaldamento.

L’umidità ideale per la legna da ardere dovrebbe essere inferiore al 20%.

Consiglio per questo di lasciare sempre essiccare la legna all’aperto in un luogo ben ventilato prima di tagliarla.





Come funziona lo spaccalegna manuale?

E’ molto facile usare lo spaccalegna manuale, vuoi sapere come faccio io?

Be’, come primissima cosa vado in giro nel mio cortile cercando un ceppo di legno grande abbastanza affinché possa posarvi sopra lo spaccalegna. E’ importante trovare una base di appoggio che non si rovini, in questo caso un bel ceppo di legno è la soluzione ideale.

Servono almeno 50 cm di diametro per permettermi di avere ottima stabilità quando andrò a tagliare, allo stesso tempo però meglio non lasciarsi prendere troppo dall’entusiasmo e limitarsi a poche decine di centimetri di altezza, altrimenti diverrà estremamente arduo sollevare la legna da poggiarvi sopra.

A questo punto provvedo a forare la base per 10-15 cm per mezzo del mio fidatissimo trapano, Di avventure di bricolage, e inserisco la barra su cui è collegata la lama.

Attenzione però ad effettuare il foro del diametro esatto della barra, altrimenti si rischia che questa cominci a ballare e a comportarsi in modo instabile, compromettendo quindi il tutto, e rendendo anche decisamente pericolosa l’operazione di taglio della legna.

La sicurezza prima di tutto, un tempo quando ero molto giovane, ero anche molto stupido e non prendevo le giuste precauzioni quando effettuavo i lavori in campagna, credendo di essere immortale, poi mi è capitato un brutto incidente (risolto nel migliore dei modi per fortuna) e da quel giorno faccio sempre estrema attenzione per attuare le migliori norme di comportamento senza compromettere la mia salute e quella di chi mi sta intorno.

Una volta che il montaggio dello spaccalegna è andato a buon fine, non rimane altro che posizionare il ciocco che voglio spaccare sulla base che ho preparato, posiziono la lama, sollevo il peso in alto e lo lascio cadere…. ZAAAK

Come per magia il pezzo è spaccato.

L’operazione è molto semplice, ed è molto più facile a farsi che a dirsi.

Nel caso il legno sia particolarmente duro, è meglio aggiungere della forza alla caduta del ciocco, per potenziare l’effetto della lama.

Insomma come sempre basta adoperare un po’ di buon senso e si porta a casa il risultato.

Col tempo ovviamente la pratica rende perfetti.





Quali sono le dimensioni in cui tagliare la legna da ardere?

Per la caldaia a legna e per la cucina a legna, i pezzi devono avere di norma una lunghezza di 50 – 55 cm.

Per camino e caminetto, 33 – 36 cm.

Per stufe a legna, 25 – 27 cm.





Spaccalegna a manuale a pedale verticale o orizzontale?

Esistono sostanzialmente due tipi principali di spaccalegna manuali: quello verticale e quello orizzontale.

Quello trattato in questa mia guida è quello lì domestico, ovvero quello orizzontale, perché è più contenuto di dimensioni e si differenzia da quello verticale di utilizzo professionale.

Un altro spaccalegna comune è quello idraulico, che si azione tramite un fluido spinto da una pompa ad olio, ma in questo caso i prezzi lievitano verticosamente.

E’ per questo che se sei una persona comune come me e non un professionista la scelta migliore è per forza di cosa il taglialegna manuale orizzontale.





In conclusione

Amo lo spaccalegna manuale.

Il mondo del riscaldamento a legna è senza ombra di dubbio estremamente affascinante.

Chi vive in città non ha la più pallida idea di come si taglia la legna da ardere, oramai sono tutti degli zombie senza più coscienza e capacità di prendersi cura di se stessi.

Tutti incatenati in questo eterno ricatto della metropoli, li compatisco, chi vive in campagna invece sa quanto sia importante essere capaci di provvedere al proprio sostentamento.

Quello di riscaldarsi è un rituale quasi religioso, che senza ombra di dubbio mi fa sentire più vivo e a contatto con la natura.

Scegliere lo spaccalegna manuale è quasi una scelta politica netta, una chiara delimitazione del proprio spazio filosofico e mentale, per sentirsi ancora vivi e vegeti, presenti, su questa terra, sempre di più protagonisti e non spettatori passivi.

Quando non uso lo spaccalegna manuale comunque preferisco usare la sega a mano, che è ancora più hardcore, per quando voglio sentirmi più uomo e virile, e soprattutto quando non vado di fretta, perché ci vuole più tempo per tagliare parecchi ciocchi in questo modo.

Al momento purtroppo sono anche io vincolato in qualche modo alle incombenze della vita moderna e quindi non posso stare nella mia baita tutto il tempo che desidero, ebbene sì, lo ammetto, ho anche io un lavoro in città.

Ma ancora per poco, tra qualche mese mi sposterò definitivamente in montagna, a condurre una vita completamente libera.

Spero che questa mia breve guida vi sia stata d’aiuto e vi abbia soprattutto ispirato, alla prossima.

Giuseppe

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Ultimo aggiornamento 2024-10-12 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API